Un casual dining informale dove lo stile inconfondibile della Famiglia Cerea rende l’esperienza una sintesi di ospitalità, divertimento, sorpresa e gusto: al primo piano della Torre Allianz, DaV Milano propone una formula internazionale che profuma di accoglienza e bontà italiana.
DaV Milano
IL RISTORANTE
Quando pensiamo a una esperienza gastronomica, quali sono gli aspetti che veramente ci colpiscono? Certo la cucina è importante, fondamentale, ma ciò che viviamo e portiamo a casa come ricordo ed emozioni racchiude la sintesi di molteplici fattori che concorrono a quello che si può definire con una parola, “benessere”. Ed è un concetto che raccoglie senso di accoglienza, ospitalità, divertimento, sorpresa e gusto.


Una sinossi che la Famiglia Cerea non solo sa interpretare, ma è stata capace di rendere vero e proprio “marchio di fabbrica”. Non soltanto nel tristellato Da Vittorio, ma in tutte le diverse attività che li contraddistinguono. Ognuna con sue specifiche caratteristiche, ma legate da un fil rouge che trasmette proprio quel morbido e avvolgente senso di benessere.

Così, anche l’ultimo arrivo in famiglia, DaV Milano, rientra pienamente in questa filosofia di marcata riconoscibilità. Situato all’interno della imponente Torre Allianz, centro della City Life milanese, DaV si presenta con una veste internazionale che profuma di inconfondibile accoglienza italiana. Una proposta casual dining informale, come vuole il neonato marchio Cerea, dove il centro rimane la cucina, le materie prime di altissima qualità, la ricerca del dettaglio slegata da eccessivi formalismi.



“DaV è nato da un momento difficile, quello del lockdown, quanto tutto si era fermato, soprattutto il servizio di ristorazione interna e catering. – racconta Enrico Cerea - Il gruppo che si occupava di questo settore risultava demoralizzato così, non utilizzando più l’area della Cantalupa, abbiamo deciso di aprire una pizzeria/bistrot dove far vivere una esperienza di grande qualità a prezzi più contenuti rispetto al ristorante stellato DaV Cantalupa, che è stato un successo. Possiamo dire che sia stata una opportunità scaturita da un momento complesso”.


“Il concept nasce dalla condivisione, dalla scelta di servire piatti semplici e gustosi per ritrovare il piacere di stare insieme – spiega Francesco Cerea – Il DaV milanese è stato fortemente voluto, esattamente come la scelta del luogo, la Torre Allianz, dove già abbiamo in essere altre collaborazioni”.

Eleganza, senza dubbio, a partire dall’ingresso: un ascensore per accompagnare al piano, nascosto all’interno dell’imponente palazzo a vetri che svetta verso il cielo della città meneghina. All’interno un gioco di alternanze in legno per ricoprire le pareti; una terrazza per la quale non serve dire nulla, va solo vista; l’immancabile parete/specchio dedicata a drink e alcolici dell’american bar, perché l’arte dell’aperitivo è una delle peculiarità del DaV Milano.

LA CUCINA
Condivisione, questa è la chiave che spiega tutto quello che accade da DaV Milano. È il preludio da cui ogni cosa parte. Una condivisione che inizia con la degustazione di assaggi e finger food serviti al centro del tavolo, un sontuoso e godereccio benvenuto che diventa miccia per il divertimento: il CondiviDaV.



Da lì il percorso si apre e lascia spazio da una parte alla ricercata sicurezza del passato, dall’altra alla creatività pacata e fatta a regola d’arte. A tenere sotto controllo e gestire la cucina sono gli chef Paolo Pivato e Nicholas Reina, la cui formazione si è sviluppata sotto la guida attenta di Bobo e Chicco Cerea.“Abbiamo inserito alcuni nostri must – racconta Enrico Cerea – piatti che faceva nostro padre e proponiamo mantenendone i sapori decisi e autentici”.

Ci sono le “istituzioni” come il pacchero, ma servito al piatto e non preparato live, l’orecchia d’elefante in versione più piccola, accompagnata con patate al forno e pomodorini canditi, e l’irrinunciabile cannoncino alla crema con sac a poche in autogestione, ovvero la semplicità che diventa gioco.



Poi le pizze, una selezione dove ogni impasto è frutto di studio e ricerca: napoletana, alla pala romana, oppure “Nuvola” gourmet, cotta al vapore, ripassata in forno e guarnita con i diversi ingredienti.

A firmarle, Alessio Rovetta che porta il risultato di attenzione alle farine, alla lievitazione, a equilibri di fermentazione e abbinamenti. Solitamente, per valutare la pizza si comincia da quella più comune e, talvolta, più complessa proprio in virtù della sua apparente semplicità. Quindi non può mancare la degustazione della Regina Margherita, realizzata con un impasto dove tra le farine Rovetta ha inserito la segale, condita con Pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala, Parmigiano e basilico. Massima digeribilità, sontuosa golosità.

Infine, una coccola, la chiusura con i cioccolatini, anzi i gioielli, realizzati dal maestro del cioccolato Davide Comaschi, che ha scelto di dire “sì” ai Cerea e curare il DaV Pastry Lab.

Ma nei progetti dei Cerea, l’evoluzione non è ancora finita. Questo è solo l’inizio di DaV Milano: “Dobbiamo perfezionarci, vogliamo crescere. Con ottobre, ogni domenica, abbiamo deciso di proporre un ‘pranzo in famiglia’, dove tutto è servito come a casa e anche l’atmosfera segue questa idea, così come i piatti: coniglio fritto, polentina, zola cremoso, treccia al latte e salame bergamasco, i bomboloni alla nocciola e lo zabaione al mandarino. E poi la prossima estate la terrazza verrà vissuta come ancora non siamo riusciti a fare”.

Foto nell'articolo: @Lorenzo Moreni
INDIRIZZO
DaV Milano
Piazza Tre Torri, 3 - Milano (c/o Torre Allianz)
Telefono · +39 02.36723830
E-mail · davmilano@davittorio.com
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