Un relais esclusivo in cui immergersi nella natura e rigenerarsi, ma anche sperimentare una cucina raffinata, ora declinata in versione classica piemontese, ora trasformata in qualcosa di contemporaneo e completamente diverso dai gusti noti del territorio. Alla scoperta di Nordelaia.
Immerso nel paesaggio collinare dell’Alto Monferrato, patrimonio Unesco, Nordelaia è un luogo di charme e “relax naturale” lontano dai percorsi più battuti dal turismo tradizionale e da quello enogastronomico. Aperto nel luglio 2022, in un cascinale dell’Ottocento ristrutturato con rispetto conservativo per la struttura originaria e qualche tocco moderno, oggi rappresenta un boutique hotel esclusivo, che fa scoprire ai suoi ospiti un ritmo di vita più lento e un contatto diretto con la natura e con il patrimonio locale. Grazie al design degli ambienti, alle esperienze proposte e al menu del bistrot e del ristorante, Nordelaia offre spazi, attività e sapori adatti a ogni stato d’animo e coerenti con l’alternanza delle stagioni.
L’hotel
Tutti gli ambienti sono espressione di un lusso semplice, pensato per prendersi del tempo per se stessi, ristabilendo il giusto legame con ciò che è importante nella vita e sentendosi un tutt’uno con la natura. A partire dalle 12 camere dall’arredo contemporaneo, tutte diverse e dotate di una propria individualità, eppure coerenti con il progetto complessivo del relais di cercare un contatto diretto con il paesaggio circostante.
Ne sono un esempio La Foresta e La Mare, due delle quattro attico suite, ispirate all’atmosfera mistica dei boschi piemontesi e a quella romantica della vicina riviera ligure; ma anche le Legacy Rooms (Primavera, Inverno, Autunno e Tenuta) che rispecchiano l’alternarsi delle stagioni (ancora ben definite in Piemonte) e gli stati d’animo che portano con sé; e infine le Garden Room (Fiordaliso, Semi di zucca, Semi di girasole e Semi di lino), le camere a piano terra, accessibili anche agli animali domestici, che si aprono direttamente sul giardino ornamentale condiviso e prendono ciascuna il nome da un elemento botanico, con un rimando esplicito alla vita che si rinnova.
Gli spazi condivisi includono invece salotti e angoli accoglienti, terrazze panoramiche che si affacciano sulle colline, due piscine a sfioro en plen air (di cui una riscaldata) e una spa pensata come luogo per rigenerare il corpo e l’anima, attraverso il bagno turco (hammam), la sauna russa (banja), il percorso Kneipp o uno dei molti trattamenti disponibili (dagli scrub esfolianti ai massaggi ayurvedici, fino alla palestra e alle sessioni di yoga su prenotazione), ma anche grazie al semplice intrattenersi sui lettini di materiali naturali, sorseggiando una tisana e godendo del paesaggio circostante attraverso le enormi vetrate. Un privilegio non riservato solo agli ospiti del relais, ma offerto anche ai visitatori esterni, grazie alla disponibilità di pacchetti giornalieri per accedere ai servizi della struttura e sperimentare un relax assoluto, arricchito dalla proposta culinaria della location.
La cucina
Il progetto di ristorazione di Nordelaia, ideato dallo chef stellato Andrea Ribaldone, si declina in tre proposte, pensate per promuovere la ri-scoperta delle tradizioni piemontesi, ma anche la valorizzazione delle materie prime, tutte locali e per lo più provenienti dal vicino orto e trattate in modo innovativo e avanguardistico dal giovane Charles Joshua Pearce, executive chef inglese, classe 1992.
La prima tappa di questo percorso gustativo è il Lounge Bar, un luogo versatile, moderno e accogliente, in cui il colore degli arredi e la consistenza dei materiali richiama la terra e la natura con cui lo spazio dialoga direttamente, grazie alle grandi vetrate che si aprono sulla terrazza panoramica affacciata sui vigneti.
