Eventi

Verso la cucina e oltre, con la decima edizione di Milano Food Week

di:
Silvia Vecchione
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milano food week2019

Dal 2 all’8 maggio, Milano si trasforma in un palcoscenico d’eccellenza e gusto con la decima edizione della Milano Food Week: cucina, musica, fotografia, cinema, moda e tecnologia si incontreranno in uno scintillante melting pot che è teatro d’innovazione, collettore d’energie e ambasciatore di valore nel mondo.

L'Evento

If I can make it there, I’ll make it anywhere”: lo si diceva di New York, ma oggi il verso reso famoso dalla voce di Frank Sinatra si addice sempre di più, restando in terra italiana, alla vivacità della Milano contemporanea, incessante crocevia di idee, progetti, novità e stimoli. Protagonista della moda e del design, Milano ha saputo fondere all’animo creativo e alla vena estetica un occhio lungimirante e un innato senso per gli affari. Bellezza e Business, allora, le due “B” che l’hanno sempre caratterizzata e motivata, capisaldi e propulsori che, a suon di intraprendenza, ambizione e determinazione, le hanno procurato un posto d’onore in serie “A” tra le città più scintillanti e profittevoli d’Europa.

Non tutto glamour, dunque, ma anche tanta sostanza: tanta “ciccia”, si potrebbe dire, al di sotto degli sfavillanti outfit da passerella o dei look più audaci firmati dagli artisti dello street-style. Tanta strada alle spalle e tanta strada ancora da compiere, fra continui cambi d’abito, indossando sneaker all’ultima moda ed esclusivi tacchi 12 da Montenapoleone by night. In dieci anni, Milano Food Week di passi avanti ne ha compiuti, con il duplice ruolo di osservatorio e portavoce delle avanguardie emergenti in città, non solo in ambito culinario, ma con uno sguardo più ampio capace di toccare ogni settore, secondo una logica di dialogo orientata alla contaminazione e al confronto.

Dalla moda al design, per arrivare al Food: com’è iniziato questo movimento, che, è evidente, sta pervadendo un po’ tutta Milano, sia nel mondo fisico che nella realtà web? Alla presentazione della decima edizione di Milano Food Week, tenutasi giovedì 18 aprile presso l’elegante spazio vista guglie di Terrazza Duomo 21, un peso rilevante è stato attribuito alla variabile Expo 2015 e, in particolare, al tema della scorsa Esposizione Universale, ossia “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Così, a Milano ci si è ritrovati a parlare di Food secondo diverse lingue e diverse culture: Milano si è proposta, in quell’occasione, come contenitore ideale di voci, linguaggi, culture e tendenze, raccoglitore e catalizzatore di pensieri, mode e orientamenti. L’energia di un capoluogo lombardo sempre più curioso e dinamico ha permesso alla città di fondere la propria identità caratteristica con spunti nuovi e attitudini “foreste”, dando origine a un melting pot fluido e fecondo, dalla vitalità inarrestabile. Il sostrato enogastronomico che già appartiene alla cultura del nostro Paese ha avuto modo di unirsi ed esprimersi in Expo 2015, condividendo spazio e tempo con il resto del mondo. È con Expo 2015, perciò, che Milano inizia concretamente ad affermarsi in qualità di fulcro collettore e ambasciatore d’innovazione attorno al tema del Food. L’innato gusto per l’estetica, l’attenzione al buono e al bello, così come l’arte della convivialità – oggi tradotta in chiave social e sharing – sono l’elemento in comune, la base del Made in Italy in quanto brand; poi, c’è Milano, contenitore, creatore e amplificatore di valore, ambasciatore di un’Italia che vive e lavora, si evolve e cresce, guardando al futuro.


Federico Gordini, presidente di Milano Food Week, racconta: “È per me un onore celebrare con il decennale di Milano Food Week i 10 anni di straordinari cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo del Food e della cucina e che hanno al contempo letteralmente dato una nuova vita alla nostra Milano. Si tratta di un’idea nata dal basso, da tre ragazzi all’epoca ventenni tra cui me, che hanno deciso di sviluppare questo progetto in funzione della conquista dell’Expo 2015. Nel corso degli anni, Milano Food Week è diventata un osservatorio sui cambiamenti non solo nel mondo del Food, ma anche di tutta la città di Milano”. Attorno a Gordini, a presentare il progetto e celebrarne il decimo anniversario dal lancio, Fabiana Scavolini, Carlo Cracco, Davide Oldani e Maddalena Fossati, in un dialogo d’eccellenze che trasmette progettualità, audacia, entusiasmo, efficacia e dinamismo. Alla domanda di Maddalena Fossati su “cos’è Milano”, Carlo Cracco risponde sottolineando la funzione della città quale parte accogliente e ricettiva d’Italia, luogo predisposto all’ospitalità e all’esposizione, all’incontro e alla comunicazione. Davide Oldani aggiunge “Milano è bella, efficiente, crede nell’intraprendenza dei giovani” e Fabiana Scavolini afferma “è energia vitale, forza, dinamismo, duttilità ed evoluzione, capacità di fare”. La città sembra attraversare un Rinascimento tutto suo, che vive d’impeto futurista ed eleganza neoclassica.

