Attualità enogastronomica

Inghilterra, ristoranti in crisi: “Non abbiamo dipendenti per Natale”

di:
Claudia Bartoli
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copertina clarrie o callaghan

Le festività natalizie non hanno lo stesso sapore per molti ristoratori inglesi, costretti a rifiutare le prenotazioni a causa della carenza di personale. Lo racconta la chef britannica Clarrie O’ Callaghan.

La notizia

Molti ristoranti in Inghilterra sono in crisi: non è un mistero che gli effetti a lungo termine della pandemia e della Brexit, sommati alla carenza di personale, stiano costringendo diversi ristoratori a respingere -seppur a malincuore- le prenotazioni per il periodo natalizio. Sulla delicata situazione si è recentemente espressa Clarrie O’ Callaghan, titolare di Rattle Owl, noto locale fine dining segnalato anche sulla Guida Michelin.


Lo scorso anno eravamo in grado di accogliere fino a 26 persone nei giorni di Natale, ma ora non possiamo assolutamente permettercelo. Al massimo faremo 10 coperti, con grandi difficoltà”, racconta. "I ristoranti ‘indipendenti’ (slegati, dunque, da hotel o altri brand) sono tutti nella stessa barca: dobbiamo limitare il numero di persone per garantire ai clienti il miglior servizio possibile".


L’insegna va avanti con una brigata di 5 membri e 6 addetti alla sala, ma avrebbe bisogno di uno o due cuochi in più e di altri 2 camerieri per operare a pieno regime. Non è l'unico a subire quella che viene definita una "minaccia esistenziale" per l'industria dell'ospitalità: come Rattle Owl, anche tanti altri ristoranti stanno facendo i conti con questi problemi, fra cui quelli del noto chef stellato Jason Atherton (che ha annunciato l’imminente chiusura nel 2023, poiché 1/3 del personale necessario è introvabile).


Inoltre, secondo i dati più recenti i pub chiudono al ritmo di 50 al mese, rispetto ai 30 dell'inizio dell'anno. Il mese scorso è stato reso noto che le chiusure di ristoranti sono aumentate del 60% dopo la pandemia, con 1.567 insolvenze nel periodo 2021-22, rispetto alle 984 del 2020-21, secondo uno studio della società di consulenza Mazars. L’effetto immediato è che molti clienti non potranno accedere ai locali scelti durante le festività; per assicurare un servizio consono e attento, infatti, i ristoratori sono costretti a rifiutare richieste nei giorni di Natale.


Fonte: theguardian.com

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Foto: @The Rattle Owl

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