Come si riconosce un ottimo ristorante? Secondo il critico tedesco Christian Rach, gli “scivoloni” sul cibo sono assai meno gravi di un’accoglienza fredda o disattenta. Il suo “vademecum” per valutazioni oggettive.
L'opinione
“Alla ricerca del ristorante perfetto” potrebbe essere il titolo di un eventuale bestseller firmato Christian Rach. L’ultima trovata mediatica del noto chef, imprenditore e critico tedesco, già solito apparire in numerosi programmi televisivi, è infatti un podcast dove lui stesso, che in passato ha gestito numerose insegne fine dining ad Amburgo, si confronta con il presentatore di SR 1 Thomas Treinies su come riconoscere a prima vista un buon ristorante.
L’ingresso del locale, secondo Rach, è già di per sé eloquente. “Occorre prestare attenzione ad alcuni dettagli che spesso passano inosservati a un occhio inesperto, quali ad esempio la cura delle piante, la pulizia delle porte e l’eventuale polvere presente; già questi pochi elementi sono un importante indicatore del livello di cura generale”, inizia. “Subito dopo, guardate in sala: quanti commensali ci sono? Se l’attività riesce a riempire tutti i tavoli, è alquanto improbabile che tutti possano aver preso nello stesso momento un abbaglio sulla qualità”, prosegue Rach.
Fatti i primi check, il menu rappresenta una vera e propria guida per saggiare la validità della proposta. “Se trovi cinquanta, sessanta o anche settanta pietanze diverse in carta, la qualità non può essere elevata. Quando i piatti proposti superano un certo numero, infatti, non c'è dubbio che venga servito cibo elaborato in fasi precedenti, non “espresso” o, comunque, difficilmente fresco di giornata. Cibo che, quindi, potresti benissimo gustare a casa tua, senza dover prenotare altrove”, fa notare il critico tedesco. Il vero fattore discriminante, secondo Rach, non sta tuttavia nel cibo o nei piatti proposti, ma nell’accoglienza.
“Ciò che conta di più, per giudicare un ristorante, è sempre e solo il servizio. Un ospite attento capisce subito se il sorriso del personale di sala è sincero. Quando si viene accolti a dovere nel locale, si può star certi che il pasto sarà soddisfacente. Non importa se parliamo di un hotel, di un ristorante o di un pub; questa è una regola ferrea, e spesso un servizio eccellente fa sì che si possa anche perdonare qualche scivolone sul cibo. Un locale che, invece, offre un servizio scadente, ma cibo ottimo, è da considerarsi sicuramente peggiore”. Chiusa l’argomentazione, il ragionamento “fila”: un’ottima accoglienza porta con sé anche un po’ di indulgenza.
Foto di copertina: @Stephan Gregorowius