Lavoro al ristorante, un’offerta fa discutere: con 10 ore al giorno, 6 giorni su 7, si arriva a percepire uno stipendio di appena 1100 euro al mese.
La notizia
Prosegue la battaglia a tutela della professione di cameriere dell’account Twitter @soycamarero. A scatenare sul web la voce del profilo, che vanta oltre 138 mila followers su Twitter e oltre 400 mila su Instagram, la risposta ricevuta da un giovane candidato all’offerta di lavoro di un ristorante spagnolo, come racconta infobae.com.
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Le condizioni promesse dal titolare del locale al lavoratore erano a dir poco allucinanti: dalle 10 alle 16 e dalle 20 alla chiusura, per un totale di 10 ore complessive e uno stipendio mensile di 1.100 euro, con un solo giorno di riposo. Facendo un rapido calcolo, la retribuzione ammonta praticamente a 4,50 euro l’ora.
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La denuncia, pubblicata nella sezione intitolata “non riusciamo a trovare camerieri”, ha registrato immediatamente quasi 200.000 visualizzazioni, 2.000 like e 500 retweet. Oltre a ciò gli utenti hanno lasciato più di 130 commenti, molti dei quali al vetriolo; si legge, infatti: “10 ore al giorno, 6 giorni alla settimana. Sono 60 ore, il 50% in più rispetto alla giornata lavorativa legale di 40 ore. Quest'uomo paga praticamente il minimo salariale. Bisogna avere una bella faccia tosta!"; "Queste persone dovrebbero finire in una prigione per sfruttatori. 60 ore settimanali, turni frazionati, riposo probabilmente di lunedì e mille euro al mese, questa è la realtà del settore alberghiero in Spagna”; “Le catene e le frustate sono a carico del proprietario”; “Non ti mando il curriculum, ti mando un sicario”; “Non riesco a capire come il sindacato o l'ispettorato del lavoro non facciano nulla… è ingiusto”, solo per citarne alcuni.
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Quest’ultimo tweet di @soycamarero è solo l’ultimo di una lunga serie che mira a sensibilizzare i datori di lavoro, così come le istituzioni e l’intera comunità, verso la necessità di garantire a tutti gli operatori del settore ristorativo stipendi, condizioni e orari di lavoro e di riposo adeguati.
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