10 giorni che celebrano l’unione tra il mare e la terra, con oltre duecentocinquanta appuntamenti dedicati: Barcolana è la regata più grande del mondo e coinvolge anche i grandi chef.
L'evento
Trieste è una città unica, con una storia e una cultura straordinarie. Situata al confine tra Italia, Austria e Slovenia, nonostante le difficoltà che ha incontrato nel corso della sua storia, Trieste è oggi una città vibrante, dove la cultura e l'arte sono ancora molto vivi. È una destinazione perfetta per chi cerca ispirazione e bellezza. La sua anima è complessa e affascinante, con una bellezza decadente e mai vanitosa. La città si specchia nel mare, che sembra bagnarla per alleviare le sue pene e il tempo pare quasi immobile sotto le taglienti raffiche di vento.
Trieste è una città eclettica e ricca di cultura, che ha ispirato molti artisti di fama mondiale. Tra questi il poeta Umberto Saba, che amò profondamente la città, e gli scrittori Italo Svevo e James Joyce, che trovarono in questo luogo dalle contraddizioni armoniche una fonte di ispirazione per le loro opere. È in questo suggestivo scenario che ogni anno, la seconda domenica di ottobre, si svolge uno spettacolo unico al mondo: la Barcolana, la regata velica internazionale, giunta quest'anno alla 55a edizione.
Barcolana 55 presented by Generali
La Barcolana, che deve il suo nome al rione triestino di Barcola, è un evento che incarna lo spirito marinaro di Trieste, celebrando il mare e la vela con una competizione agonistica che ha richiamato in quest’ultima edizione 1773 iscritti con la vittoria di ARCA SGR di Furio Benussi con la figlia Marta di 16 anni come co-timoniere. A consegnare la coppa è stato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, assieme al Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz, al Presidente di Generali Andrea Sironi, al direttore sportivo SVBG Dean Bassi, alla vincitrice della precedente edizione, l’americana Wendy Schmidt e alla testimonial dell’evento, la velista Francesca Clapcich.
“Una Barcolana eccezionale - ha dichiarato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, giunto alla sua decima Barcolana nelle vesti di presidente - una regata con 1.773 iscritti e oltre 1.100 arrivati nonostante la bonaccia. In mare è stata una prova tattica e una grande festa, a terra l’edizione è stata caratterizzata da una partecipazione eccezionale, forse anche superiore a quella della 50a edizione: Trieste era da tutto esaurito, piena di giovani, turisti, di tante persone che vogliono partecipare in prima persona a questo evento unico al mondo. Ho avuto l’onore e il piacere di condividere diversi momenti della regata con il Ministro per lo Sport Andrea Abodi, che voglio ringraziare per la sua partecipazione”.
Il Presidente di Generali, Andrea Sironi, ha commentato: “Una Barcolana ricca di entusiasmo e partecipazione, la cui spettacolarità restituisce la bellezza del territorio di Trieste e di una disciplina sportiva, la vela, in grado di coinvolgere e trasmettere valori come l’equità e l’inclusione. Siamo lieti di assegnare il Trofeo Generali - women in sailing 2023 a Federica Tuniz, riconoscendo una menzione speciale a due giovani, Alice Linussi e Marta Benussi, il cui impegno e passione, condiviso con il proprio equipaggio, hanno consentito di tagliare un traguardo importante oggi in mare. Crediamo che il Trofeo sia un premio di valore, perché il cambiamento va accompagnato nel tempo: per questo, alla vincitrice offriremo un percorso di coaching che può dare la forza di proiettarlo anche in altri ambiti della vita. Il potenziale delle persone è infatti un punto cardine in cui Generali crede”.
Oltre alla regata, la Barcolana è un evento che coinvolge tutta la città e comprende una settimana di festa a terra e in mare, trasformando Trieste nella capitale europea della vela. L’affascinante piazza Unità d’Italia, la più grande piazza d’Europa aperta sul mare, si trasforma la sera in un parterre dedicato all’intrattenimento e allo spettacolo. A pochi passi dalle imbarcazioni ormeggiate e dalla Stazione Marittima, storie di mare, tradizione e cultura marinaresca coinvolgono il pubblico. La Barcolana simboleggia la speranza e la nostalgia: unione tra il mare e la terra che rappresenta l'anima della città. Anima che oltre ad essere vento e forza è anche territorio di grandi materie prime, che si trasformano in prelibati piatti sotto le abili mani dei creativi e appassionati Chef giunti da tutta Italia per omaggiare la manifestazione.