L’obiettivo di Milano, secondo Federico Gordini, dev’essere sempre più quello di rafforzare la propria posizione di hub turistico per l’enogastronomia, procedendo lungo la linea ideale tracciata da Expo nel 2015 e lavorando sui temi sempre più attuali di contaminazione infra-settoriale e sostenibilità. Il programma della decima edizione di Milano Food Week, che animerà la città dal 2 all’8 maggio con un calendario ricco di appuntamenti ed eventi, risponde proprio a tale esigenza, ribadendo il posizionamento centrale di Milano come palcoscenico e narratore di un percorso di evoluzione che ha solide basi culturali e storiche.


4 le cucine tematiche disseminate per la città: Stege Kitchen (in Piazza Duomo), dedicata agli eventi più spettacolari e scenografici; Lifestyle Kitchen (a CityLife), dove confluiranno i trend gastronomici e si analizzeranno le reciproche influenze tra stili di vita e abitudini di consumo; Fashion Kitchen (al Brian & Barry Building di San Babila), polo dove la moda incontrerà il cibo, e Young Kitchen (alla IULM), che diventerà teatro di dibattiti, esperienze e laboratori. La Stage Kitchen di Piazza Duomo, firmata Scavolini, vedrà come protagonisti chef di fama internazionale tra cui Andrea Berton, Davide Oldani, Daniel Canzian, oltre a Viviana Varese, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Luigi Taglienti, Filippo Sisti, Igles Corelli, Valeria Margherita Mosca, Gianluca Morelli, Franco Aliberti, Ernst Knam, Andrea Aprea e Davide Caranchini. 10 anni di successi rappresentati da altrettanti temi tra cui Milano e il Food, Stage Food, Sound Design Food, Health & Wellness Food, International Food, Millennials e Gen-Z Food, Fashion & Lifestyle Food, Food Business, Sostenibilità e Aperitivo. 4 cucine, 40 chef, 10 temi e più di 100 eventi in 7 giorni: tutto possibile, al passo milanese.

In Corso Vittorio Emanuele, dal 27 aprile al 5 maggio, la mostra fotografica curata da La Cucina Italiana racconterà, già in anteprima rispetto al go-live della MFoodW, l’evoluzione del Food attraverso immagini e ricordi. Parlando d’immagine, i gourmand appassionati di fotografia non potranno perdersi l’iniziativa organizzata in zona Porta Nuova, all’interno del Samsung District di via Mike Bongiorno, dove si terranno due masterclass dedicate alla fotografia gastronomica, in programma per il 5 maggio (con Davide Oldani) e il 6 maggio (con Andrea Mainardi e Andrea Fongo).

Se finora si è parlato di contaminazione, in tema sostenibilità spicca la collaborazione con Caritas Ambrosiana e Just Eat che, insieme a cittadini, ristoranti e chef, realizzerà il primo Risotto Solidale a favore di persone in difficoltà. Dal 2 al 12 maggio, acquistando su Just Eat un piatto di risotto alla milanese o ricette che lo rivisitano in chiave creativa, a un prezzo speciale di 5 o 7 euro, sarà possibile sostenere Caritas Ambrosiana nel raccogliere e distribuire pasti ai più bisognosi. Inoltre, con la partecipazione esclusiva di Eugenio Boer, nella cucina del Refettorio Ambrosiano saranno preparati 25 kg di risotto alla milanese che sarà sia consumato dagli utenti del refettorio sia in parte consegnato a domicilio tramite il servizio Just Eat agli ospiti delle case di accoglienza Caritas.

Questo è solo un rapido “flash forward” sulla Milano che cambia e cresce, in un vortice d’incessante ispirazione e rinnovamento che corre più veloce della tastiera e della penna e, talvolta, persino dal pensiero. L’invito è gettarsi a capofitto in un mulinello che conquisterà con il suo fascino brioso e travolgente. Per non perdere del tutto l’orientamento, il suggerimento è partire dal sito web e consultare il programma completo delle attività. Necessarie, passione e curiosità. Consigliate, scarpe comode, macchina fotografica e tanta voglia di sperimentare.

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