Foglia d'oro e Cognac invecchiato 30 anni per un cocktail da 2000 sterline: una cliente fraintende il prezzo e va oltre le sue possibilità di spesa, ma l’hotel tampona la situazione rimborsandola.
La notizia
Così come una virgola può cambiare il senso di una frase, allo stesso modo può anche cambiare le sorti di un conto. Qualche tempo fa, infatti, la signora Lynsey Bennet di Belfast, in vacanza nella capitale inglese con il marito, tornata all'hotel dove soggiornava dopo essere stata a teatro e a cena, ha deciso di concludere la serata sorseggiando un cocktail al bar dell’hotel; cocktail per lei dal retrogusto piuttosto amaro, dato che si è vista recapitare un conto di quasi 2.000 sterline pari a 2300 euro.
"Il ragazzo dietro il bancone aveva appena iniziato a lavorare, era di Toronto e noi eravamo stati lì in vacanza in estate, quindi abbiamo fatto una bella chiacchierata. Bevo sempre Champagne, più raramente cocktail, quindi ho pensato: 'Sai che c'è? Ordinerò qualcosa di un po' diverso, in drink miscelato'", ha raccontato Lynsey a The Drinks Business. La scelta della Bennet è ricaduta quindi su un cocktail chiamato 1890, senza immaginare che quello sarebbe stato più o meno anche il prezzo dello stesso. "Il ragazzo ha tirato fuori una bottiglia di Cristal, l'ha stappata, ha messo una foglia d'oro, un Cognac invecchiato 30 anni, mi ha dato un enorme libro da firmare, e io ho pensato ad un trattamento privilegiato. Poi, però, mi ha presentato il conto di 2.000 sterline, e il pensiero è stato solo uno: 'Non posso permettermi di pagarlo'", prosegue.
Sempre la Bennet, in un successivo TikTok, ha raccontato che suo marito si era infuriato per la "svista", allontandosi dal locale mentre lei cercava di spiegare al barista che aveva interpretato lo spazio tra il 18 e il 90 come un punto decimale. In quel momento è intervenuto il gestore dell’hotel, rassicurando Lynsey e invitandola a non preoccuparsi del conto e a godersi la vacanza.
Dopo l’accaduto, la cliente di Belfast ha ben pensato di stare alla larga dal bar per qualche giorno, fino alla sera di Capodanno, quando ha incontrato nuovamente il direttore apprendendo il licenziamento del barista: “Sono scoppiata a piangere, ero sconvolta". Fortunatamente il direttore stava scherzando, anzi, l’hotel ha deciso istituire dei corsi di formazione al personale per evitare questi errori.
Nulla si sa sull’identità dell’albergo; quel che è certo è che Mrs Bennet forse deve prestare più attenzione non solo al prezzo, ma anche agli ingredienti, dato che ha dichiarato: “Il cocktail alla fine non mi è nemmeno piaciuto, perché era a base di whisky e io non lo sopporto".
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