Il menu cambia durante il giorno e spazia dalle colazioni fresche del mattino agli aperitivi del tardo pomeriggio, in cui alcuni signature drink creativi realizzati dal bartender Giovanni Scordo (tra i quali spicca il Bloody Mary con acqua di pomodoro e aria di sedano aromatizzata al basilico) si accompagnano a piccoli assaggi o a piatti da condividere che racchiudono le esperienze internazionali di Pearce (costolette glassate alla San Francisco; crocchetta di prosciutto di maiale nero di San Desiderio, lime, aioli; sandwich di pane al latte tostato, con battuta di manzo piemontese, daikon marinato, rucola, nocciole e maionese all’aglio nero) ma anche il meglio della tradizione gastronomica locale (Giardiniera di verdure stagionali; Formaggio Blu di Capra, con composta di uva fragola e cracker; Acciughe con pane tostato, burro d’alpeggio salato al miso).
Il Bistrot è il diretto proseguimento di questa offerta flessibile e informale, dove si possono gustare ricette ispirate alla più nota tradizione regionale, sia piemontese sia ligure (vitello tonnato; panissa fritta; plin di brasato con riduzione di arrosto; rabatòn alessandrini con erbe di campo), ma trasformate grazie al tocco creativo dello chef, che attinge dalla materia prima del territorio per realizzare qualcosa di inedito con un’enfasi speciale sul gusto (budino di carciofi con fonduta di Roccaverano e mosto d’uva; tarte tatin di scalogno con fonduta di Castelmagno e insalatina primaverile con citronette ai capperi; tagliata di bavetta piemontese al profumo di brace con biete, fonduta di Fiandino, kumquat in agro; nasello croccante con burro al pesto di nocciola, agretti ed emulsione di basilico).
Il fine dining LORTO
Il culmine dell’esperienza gastronomica arriva da LORTO, il ristorante fine dining situato al secondo piano. Qui, tra le linee pulite e il minimalismo dell’arredo, i colori pastello e la luce che filtra dalle grandi finestre a tutta altezza, lo spazio della sala si fonde con quello della cucina e al tempo stesso guarda all’esterno, creando un’esperienza che coinvolge tutti i sensi.
In carta, tre menu (“Acqua”, “Terra” e un degustazione), che cambiano stagionalmente ma condividono l’intento di allontanarsi dalla classica tradizione piemontese, anzitutto riducendo l’utilizzo della carne a semplice ingrediente “accessorio” della cucina, i cui scarti di lavorazione vengono rieditati in altra forma e intervengono in modo sorprendente nella realizzazione di una proposta prevalentemente vegetale.
Esempio di questo incontro tra creatività e tecnica che ribalta la priorità tra gli ingredienti sono la “Patata risottata” - ridotta a brunoise, trattata a tutti gli effetti come un risotto e mantecata con burro affumicato e limone nero- e la “Verza 2.0” -cavolo di Acqui Terme cotto alla brace, spennellato in cottura con il grasso di pollo, spolverizzato con polvere delle sue foglie esterne fermentate e poi servito con un dolceforte di pera ossidata e un doppio fondo di pollo.
Non manca neppure una proposta di pesce, di lago, di fiume o proveniente dal vicino Mar Ligure, che punta a esprimere le potenzialità delle specie meno note, utilizzandole come i più nobili tagli di carne. Ne sono un esempio la Ricciola, trattata come una battuta e condita con tartara, tuorlo affumicato e agrumi o lo Storione Storione servito con asparagi bianchi, uova di trota e beurre blanc.
La carta dei vini, studiata dal Restaurant Manager Devis Chiodi e dal Sommelier Davide Canina, vede protagoniste le etichette locali, a partire da Calligram di Nordelaia, un vino (Dolcetto, Barbera e Rosé) prodotto dalle giovani vigne che circondano la struttura per un’area di 5 ettari, accanto alle migliori realtà del Piemonte, del resto d’Italia e dei Paesi confinanti, coerentemente con l’approccio internazionale espresso dalla cucina.
Insomma, nel cuore del Monferrato, Nordelaia è un luogo magico, sospeso tra terra, cielo e mare, in cui si incontrano tradizioni, culture ma anche storie, progetti e percorsi. Una dimensione rilassante, in cui ritrovare se stessi a contatto con la natura, ma soprattutto un luogo in cui sperimentare il gusto autentico dei prodotti del territorio, celebrati in veste classica ma anche rivisitati e reinterpretati in chiave contemporanea e creativa.
Indirizzo
Nordelaia
Via Piazze, 14 – 16, 15010 Cremolino (AL)
Tel: +39 0143 038045