Un locale nel cuore del capoluogo lombardo, dove il gusto dell’autentica cucina cinese e dell’Asia orientale è arricchito dal fascino della spettacolare realizzazione dei lamian “in diretta”. Così 4.000 anni di storia rivivono ogni giorno a Milano.
La magia degli spaghetti “live”
Aperto da meno di un anno, tra la Stazione Centrale e Piazza della Repubblica, Mani in noodles non è solo un locale dedicato all’autentica cucina cinese e dell’Asia orientale, bensì l’esempio perfetto di un nuovo format di ristorazione etnica, che rinuncia agli stereotipi dell’immaginario collettivo per offrire qualcosa di più e rendere l’esperienza gustativa davvero indimenticabile. Come suggerisce l’insegna (che evoca l’espressione “mani in pasta” in quanto testimonianza di artigianalità genuina), qui il focus è tutto sui noodles (lamian o “spaghetti cinesi”), la tradizionale pasta lunga asiatica fatta a mano da più 4mila anni, che qui viene proposta fresca ogni giorno. Anzi: preparata espressa per ogni piatto.

Due cuori e una cucina (a vista)
Alla guida di questo progetto c’è una coppia affiatata composta dallo chef proprietario Pengfei Yu e dalla moglie Chen Mengying, compagni di vita e appassionati esploratori di tendenze food, che una volta stabilitisi a Milano hanno scelto gli appellativi di Luca ed Elisa per rendere più semplice la pronuncia rispetto ai rispettivi nomi d’origine.

A Luca è affidata la gestione cucina a vista, quello spazio che a pranzo e a cena si trasforma in un palcoscenico per lo spettacolo di cui lui è protagonista assoluto: la preparazione dei noodles, che a partire da un panetto di pasta fatta solo con grano tenero italiano di qualità o farina di riso e acqua, con movimenti coreografici, volteggi e gesti ipnotici delle mani, si trasformano in un unico “filo” che viene subito porzionato, cotto e servito davanti agli occhi del cliente.

Lo chef trasferisce in ogni piatto l’antica arte culinaria cinese e la dedizione tipicamente orientale per ciò che richiede attenzione, pazienza, cura e disciplina, ma soprattutto fa rivivere a ogni portata una tradizione antica quanto il concetto stesso di cucina: la magia di assistere alla trasformazione degli ingredienti e vederli dare vita a qualcosa di sorprendente e buonissimo, con un’abilità manuale da cui il cliente non può non lasciarsi catturare. Elisa è invece responsabile della sala, dove il servizio è attento ma anche sorridente, in linea con l’atmosfera rilassata del locale e con la proposta sincera della cucina.

Il ristorante
Mani in noodles è ospitato in una location moderna e spaziosa, arredata con un design essenziale ma curato, che si allontana dall’estetica stereotipata della ristorazione cinese. A dominare l’ambiente sono il legno e i toni caldi, che regalano immediatamente un’atmosfera confortevole per l’ospite e, al tempo stesso, non distolgono l’attenzione da ciò che realmente conta dell’esperienza vissuta, soprattutto per chi, dalla prima sala, ha il privilegio di accedere allo spazio sul quale si affaccia la cucina.

Anche la mise en place è coerente con il proposito di rendere protagonisti i piatti: niente tovaglie e poche suppellettili, che lasciano al tavolo il suo ruolo di tabula rasa pronta ad accogliere il mosaico di piatti, ciotole, ciotoline e vaporiere di bambù, in cui le diverse portate vengono servite. L’obiettivo dichiarato è quello di estendere dall’arredo al piatto un unico filo conduttore, basato sull’essenzialità e coerente con la filosofia dello chef di lasciare che il cuore e il gusto degli ospiti possano cogliere ciò che realmente conta dell’esperienza che stanno vivendo.

Il menu
La proposta gastronomica di Mani in noodles è fedele alla tradizioni, ma cambia a seconda delle stagioni e garantisce l’assoluta freschezza della materia prima. Nella sua apparente “ovvietà”, permette di scegliere tra diverse sfiziosità. Al centro del menu ci sono ovviamente i noodles, che vengono modellati in cinque versioni, differenti per spessore e dimensione (noodles classici, spaghetti sottili, vermicelli, tagliatelle e pappardelle) e possono essere gustati in diverse varianti.


Ad esempio, immersi nel brodo di verdure o di carne (preparato con l’ossobuco di manzo cotto per ben quattro ore con una selezione di spezie scelte direttamente dallo chef) e serviti nel tradizionale ramen oppure saltati nel wok come un pad thai, in cui si combinano variamente ingredienti di mare (come gamberoni, calamari e nero di seppia) o di terra (come il pollo marinato alla salsa teriyaki o bocconcini di manzo) insieme a uovo fritto, germogli di soia, carote, zucchine, cipolle o cipollotti, peperoni, cavolo cappuccio, e al tocco medierrraneo dato dall’aggiunta di granella di pistacchio, pomodorini secchi ed erba cipollina.

Ma non mancano neppure una selezione di piatti gluten free, e una declinazione delle proposte in versione vegetariana e vegan friendly, realizzate con verdure fresche di stagione, che non fanno sentire la mancanza della carne o di altre proteine di origine animale. Il menu prevede anche una serie di antipasti (dai croccanti involtini di primavera serviti con una delicata salsa agrodolce, ai Tori Karaage, ovvero bocconcini di pollo fritto conditi con lime fresco e accompagnati da una salsa chili dolce e home made, da aggiungere a piacimento, fino all’ossobuco di manzo, bollito a fette alla maniera della città di Lanzhou e servito freddo, senza osso, insieme a cipollotto verde, coriandolo fresco e olio al peperoncino), contorni (come l’insalata di cetriolo con anacardi sbriciolati e peperoncino, quella di funghi shiitake con wasabi e quella di tofu fritto con sedano) e ravioli fatti a mano, farciti al momento, cotti al vapore o alla piastra e serviti in modo tradizionale e scenografico, all’interno del tipico cestello di bambù.



Per chiudere il pasto, si può scegliere tra due tipi di dessert: i tradizionali Mochi (dolcetti a base di riso, aromatizzati al cocco, alla vaniglia, al cioccolato o al mango) oppure un’originale rivisitazione del tiramisù, preparato a base di tè verde matcha e rigorosamente fatto in casa.
Non solo Cina
Tutti i piatti proposti da Mani in noodles appartengono all’autentica tradizione cinese, ma vengono affiancati da abbinamenti inediti (seppur ben equilibrati) che non disdegnano l’utilizzo di prodotti italiani capaci di esaltare il gusto e la qualità delle ricette.

Il risultato è un viaggio compiuto attraverso un mix di sapori riconoscibili e suggestioni orientali, che segue i piaceri della tavola, ma permette al tempo stesso di crearsi una nuova mappa interiore del gusto, in cui per esempio elementi tipici della tradizione mediterranea (come la pasta fresca fatta a mano) incontrano gli ingredienti, ma si accompagnano ai pairing più variegati (dai té ai vini internazionali e alle birre del Sol Levante). L’esperienza si rivela, dunque, estremamente personale e "casual", fatta di divertimento per gli occhi e per il palato. Da ripetere a ogni occasione.
Indirizzo
Mani in noodles
Via Aminto Caretto- 20124, Milano
Tel: 339 8865 978