Ristorante e cocktail bar, ambienti raccolti o nel dehors, per gustare una Milano fatta di design e di raffinato minimalismo gastronomico.
La Storia
Aperto da qualche settimana, ecco un indirizzo nuovo da inserire in agenda se sei di Milano o ci devi andare. La zona è molto gradevole: Porta Romana, il dettaglio dell'indirizzo preciso ancora meglio, via Tiraboschi, fresca e alberata, che sembra voler anticipare il fresco dehors del Particolare.Subito un assaggio di "Particolare" prima di inoltrarci nelle descrizioni più dettagliate dell'ambiente, con l'ambiziosa St.Jacques e bacon in crema di patate dolci e terra di cacao, classico uovo di Parisi a 62 gradi, poi panato e fritto, servito su spinacini e crema di Parmigiano tartufato. Pluma Iberico e bottarga dove emerge la bella mano per le salse ... ottima questa maionese al wasabi e poi un inaspettato finale dolce non dolce, con un tiramisù croccante e alleggerito che guarda avanti senza lasciare indietro nessuno.
Ogni luogo può essere “particolare” ma questa è la scommessa di un trio di soci con in comune la predisposizione verso questo lavoro. Andrea Cutillo in cucina, Luca Beretta e Mino Traversi a dirigere il traffico nella saletta da 26 coperti o nel più vasto dehors di 100 metri quadri dove prendere un aperitivo o altro. Servizio professionale e carta dei vini sorprendente di questi tempi, dove investire in quel segmento attrae sempre meno operatori del settore. Light lunch oppure si inizia dalle 18 con i cocktail. Anche per questo, è proprio un particolare a fare la differenza, grazie alla professionalità di Anna Ardò, bar lady del Particolare.
Dopo il vernacolo dell'enoteca Enovalsugana di Trento e dopo "Mani Al Cielo di Rovereto", per realizzare il Particolare Milano gli architetti Rodolfo Sormani, Alessandro Tonassi e Matteo Ranghetti si sono ispirati all'eleganza degli anni '50 e '60. Tutto è progettato e disegnato nei minimi dettagli. Osservando le prospettive specchiate, le texures a rombi, gli accostamenti cromatici, le linee degli arredi, le lampade dorate, gli avventori più appassionati potranno divertirsi a cogliere le piccole citazioni dei grandi maestri dell’architettura del secolo scorso. Fulcro del progetto è stata la scelta dei rivestimenti, affascinante riproduzione in gres porcellanato di un tappeto usurato, il quale crea un ambiente caldo e famigliare. Da questo elemento, presente in tutti gli ambienti del ristorante, sono scaturite le scelte dei colori, il grigio antracite e il cemento grezzo. A rendere il tutto più prezioso e luminoso, l'uso del colore oro negli elementi di arredo e nelle lampade.
L'amore per la tradizione del design milanese e un certo "saper fare" artigiano si combinano con la briosità del contemporaneo per dare vita a un luogo fuori dal tempo, perfetto per assaporare le ottime pietanze e i vini selezionati.
I Piatti
Una cucina creativa che bada al sodo attraverso un'attenta selezione di piccoli produttori e una forte attenzione a privilegiare l'allevamento italiano ed etico, una filiera pulita di approvvigionamento degli ingredienti della cucina. Una cucina che è senza fissa dimora, concreta e senza voli pindarici, ma di sostanza e d'effetto: tanti crudi, un salto in Spagna per la ricerca della carne più prelibata, qualche spunto dall'Asia.Una carta dei vini selezionata previlegiando piccoli produttori come grandi realtà legate al territorio nazionale, tante bollicine e diversi vitigni autoctoni rendono la carta completa da nord a sud Italia senza annoiare anche il consumatore più esigente. Anche qui si ricerca la qualità più della figura! Ampia mescita anche in aperitivo che cambia di settimana in settimana in base ai piaceri del sommelier Luca Beretta. Il ristorante è totalmente plastic free, con asciugamani nei bagni riciclabili e una filosofia che si sostanzia nella lotta allo spreco dei rifiuti in cucina e al risparmio energetico.
Tra i must del locale il “Raviolo croccante ripieno di ossobuco”: uno spunto asiatico, in quanto è realizzato con la farina di riso, ma anche un cameo alle origini napoletane dello chef, a ricordare la forma di un panzerotto, ripieno però del tipico ossobuco milanese.
Altro signature di Particolare è il “Polpo in tre cotture” (bollito, fritto e grigliato), servito in varie consistenze e temperature, con patata viola, olive taggiasche pomodori confit e sedano croccante. Da una semplice “Seppia e Piselli” nasce un piatto che si ricorda a lungo: la seppia viene cotta a bassa temperatura in infusione con lime e zenzero, servita con piselli in crema e interi, il nero di seppia spennellato e cialda al nero di seppia (sempre per un discorso di recupero di tutta la materia prima). Tutti i pesci sono accompagnati dal Certificato Friend of the Sea.
Infine il “Tiramisù Particolare” con una base di crema al mascarpone classica, gel di savoiardi cotti nel caffè ed una sfoglia croccante degli stessi, a chiudere la classica spolverata di cacao che riporta alla “tradizione”.
Dettagli su dettagli, per essere Particolare.
Indirizzo
Ristorante Il ParticolareVia Gerolamo Tiraboschi, 5, 20135 Milano MI
Tel. +39 02 99266176
Mail info@particolaremilano.com
Il sito web