ArChan Chan: “Le chef donne ? In Cina sono una minoranza: ci sminuiscono”

La notizia

In Cina molte donne si stanno facendo strada nei grandi ristoranti, di cucina tradizionale e non. Fino all’inizio degli anni 2000, solo il 3% delle donne si iscriveva a corsi di cucina professionale per lavorare come chef, mentre adesso il numero delle aspiranti stelle dei fornelli è salito al 18-20%. "Fino a circa un decennio fa, le uniche donne che ho incontrato lavorando nelle cucine cinesi erano 'le mani della cucina', che puliscono e si occupano di preparazioni base ", dice Chun Hung Chan, istruttore presso l’istituto culinario cinese da 28 anni.




Tra le donne chef più influenti c’è ArChan Chan, che ricorda la sua prima esperienza in una cucina professionale ormai 14 anni fa. Adesso ha rilevato il ristorante Ho Lee Fook, uno dei più famosi di Hong Kong, e l’ha trasformato da locale fusion a luogo in cui si preparano piatti tradizionali cantonesi con le ricette originali. Nelle cucine dei ristoranti cinesi di solito il personale si divide tra due postazioni: quella wok, fornelli e pietanze saltate in padella e quella di pasticceria, in cui si preparano dim sum e tagliatelle.  La chef ArChan Chan rivela che tra le due postazioni lei preferisce lavorare a quella dei wok, che è la più impegnativa perché questo recipiente tradizionale arriva a pesare vuoto anche 2,2 chilogrammi. “Sì, c'è una barriera fisica, ma credo che la barriera mentale sia più ostativa all'aumento delle donne nelle cucine cinesi. Cuocere un'oca di tre chili su un fornello con una sola mano è fisicamente impegnativo anche per gli uomini”.




Ma Archan Chan non è l’unica che ha iniziato a farsi valere in un settore che fino a poco tempo fa era quasi esclusivamente dominato da uomini. In Cina, infatti, solitamente per iniziare il lavoro di cuoco era necessario essere scelti come apprendisti da qualcuno esperto del mestiere che difficilmente decideva di prendere sotto la sua ala una persona di sesso femminile.  Un’altra ragazza che ha superato barriere e preconcetti ed è arrivata all’apice della carriera è Zeng Huai Jun, l'executive chef di Song, un ristorante sichuanese con una stella Michelin, a Guangzhou. Poi c’è Amy Ho, neolaureata al Chinese Culinary Institute e giovane promessa favorita per la partecipazione al prestigiosissimo corso Master Chef offerto ai migliori chef del paese che hanno almeno 12 anni di esperienza lavorativa. Ora Amy Ho è alla postazione dim sum del Great China Club ed è l’unica donna della sua brigata.




"È stato sempre un po' difficile per le ragazze ricoprire incarichi nei ristoranti cinesi, perché tutti hanno dubbi sulla nostra determinazione e sulla nostra forza fisica. Ma penso che, se solo ci venisse data una possibilità, potremmo dimostrare il contrario", dice Ho. "Ricordo che la prima volta che ho imparato a fare uno xiao long bao in un ristorante, l'ho fatto meglio delle nuove leve di sesso maschile. Ero così soddisfatta del mio primo tentativo che ho scattato una foto. Tutt’ora sono più brava dei miei colleghi a fare i dim sum” Infine, bisogna menzionare Sam Lui, una ragazza laureata in filosofia che ha iniziato nel 2019 a gestire il Wendy’s Wok Word, che è diventato uno dei progetti gastronomici più discussi di Hong Kong.




La chef racconta di essere affascinata dal metodo di cucina del wok e dice che non si aspettava che la sua idea diventasse qualcosa di estremamente noto e che la rendesse famosa come cuoca nel suo paese. Queste ragazze che hanno realizzato le loro ambizioni di diventare, a livello professionale, esattamente ciò che volevano essere in un paese in cui il lavoro di cucina è ancora visto come un mestiere prettamente maschile, sono la testimonianza pura che se davvero si ha un desiderio niente e nessuno può impedire di realizzarlo.

Fonte: Cnn

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