ALMA inaugura il suo XIX Anno Accademico, tra traguardi raggiunti, obiettivi e progetti per il futuro in ambito italiano e internazionale. Ospite d’onore, Davide Rampello, che entra a far parte del Comitato Scientifico.
La notizia
ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana ha inaugurato il suo XIX Anno Accademico. Una cerimonia di apertura che non solo è stata il momento per raccontare le progettualità portate avanti fino a oggi e il cammino futuro, ma ha rappresentato anche una occasione di festa ed emozione. Quella dei nuovi ragazzi e ragazze che hanno scelto di intraprendere questo percorso di studi e specializzazione mossi da sogni, speranze e passione. Allievi a cui ALMA ha voluto lanciare un messaggio forte, fondato su una grande capacità progettuale, sulla riconosciuta esperienza dei suoi insegnanti e sulla prospettiva di inserimento in uno scenario internazionale, nel quale proprio ALMA giocherà un ruolo cardine.Da qui la presentazione ufficiale di The Food School, la prima sede estera di ALMA nel cuore di Bangkok, dove stanno per partire i corsi di Cucina Italiana. Insieme a questi, via anche ai percorsi sulla cucina thailandese e giapponese, curati rispettivamente dagli Istituti Dusit Thani e Tsuji.“Bangkok è uno dei centri storico-culturali più vivaci nell’intero panorama enogastronomico della Thailandia – spiega il General Manager TFS Laurent Castelet - A fianco della cucina thai, negli ultimi anni abbiamo osservato una crescita davvero esponenziale della cucina Italiana avvalorata da un aumento delle aperture ristorative ad essa collegate. Pertanto il valore di una partnership come quella con ALMA con la quale erogare corsi di formazione d’eccellenza a Bangkok e in Asia, ci aiuterà a migliorare la qualità della Cucina Italiana proposta e a formare i professionisti dell’ospitalità italiana, in un contesto cosmopolita come quello della capitale thailandese”.
Per quanto riguarda il fronte italiano, il Presidente Enzo Malanca ha ricordato i nuovi corsi dedicati ai professionisti in cerca di aggiornamento o di nuove opportunità di lavoro; le collaborazioni con istituzioni e realtà imprenditoriali che hanno reso possibili progetti come Cascina Bilzi e il progetto MAM- Maestro d’Arte e Mestiere. Poi il tema sostenibilità e l’attività di ALMA all’interno nel più importante progetto europeo destinato al mondo della ristorazione: LIFE - Climate Smart Chef.
“Seppur il contesto attuale non delinei prospettive facili– spiega il Presidente Malanca - ritengo che si debba reagire per quanto possibile, mantenendo le nostre attività con coraggio e realismo. La nostra scuola ha quindi reagito e reagirà nel 2023 per tutte le questioni in corso così come ha fatto negli anni precedenti, senza fare miracoli ma con resilienza e mettendo tutte le proprie energie per garantire ai nostri allievi la continuità dei nostri corsi, nel modo che sempre ci ha contraddistinto; vale a dire con l’impegno di garantire loro un livello formativo di eccellenza ed un futuro professionale, così come è stato per tutti quelli che li hanno preceduti, che dal 2004 ad oggi sono oltre 12.000”.
Ospite d’eccezione e nuovo membro del Comitato Scientifico ALMA, Davide Rampello, affermato direttore artistico internazionale, divulgatore della cultura artigianale italiana, con una coinvolgente lectio magistralis Un viaggio legato al significato delle parole, al loro essere intimamente collegate a formare un filo storico e culturale che ne spiega contenuto, evoluzione e connessione con l’uomo e il suo agire. Perché la cultura riesce a dare l’idea profonda di cos’è l’uomo, ne racchiude la sua essenza, il suo cambiamento e la sua crescita.
“La parola cultura ha una radice legata al coltivare, non solo la terra, non solo i prodotti, ma anche il sapere e il saper fare, la vita, l’altro. Non è esercizio delle arti, è molto di più. Cultura, coltivare, abitare, sono tutte parole etimologicamente legate: siamo coltivatori di vita. È nella profondità del rapporto fra l’uomo, la vita e la comunità che dobbiamo trovare il senso della cultura stessa”. Da qui, la forza del concetto secondo cui per dare un senso a parole come sostenibilità, dobbiamo prima dare il senso a quel rapporto che lega l’uomo alla vita, all’altro da sé. Ed è certamente un discorso tanto semplice quanto complesso, perché cela quella necessità approfondimento che oggi spesso dimentichiamo.
Infine, un’altra nozione, un’altra parola, correlata al mondo della cucina e della ristorazione: “un luogo chiamato ristorante, per suo significato, deve dare ristoro, e questo è un ruolo strategico in una comunità. – sottolinea Rampello - Questa importanza si accresce ancor di più poiché voi attori dell’ospitalità vi fate interpreti di un patrimonio prodotto, allevato, creato, elaborato da altri uomini, e interpreti dell’arte sovrana dell’ospitalità. È ospite chi ospita ma anche chi è ospitato e questo implica relazione, aspetto vitale: è un sentimento che alberga in ognuno di noi per rendere sostenibile il nostro vivere”.