A Maiorca i ristoratori sono afflitti dal no show: scattano le multe dai 20 ai 120 euro per le mancate visite ai locali, ma le perdite riportate dagli addetti ai lavori vanno ben oltre il centinaio.
La notizia
Sommato alla carenza del personale, ciò che non fa dormire sogni tranquilli ai ristoratori è il cosiddetto “no show”. Prenotare un tavolo, spesso anche con largo anticipo, e poi non presentarsi, sembra infatti una tendenza sempre più in voga tra i commensali di tutto il mondo. Un comportamento che, oltre ad essere una vera e propria dichiarazione di maleducazione e mancanza di rispetto, costituisce una grave perdita economica per i titolari delle attività in ambito food.

Nessuno si sognerebbe mai, o forse molto difficilmente, di non presentarsi dopo aver prenotato una visita dal medico o dal dentista, o magari un appuntamento in banca. Diverso, invece, è l’approccio quando si tratta dei ristoranti, forse perché l’ospite, accingendosi a trascorrere un momento ludico, non si sofferma a pensare che per chef, proprietario e brigata il suo pranzo o la sua cena sono a tutti gli effetti lavoro. In ogni caso, quali che siano i risvolti psicologici di questo comportamento, non appaiono giustificabili. Tanto è diffusa in Italia come all’estero questa “piaga”, che un articolo del The Sun rivela come a Maiorca - la più grande isola delle Baleari- un ristorante su cinque applichi ormai severe “multe” per le cancellazioni dell’ultimo minuto.

La rapidità e la semplicità delle prenotazioni online, infatti, ha fatto sì che le multi-prenotazioni e, di conseguenza, i no show, aumentassero a dismisura. Allo stesso tempo, tuttavia, la prenotazione online è anche lo strumento che ora i ristoratori utilizzano per evitare i no show, chiedendo un deposito cauzionale sulla carta di credito al momento della procedura. Tutti i ristoranti stellati dell’isola stanno ora adottando questo espediente con "multe" che si aggirano dai 20 ai 120 euro (non comunque così esose, viste le perdite), e pare che anche i colleghi titolari di altri concept stiano imboccando la stessa strada. L’iniziativa è sostenuta in primis da Alfonso Robledo, presidente dell'associazione dei ristoranti CAEB, che a Oliver Press ha dichiarato: “Spero che questa scelta faccia apprezzare di più il lavoro dei ristoratori, e faccia comprendere ai commensali l'entità delle cancellazioni dell'ultimo minuto o delle mancate presentazioni. Il danno è sì economico, ma anche personale e organizzativo. Prevedo una massiccia adesione a tale policy”.

L’emblematica esperienza di Vanessa Pradera, ristoratrice locale, sottolinea la gravità della situazione. Vanessa, infatti, ha raccontato a Oliver Press che nei mesi di luglio e agosto ben 257 persone non si sono presentate nel suo locale, causandole una perdita di oltre 11.000 sterline (circa 12.600 euro). A quanto pare, poi, le disdette dell’ultimo minuto sono condite da una buona dose di creatività: “La quantità di persone che denunciano la morte improvvisa della nonna come scusa è comune, così come le minacce di scrivere recensioni negative online per danneggiare la nostra reputazione", ha confidato la Pradera.
*Tutte le foto a scopo rappresentativo, non inerenti alle persone citate
