Il giovane chef che ha da poco avviato il suo ristorante Petra Gourmet, guida anche la brigata del Borghetto, totalmente rinnovato.
La Notizia
Mario Di Vito raddoppia e arriva (anche) a Roma
Di certo non si può dire che i giovani chef italiani se ne stiano seduti sugli allori. È il caso di Mario Di Vito, classe ’84, che dopo una vita passata nel ristorante di famiglia a Cassino – La Tinaia, avviato dal nonno nel 1973 – e diverse esperienze in ristoranti di tutta Italia, ha aperto da poco il suo Petra Gourmet, raffinato locale ricavato in un antico frantoio di Sant’Elia Fiumerapido, piccolo borgo non lontano dal monastero di Monte Cassino. Dopo aver raccolto consensi e ottime critiche – inclusa la partecipazione al pranzo delle “giovani promesse” alla Festa a Vico 2017 – adesso lo chef ha deciso di “sdoppiarsi” firmando anche il menu del Borghetto a Roma, in via Flaminia 77.
Aperto da 40 anni e solido indirizzo di quartiere, il locale è stato completamente rinnovato lo scorso anno puntando su un ambiente moderno e raffinato e su una cucina giovane ma già “d’autore”.
A fare da intermediario tra Di Vito e la proprietà – che viene dal mondo delle produzioni televisive – è stato Antonino Cannavacciuolo, chef di Villa Crespi e giudice di MasterChef. Il cuoco laziale ha raccolto la sfida e, senza abbandonare il suo progetto personale, ha messo su una brigata con tutte le carte in regola per proporre anche a Roma la sua linea di cucina.
“Faremo una cucina simile a quella che propongo a Sant’Elia, gourmet ma piuttosto essenziale e basata su sapori puliti” racconta Mario “ma in alcuni casi spingendoci anche un po’ oltre con la creatività e la sperimentazione, come nel riso Carnaroli “cacio e pepi” con katsuobushi e nero di seppia che da me aggiungo in polvere e a Roma diventa un gelato”.
In menu ci sono anche altri piatti che arrivano dalla carta del Petra Gourmet, come il Polpo nel bosco (polpo arrosto con spuma di patate, porcini e polveri di erbe di bosco disidratate) e lo spaghettone con alici, tarallo e limone, accanto a nuove proposte come il baccalà con spuma di piselli, cipolla rossa e caviale di tartufo nero, la Pasta mischiata a mare (cotta in un fondo di pesci di scoglio e servita con ragù di mare e gelato di cozze), la variazione di piccione e il rombo chiodato con sedano rapa, porcini, passion fruit e lardo di Pata Negra.
Grande attenzione anche ai dessert, tra questi il Cake alla carota, arancia e Namelaka alla nocciola. Ma si può decidere anche di chiudere con un plateau di formaggi comme il faut, serviti con pane appena sfornato e confetture fatte in casa.
Indirizzo
Ristorante Al BorghettoVia Flaminia 77, 00196 Roma
Tel. +39 06 3234683
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