L’hotel che ti fa sentire ai Caraibi anche se sei in Alto Adige: un paradiso “tropicale” tra i monti unico in Italia

Immerso nel verde di una natura che abbraccia lo sguardo, un angolo a 5 stelle di benessere e gusto: sul Lago di Caldaro l’Hotel Seeleiten è l’espressione accogliente della Famiglia Moser, che completa la sua passione per il territorio con la produzione di vino nella tenuta poco distante.

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La struttura

Verde, tanto verde. Un verde che riempie gli occhi di lussureggiante natura. Di vigne e meleti che si rincorrono a perdita d’occhio fino a scomparire tra i monti. Sembra una immagine bucolica e forse lontana dalla realtà, ma al contrario di meraviglia concreta si tratta. È ciò che circonda il Lago di Caldaro, su quella strada del vino nota per le tipicità enologiche che caratterizzano questa zona del Trentino-Alto Adige.

È qui che la Famiglia Moser, prima contadini da generazioni e poi albergatori, ha aperto un vero e proprio angolo di benessere, relax e gusto: l’Hotel Seeleiten è l’unico 5 stelle sul lago, ma rappresenta anche una casa che trasmette un senso di intima accoglienza. A dirigerlo sono Franz, Benita, Daniel e Dominic Moser, che si lasciano andare ai ricordi nel momento in cui raccontano di quando il nonno ha voluto lasciare a ognuno dei tre figli un albergo da far crescere e curare per il loro domani e quello dei nipoti. Una volontà rispettata con amore e dedizione.

A loro va il merito di aver sviluppato un vero e proprio wellness e gourmet Hotel, capace di coniugare il senso di pura distensione, che tutti cerchiamo da una pausa tra i monti, con l’aspetto enogastronomico che non può mancare in un luogo votato alla buona cucina e al buon bere.

La cucina

Qui l’aspetto ristorativo si può definire una vera e propria fucina di bontà, espressione di quanto importante sia l’aspetto cibo in un contesto di vacanza. Mangiare bene, riposarsi e divertirsi. Questo è ciò che si cerca e questo è quello che la Famiglia Moser ha da sempre presente. Così le specialità culinarie richiamano la cucina altoatesina con influenze mediterranee, dove la ricerca delle materie prime incontra cura nella preparazione e una calibrata dose di creatività. Insomma, quella che ben si adatta a un pubblico sicuramente attento, pretenzioso, ma anche variegato. Già, perché dalle parole della proprietà si scopre che la clientela risulta per la maggior parte tedesca e austriaca, gli italiani ancora pochi.

A guidare la numerosa brigata di cucina, che si occupa di ogni bontà dalla colazione alla cena, è il giovane chef Carlo Alberto Tollin, la cui filosofia culinaria si ispira alla natura, ai prodotti del territorio e dell’orto, nonché alle coltivazioni della splendida valle che accoglie Caldaro, il suo lago e la flora che ricorda la maestosità tropicale.

Noe di cervo in crosta di funghi millefoglie di patate agretti — Noe di cervo in crosta di funghi, millefoglie di patate e agretti

“Ogni giorno sono numerosi i menu da studiare per poter soddisfare le differenti esigenze della clientela, e queste variazioni si moltiplicano per dare sempre più alternanza e differenziazione di scelta nel corso della settimana. – racconta lo chef Tollin – Tutto ciò rappresenta un grande stimolo perché mi permette di continuare a creare combinazioni, di mettermi alla prova. Inoltre, ho la fortuna di lavorare con ragazzi e ragazze che amano ciò che fanno. È un gioco di squadra”.

Zuppa di agio orsino formaggio fresco del maso — Zuppa di aglio orsino e formaggio fresco del maso

Tataki di manzo asparagi cipollotto parmigiano reggiano semi di lino — Tataki di manzo, asparagi, cipollotto, parmigiano reggiano e semi di lino

Nei piatti di Tollin c’è sicuramente tanto studio, capacità di osservazione e la conoscenza di ingredienti e tecniche di cottura. Ma soprattutto si legge la volontà di soddisfare il palato in modo raffinato senza l’ansia di esagerare a tutti i costi. Perché qui il “di più,” sarebbe stonato con il contesto e le esigenze.

Salmone selvatico zucchine piquillo salsa ponzu spaghetti di riso — Salmone selvatico, zucchine piquillo, salsa ponzu, spaghetti di riso

Kinder fetta al latte fragole gin tonic spuma — Kinder fetta al latte, fragole, gin tonic, spuma

Tollin sa osservare quello che accade nel mondo dell’alta ristorazione senza farsi travolgere da esso; sa prendere spunto da colleghi italiani e stranieri. Come la sua grande ammirazione nei confronti della tristellata Dominique Crenn, oppure le fughe gastronomiche in alcuni dei più rinomati ristoranti italiani per assaggiare, scoprire, studiare. Il suo è un bagaglio culturale costruito sul campo, con la giusta dose di umiltà che fa sempre bene. Che aiuta ad andare avanti con consapevolezza.

La Tenuta Moser

E se fino a questo momento l’attenzione si è soffermata sulla natura, sul benessere e sulla tavola, non si può tralasciare un altro fiore all’occhiello della Famiglia Moser: la tenuta vitivinicola situata proprio a Caldaro. Tutto è iniziato circa 40 anni fa, dalla grande passione per il mondo della terra e del vino. Diciamo pure tre generazioni fa, con la coltivazione di vigneti sul versante soleggiato delle Alpi, quando le uve venivano ancora cedute alle cantine circostanti per la vinificazione. Nel 2018 la concretizzazione di un sogno, ovvero la realizzazione della Tenuta Moser, lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige. C’è un filo conduttore che regola tutto l’operato: il rispetto.

Rispetto per il territorio, per il tempo, per il paesaggio, per la materia prima e per il lavoro. Da quel rispetto nascono produzioni enologiche aromatiche, talvolta strutturate, sicuramente piacevoli. Il Pinot Grigio affinato in botti di legno, che conferiscono un tono speziato al vino dalla equilibrata acidità; Sauvignon, raffinato ed elegante, dalla struttura profonda e dal finale persistente; Chardonnay, dalla lieve acidità, deciso e fresco; Lagrein rosè, fruttato con sentori di ciliegia e fragoline di bosco; Kaltersee classico superiore, inteso con sfumature di ciliegia, mandorle amare e viola; Lagrein riserva, risultato di 14 giorni di macerazione, 18 mesi in barrique e 6 mesi di affinamenti in bottiglia.

Ma non basta il vino, la Famiglia Moser ha voluto sperimentare ulteriormente e puntare anche sulla birra. Un totale di 7 tipologie, dalla classica Pilsener fino a una invenzione da meditazione: la Barley wine, fermentata in botte con 12 gradi da degustazione.