Il panettiere campano Domenico Filosa racconta come le bollette da 5000€ e gli aumenti del prezzo delle materie prime stiano mettendo a rischio il futuro del suo negozio.
La notizia
L’aumento del costo delle materie prime e il caro bollette stanno creando gravi disagi non solo ad aziende e ristoranti, ma anche a piccole attività storiche. È il caso di Domenico Filosa, che racconta le difficoltà riscontrate nella gestione del proprio panificio Doc di San Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli.Filosa afferma che i rincari di gas e corrente elettrica lo hanno messo in crisi: ha dovuto pagare bollette da quasi 5000€ l’una, contro i poco più di 1000€ (che però, nel caso dell’elettricità, superano i 1700) dello scorso anno. Inoltre, anche il costo delle materie prime è aumentato vertiginosamente; la farina, che nel 2021 aveva un prezzo di 37€ al quintale, ora ne costa 70.
“Non riusciamo nemmeno più a fissare il prezzo del pane – dice il panettiere – io ho un’etica e non posso scaricare il costo delle materie prime e dell’energia sul consumatore. A Napoli e provincia il costo del pane è sempre stato molto basso per garantirne l’acquisto a chiunque. Aumentarne il costo di cinque volte vuol dire, automaticamente, chiudere la serranda.”
È triste quando attività storiche sono costrette a fare una scelta sofferta come quella di aumentare i prezzi di vendita dei prodotti oppure chiudere il negozio per via di rincari dell’ultimo secondo.
Fonte: inews24.it
Trovi qui l'articolo cliccabile
Foto dalla pagina Facebook del panificio