Barcolana Sea Chef by Prosecco DOC
Il Barcolana Sea Chef, giunto alla nona edizione, è stato un evento attesissimo che ha unito vela, competizione, passione ed un esclusivo percorso gourmet in cui grandi Chef stellati giunti da tutta Italia, si sono sfidati in una vera e propria competizione velica nel Golfo di Trieste accompagnati da skipper professionisti. In mare, la vittoria è andata all’equipaggio composto da Davide De Pra, Tomaž Kavčič e dalle atlete della SVBG Alice Linussi e Lisa Vucetti, secondi Pino Cuttaia e Gianluca Fusto con Nicole Grio (YC Adiraco) e Matilde Parladori (SVBG) e terzi Emanuele Scarello e Marianna Vitale con Carolina Albano (Fiamme Gialle) e Silvia Versolatto (SVBG).
Nelle cucine invece la vittoria è andata alla magistrale sinergia che si è creata tra gli Chef durante la cena gourmet in cui circa 180 ospiti presenti hanno potuto assaporare le creazioni di 9 grandi maestri e chef stellati. Accanto ai nove piatti “firmati”, ulteriori partner d’eccezione: Consorzio Tutela Prosecco DOC, Villa Russiz, Illycaffè, Dolomia e Tosolini, oltre alla musica del "Duo Tony e Katy”. Tutto il servizio è stato magistralmente curato dai ragazzi che frequentano l'istituto professionale con indirizzo servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera Stringher di Udine.
Il raffinato percorso gourmet è stato allestito nei due piani della Ex Bottega del Vino, all’interno della suggestiva cornice del Castello di San Giusto, che domina la città di Trieste e offre un superbo panorama del golfo e del Carso. Il maniero, costruito e ampliato in varie fasi tra il 1468 e il 1630, oggi è uno dei poli della vita culturale cittadina: ospita vari musei e d'estate diventa il palcoscenico di spettacoli e concerti all'aperto. Per questa edizione, la rosa degli Chef protagonisti è stata a dir poco sensazionale, nove chef per 12 stelle (più una stella verde): Roberto “Bobo” Cerea (3 stelle Michelin, Ristorante Da Vittorio), Emanuele Scarello (2 stelle Michelin, Ristorante Agli Amici 1887), Matteo Metullio e Davide De Pra (2 stelle Michelin, Harry’s Piccolo), Pino Cuttaia (2 stelle, La Madia), Caterina Ceraudo (1 stella Michelin e una Stella verde, Il Dattilo), Marianna Vitale (1 stella, Il Sud), Tomaž Kavčič (1 stella, Zemono), cui si aggiungono, come da tradizione, il maestro di cerimonie Franco Favaretto, del Baccalàdivino e il pastry chef, vincitore del Discovery Gem Award, Gianluca Fusto.
Il progetto, ha commentato Matteo Metullio che partecipa fin dalla prima edizione, è nato da un'idea di Emanuele Scarello che tanti anni fa ha creduto nei valori della cooperazione, della contaminazione esperienziale, dell’amicizia e soprattutto della volontà di omaggiare e rispettare il territorio e il mare, promuovendo buone pratiche per il futuro con in primis il rispetto della materia prima. Il menù della serata è stato ideato con ingredienti “a filiera corta” e con forti riferimenti al mare, come ad esempio il granchio blu, con l’obiettivo di renderlo popolare e stimolare così il consumo e la pesca. L’introduzione è stata affidata a Franco Favaretto con La storia del baccalà mantecato; con un plauso non solo per il suo spettacolare baccalà, ma anche per essere sempre in prima linea a portare avanti l’evento.
Marianna Vitale, nata a Napoli nel 1980, si è laureata con lode in lingua e letteratura spagnola nel 2004. Nel 2009 ha aperto Sud Ristorante con Pino Esposito, che si è rapidamente affermato come importante realtà gastronomica nazionale, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Grande appassionata di cucina e del culto del cibo ha proposto una Minestra di mare con frutta e verdura di stagione. Lo Chef Sloveno Tomaž Kavčič si distingue per la sua cucina innovativa che riflette la sua passione e il talento, utilizza prodotti freschi e di alta qualità nel rispetto della tradizione locale. Il suo piatto per la serata è stato il Ragù di canestrelli, capesante e granchio blu con crema di patate e carota.
