Atmosfere jazzy, piatti cult e rivisitazioni gourmet accompagnate da un’ampia selezione di vini e cocktail: a Milano c’è un posto dove vivere -e assaporare- il mitico sogno americano.
Il ristorante
Come a Manhattan, quella più autentica e di tendenza, incastonati fra un panorama di grattacieli del Distretto Centrale di Milano, due nuovi indirizzi in Via G.B. Pirelli 20 da mettere in agenda: la terrazza panoramica Organics SkyGarden a 40 metri di altezza con aperitivi e bistrot e il ristorante Rivington, con i palazzi di Porta Nuova incorniciati dalle vetrate a tutt’altezza.
A pochi passi dalla futuristica Piazza Gae Aulenti, dall’iconico Bosco Verticale e dalla Stazione Centrale, i due nuovi locali siti all’interno di Hyatt Centric Milan Centrale sono diventati subito un microcosmo indipendente che lega gastronomia, mixologia, divertimento, moda e arte, allo stesso tempo uniti nell’eccellenza dei servizi american style dalle due talentuose menti che li guidano nel segno dell’ospitalità e della convivialità: il direttore generale Andrea Pallavicini e lo chef Guglielmo Giudice.
Il primo racconta la filosofia di base dei due progetti di ispirazione newyorkese, inseriti in un contesto che già predilige atmosfere pop, colorati murales, arredi di design e bozzetti di moda, pronti a rendere complice l’ospite in una esperienza internazionale multisensoriale. Pallavicini, coadiuvato da Barbara Balestreri (direttore vendite), tiene a sottolineare l’accento sulla convivialità e sull’importanza di portare la vita e la cultura cittadina all’interno del servizio di alta enogastronomia. Allo SkyGarden, aperto tutto l’anno grazie alla recente ristrutturazione dell’interior design architettonico (gode della vista più instagrammata di Milano), si degustano cocktail artigianali, vini con importanti referenze europee e americane, picnic in quota, brunch, aperitivi e piatti da bistrot, alcuni dei quali richiamano il menu del ristorante Rivington, accompagnati da djset e musica dal vivo.
Se c’è una città che può ospitare la cucina newyorkese, questa è Milano, sostengono i creatori dei signature attuali. In primis i cocktail, come Mañanita (Joven Mezcal, Chili and Coffee Bean Campari, Rosso Vermouth), Classic Manhattan (Rye Whiskey, Rosso Vermouth, Angostura Bitters, House Brined Cherry) e Classic Martini (London Dry Gin, Vermouth Dry, Olive), Limoncello Spritz (Limoncello IGP Costiera Amalfitana, Prosecco, Organics Bitter Lemon) e NoLo Spritz (Nolo Martini Vibrante, Organics Bitter Lemon). Poi i piatti da degustare in compagnia, come la ‘Hit Estiva: Capasanta Ft Scampo’ (una Capasanta leggermente scottata, chutney di pesca e polvere di Patanegra, crudo di scampone, Bloody Mary e Finger Lime) o ‘Il Giudice e l'Avocado’ (Avocado croccante con zabaione salato e sifonato, rapanelli e polvere di capperi).
Lo chef
La filosofia del ristorante Rivington, affidato anch’esso allo chef Guglielmo Giudice, si basa sui piatti della tradizione e sui suoi sapori audaci, rivisitati in chiave moderna in un viaggio culinario e sensoriale 100% made in NYC. L’atmosfera jazzy richiama subito i ristoranti storici di Manhattan, con ritratti di personaggi italo-americani alle pareti, eleganti lampadari ai soffitti e lume di candela ai tavoli, studiata e concepita in collaborazione con Jeffrey Tascarella, noto imprenditore americano, che ha aperto con successo locali iconici come il pluripremiato ‘NoMad’ e il ristorante italiano ‘Scarpetta’, e il socio Chris Lowder, uno dei consulenti più ricercati e premiati al mondo.
“La passione per il cibo e la cucina mi è scoppiata fin da giovane – racconta lo chef – e sono sempre stato goloso e curioso, aiutato e indirizzato da mio padre verso scuole ed esperienze valide, dall’istituto alberghiero di Castel San Pietro Terme a Imola ai vari tour in ogni regione italiana, a conoscere i vari ingredienti e le varie cucine locali, poiché ho fatto un figlio quando ero giovane, a 24 anni, e non mi sentivo di allontanarmi troppo all’estero. Oggi sono fiero di aver integrato nel modo di cucinare le esperienze nel settore dell’ospitalità e della gestione, che mi aiutano a capire le persone e le necessità nella personalizzazione del servizio, specialmente differenziato per gli ospiti stranieri.
Affascinato dalla cucina asiatica e da quella americana, mi sono fatto coinvolgere in questo entusiasmante progetto studiato sul territorio con i nostri consulenti e possiamo dire di aver portato a Milano qualcosa di nuovo, ricercato, e caratterizzato da un'altissima qualità dei prodotti. Molti piatti li finiamo al tavolo per far comprendere la cultura della cucina d’oltreoceano di qualità, magari mixata con ingredienti nostrani, e la competenza del personale di sala (capeggiata da Luca Soldovilla e dal F&B manager Matteo Rube)”.
‘Rivington’ deriva da Rivington Street, la strada del Lower East Side nella quale molti immigrati italiani hanno cominciato la loro nuova vita. Il quartiere diventa in seguito famoso come scena artistica e musicale, in particolare come luogo di nascita della musica punk e new-wave americana. Impeccabili tecniche cottura, per cercare di preservare il prodotto, ma anche un gran palato e gusto, mettono in equilibrio la scientificità con la pancia, i contrasti fra il caldo e il freddo, il salato e il dolce, le ricette della tradizione e alcune nuove sfide che vorranno sfatare alcuni stereotipi (come gli spaghetti con le meatball e altre prelibatezze in lavorazione).
I piatti
Tra le proposte da segnalare nei piatti di successo e che, a richiesta del pubblico, non devono mancare in carta ci sono le iconiche Ostriche alla Rockfeller (ostriche cotte al vapore e servite con spinaci e formaggio pecorino cremoso), l’insalata alla Waldorf (rivisitata con l’aggiunta di gorgonzola), la Hudson steak tartare preparata al tavolo, la classica Dover Sole à la meunière e il tipico Surf & Turf (filetto mignon abbinato all'aragosta rielaborato con le loro salse) o l'hamburger Vanderbilt, omaggio e sintesi dei cheeseburger più famosi.
Golosi anche i piatti con i crostacei, come l’Iced Shrimp Cocktail servito con tre salse, al Bloody Mary, la tartara e quella con tzatziki, e la Lobster salad accompagnata da burrata, pomodori ciliegino, basilico e guanciale.
In brigata con chef Giudice, una squadra di giovanissimi eccezionali provenienti da tutta Italia e dall’estero che sanno essere umili e al contempo portare proposte creative sia per il menù dello SkyGarden che al Ristorante Rivington.
Indirizzo
Rivington- Cucina New York
Via Giovanni Battista Pirelli, 20, 20124 Milano MI
Tel: 345 557 2717