Grande sconforto, a Roma, per la chiusura obbligata del locale “Qui non se more mai” sull’Appia Antica, storico punto di riferimento per buongustai e personaggi noti.
La notizia
Il primo ottobre ha chiuso per sempre lo storico ristorante romano Qui non se more mai. Il motivo della chiusura è stato logistico: la proprietà aveva deciso di venderlo, annunciando ai gestori che non avrebbe rinnovato loro il contratto di locazione.![](/upload/multimedia/Qui-nun-se-more-mai-trattoria.jpg)
L’insegna, ubicata in zona Appia Antica, era uno dei posti preferiti di Vittorio De Sica, Federico Fellini e scrittori del calibro di Ernest Hemingway, che riempivano i tavoli del ristorante in cerca di pasti appaganti e, magari, anche ispirazione artistica. Eppure, nonostante un passato glorioso e un presente che vedeva Qui non se more mai era ancora ampiamente frequentato, il locale ha dovuto tirare giù la serranda definitivamente.
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“Esperienza, passione, amore per il proprio lavoro, fantastici ravioli fatti con queste mani. La cicoria raccolta al campo, le patate che arrivano da Viterbo per fare gli gnocchi e quelle di Avezzano per la brace …un luogo così non può e non deve chiudere. Gli occhi lucidi dei clienti di sempre che vengono anche solo per un saluto. Il mio impegno c’è, perché è inutile parlare di valorizzazione delle nostre eccellenze se come Istituzioni non riusciamo a supportare famiglie che hanno costruito il proprio futuro con il lavoro quotidiano”. A esprimere la propria solidarietà verso ristorante che per Roma e i romani era diventato ormai un punto fermo è stata, tra gli altri, l’Assessore comunale al commercio Monica Lucarelli, che lo scorso 27 settembre ha voluto prenotare un tavolo da Qui non se more mai per gustare i piatti del ristorante un’ultima volta.
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I messaggi di vicinanza rivolti a Erminio Alessandrini, che da anni gestisce il locale curato con amore e passione dai genitori Alba e Alessandro, hanno sicuramente fatto la loro parte per dare un pizzico di conforto all’ex titolare, che conclude: “Non sappiamo cosa succederà in futuro, speriamo che questo non sia un addio, ma un arrivederci, magari da qualche altra parte”.
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Il ristorante era anche conosciuto per l’umanità dei gestori, perché la signora Alba non aveva mai negato un piatto di pasta nemmeno a chi i soldi per pagare il conto non li aveva. “Ero un po' la nonna e la mamma di tutti, perché sono così: a qualsiasi persona che mi diceva: ‘Mi dai un panino, non ho soldi, posso mangiare un piatto di pasta?’, rispondevo ‘Non ci sono problemi, certo’. Non gli facevo la bistecca o la fiorentina, però un piatto di pasta gliel'ho sempre dato gratis con un bicchiere d'acqua o una bottiglia”.
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Qui non se more mai non era solo un ristorante con un buon nome frequentato da grandi attori, calciatori e artisti di fama internazionale, ma un porto sicuro, un luogo in cui i nonni portavano a pranzo i nipoti che, una volta diventati adulti, hanno continuato a fare lo stesso con i propri figli, di generazione in generazione.
Fonte: repubblica.it
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