Caterina Ceraudo alla guida del ristorante di famiglia “Il Dattilo” di Strongoli (KR) commenta, “L’insegnamento più importante che porterò sempre è il rispetto del cibo e della sua provenienza naturale, dalla nascita e crescita di ogni ingrediente fino alla sua trasformazione nel piatto.” Volontà di ferro unite a tecnica e tanta passione sono gli elementi che hanno guidato il piatto che ha proposto: Podolica e cipolla. Roberto “Bobo” Cerea, grande ambasciatore della cucina italiana e passione infinita per il suo mestiere, trasformandolo negli anni in vera arte culinaria, guidata costantemente dalla tradizione mediterranea, ha proposto una Tartare di tonno con bagna cauda.
Lo Chef ci racconta che gli elementi chiave dei suoi piatti sono “La passione per il lavoro, unita al gusto, alla ricerca di grandi prodotti. Ma non basta solo questo per arrivare a grandi risultati, è necessario il gioco di squadra”. L’assaggio presentato è stato concepito come una rivisitazione di un piatto presente nella carta del ristorante tristellato Michelin di Brescia “Da Vittorio”, di proprietà della famiglia Cerea: uno Spaghetto di tonno, diventato per l’occasione una Tartare di tonno con bagna cauda tiepida e crumble di pistacchio. Matteo Metullio & Davide De Pra, del 2 Stelle Michelin Harry’s Piccolo di Trieste, hanno preparato Cardoncello alla brace, granchio blu, maionese al limone e olio all'alloro; un piatto che coinvolge il tema della sostenibilità e si ispira alla granseola.
Matteo Metullio nato a Trieste nel 1989, ha capito sin da subito che la sua passione era la cucina, insieme al compagno di viaggio Davide De Pra portano avanti una filosofia di cucina basata sulla ricerca ed esaltazione delle materie prime di eccellenza senza limiti territoriali, con l'attenzione costante al "km 0 vero". Emanuele Scarello nei suoi menù per il suo bistellato Michelin "Agli Amici", di Godia (Ud), inserisce sempre gli gnocchi. È semplicemente un piatto irrinunciabile perché Godia, un sobborgo di Udine, è rinomata per le sue patate. Ogni settembre c’è una grande Festa per questo tubero, che include gli amati gnocchi di patate. Il gusto della “Patata” con la P maiuscola è radicato nel DNA dello Chef. Anche l'aroma delle patate appena bollite e schiacciate riporta alla mente bei ricordi. È un momento fugace in cui puoi riconoscere la qualità della patata solo con un soffio. Da esperti, basta toccarla per capire se una patata bollita ha abbastanza amido per fare un buon gnocco. Queste sono le sensazioni con cui Chef Scarello è cresciuto e che sua madre gli ha trasmesso. Immancabiliquindi i suoi Gnocchi con erbe di mare.
Pino Cuttaia, che, nel suo 2 Stelle Michelin "La Madia" di Licata (Ag), realizza piatti freschi, perfezionando un concetto semplice, utilizzando la sua esperienza culinaria e poi liberando il suo talento artistico e creativo, per presentarli in modo visivamente sbalorditivo e impeccabile, ha portato un piatto che ha profonde radici nella tradizione siciliana: Seppia, ricotta e maiale. Infine il pastry chef Gianluca Fusto, del Laboratorio di Pasticceria Artigiana Contemporanea FUSTO Milano, ha come obiettivo creare un prodotto contemporaneo che sia leggero e privo di ingredienti come grassi e zucchero. Le materie prime che utilizza sono le protagoniste e devono essere rispettate per trasformarle in un dolce, utilizzando le capacità stilistiche dello Chef. Da questa idea nascono: Atlas - Grué di cacao, caffè e sherry e un meraviglioso cioccolatino Omaggio a Milano con zafferano e mandorla.
La Barcolana è stata una grande festa in mare e a terra e un’occasione per riflettere sul futuro del Mediterraneo, con la terza edizione del Barcolana Sea Summit, ancor più degno di nota in quanto ha ottenuto il patrocinio del Parlamento Europeo e della Presidenza del Governo italiano. Grande sinergia fra il mondo della vela, dell’alta cucina e della cultura enogastronomica grazie al focus sulla sostenibilità del mare in tutte le sue sfaccettature, Barcolana55, la più inclusiva nella storia della regata, è stata capace di promuovere importanti valori e coinvolgere sempre più persone nell’evento.