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Dal 15 al 17 aprile 2019 Lecce ospita FoodExp

di:
Luciana Squadrilli
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food exp lecce 2019

Quest’anno l’evento è dedicato ai #FoodChangers: cuochi, pasticceri e altri protagonisti del mondo gastronomico che si sono dimostrati in grado di incidere sulla vita dei territori in cui lavorano.

L'Evento

“Siamo solo cuochi, non salviamo vite umane”. È una frase che si sente sempre più spesso tra i palchi dei congressi gastronomici e gli schermi televisivi dove la cucina è sempre più presente, come se gli chef – e con loro i pizzaioli, pasticceri, artigiani e vignaioli – volessero riportare se stessi, i colleghi e tutti coloro che li seguono con i piedi per terra, alla natura essenzialmente artigiana e prosaica (per quanto ricca di creatività e dispensatrice di gioia) del proprio lavoro allontanandosi da certe derive divistiche e filosofiche che giovano a pochi.


Eppure, in più di un caso – quando il talento e l’estro si uniscono anche a una valida capacità imprenditoriale e a una visione “sociale” del proprio operato – i protagonisti del mondo enogastronomico riescono davvero a imprimere il loro segno: che sia con l’attenzione all’ambiente (e con la messa in pratica di azioni concrete a sua tutela), con la creazione e il supporto a reti commerciali virtuose capaci di creare o rilanciare economie locali e produzioni in pericolo, con progetti d’inclusione o anche solo lanciando messaggi importanti da portare all’attenzione dell’opinione pubblica, i #FoodChangers incidono in maniera fattiva nella quotidianità dei territori e sulla vita del pianeta. Gli esempi più lampanti (messi in evidenza anche da iniziative come il Basque Culinary World Prize, che premia appunto l’”impatto trasformativo” dei singoli chef) sono quelli di Massimo Bottura e Lara Gilmore con il progetto Food for Soul e le varie aperture del Refettorio, del peruviano Virgilio Martinez con l’opera di ricerca e tutela della biodiversità indigena di Mater Initiative, delle iniziative dedicate al mare e alla montagna di Pino Cuttaia - con Cookin'Med in Sicilia – e Norbert Niederkofler con Cook the mountain in Alta Badia.


Ma sono tanti i loro colleghi che, con iniziative grandi e piccoli, partecipano al “cambiamento” e alla creazione di una vera comunità che superi confini e barriere. A loro sarà dedicata l’edizione numero due di FoodExp · food life experience, evento dedicato alla ristorazione, alla cucina e all’hospitality d’autore in programma a Lecce dal 15 al 17 aprile 2019.

Ospitata nella dimora quattrocentesca di Torre del Parco, monumento-simbolo della città, la manifestazione sarà aperta al pubblico, per ampliare il più possibile la portata “contagiosa” dell’evento in cui cuochi, pizzaioli, sommelier, produttori di cibo e di vino condivideranno le proprie storie e, come spiegano gli organizzatori Giovanni Pizzolante e Sonia Gioia, “visioni e metodi applicati in grado di spingere il cuore oltre il perimetro del proprio ristorante e del peculiare interesse imprenditoriale, spingendo sul tasto della crescita collettiva, della ricerca che svela i luoghi a se stessi, creando nuovi paradigmi, costruendo comunità e rinsaldando i legami sociali”.


A Lecce, dunque, ci saranno Aimo Moroni (Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano), grande custode della memoria contadina e marinara nell’alta cucina; Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto – Siracusa), che demolisce i confini fra dolce e salato e si fa interprete delle più recondite e preziose produzioni siciliane; Riccardo Canella e David Zilber (Noma, Copenaghen), braccio destro e sinistro di Renè Redzepi nella ricerca della New nordic cuisine; Franco Pepe (Pepe in grani, Caiazzo), ha riscritto la storia della pizza ma anche quella di Caiazzo, piccolo paese del Sud che è letteralmente rinato attorno alla sua pizzeria; Josko Gravner (Gravner vini, Oslavia – Gorizia), profeta del vino naturale nel nome dell’osmosi naturale tra terra e uva, fra vignaiolo e natura; Vincenzo Donatiello (Piazza Duomo, Alba – Cuneo) voce della cucina di Enrico Crippa e già Miglior Sommelier Junior d’Italia, bell’esempio di determinazione e meritocrazia; Nino Rossi (Qafiz, Santa Cristina d’Aspromonte – Reggio Calabria), Antonio Biafòra (Biafora, San Giovanni in Fiore – Cosenza), Caterina Ceraudo (Dattilo, Strongoli – Crotone) e Luca Abbruzzino (Cava cuculera nobile - Catanzaro) i giovani protagonisti del rinascimento della cucina calabrese al di là di luoghi comuni gastronomici e non;  Valentino Palmisano (Vespasia di Palazzo Seneca, Norcia - Perugia), il cuoco-simbolo della ricostruzione di Norcia dalle macerie del terremoto. E ancora Diego Rossi (Trippa, Milano), Francesco Barreca e Marco Baccanelli (Mazzo, Roma), i fratelli Vincenzo e Francesco Montaruli (Mezza Pagnotta, Ruvo di Puglia – Bari), autori della nuova trattoria italiana che sa unire prezzi pop, grandi materie prime, sala capace di narrare la cucina e la religione dell’ospitalità.


Ma ci sarà spazio anche per i ragionamenti sull’hospitality management e per la formazione in questo settore fondamentale per l’economia italiana. Infine, FoodExp ospita anche le selezioni regionali per le diverse sezioni – Chef emergente, Pizza chef emergente ed Emergente sala – del Premio emergente organizzato in collaborazione con Witaly.

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