Il Camparino in Galleria è sempre stata una delle istituzioni della Milano da bere, ben prima che questa definizione diventasse di moda negli anni Ottanta del secolo scorso.
La Notizia
Fondato nel 1915 in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano da Davide Campari, il Camparino in Galleria è sempre stata una delle istituzioni della Milano da bere, ben prima che questa definizione diventasse di moda negli anni Ottanta del secolo scorso.Luogo di incontri, di soste gastronomiche, di aperitivi e, sin dalla prima mattina, di colazioni, il locale nell’ultimo anno ha visto un deciso restyling che ha saputo mantenere il gusto antico della sala con il banco bar che volge il suo sguardo verso piazza Duomo, ma al tempo stesso ha ridefinito due spazi nuovissimi: un piano sotterraneo con una elegante stanza che racchiude immagini, bottiglie, memorabilia, ricordi e tutto il mondo Campari per chi vuole approfittare di uno spazio ovattato e discreto lontano dai clamori della Galleria, e poi la sala al primo piano, con vista sull’esterno, nella quale ci si ferma per uno dei cocktail firmati da Tommaso Cecca o si gusta la cucina che presenta non poche novità rispetto al recente passato.
La prima, e la più significativa, è la presenza di un signature dish di Davide Oldani, con il cuoco stellato del D’O di Cornaredo che rivela la versatilità del suo Pan’cot, un piatto destinato a caratterizzare la proposta gastronomica del Camparino. Si tratta di un pane preparato con pregiate farine integrali, di grano duro e tenero e alla base di tutto c’è il lievito madre, profumato e leggero.
Come per Campari, la ricetta completa del Pan’cot rimane un segreto, ma Davide Oldani dice qualcosa della sua origine. “Mia mamma faceva il pane ammorbidito in acqua o latte, poi arrostito in padella”, racconta il cuoco, “Anche questo è un pane cotto, pur essendo un prodotto completamente nuovo e si tratta di un disco/ciambella che può essere abbinato a carne, pesce, frutta e verdura, ma anche a preparazioni salate oppure dolci e mi piace pensare che questo cerchio goloso possa accogliere le diverse declinazioni della cucina meneghina e più in generale di quella italiana per tutti coloro, in primis gli ospiti stranieri, che passano qui in Galleria”.
E l’idea del nuovo menù con il Pan’cot va alla ricerca di abbinamenti davvero originali, che partono dal classico Campari Seltz o l’Americano (Campari, 1757 Vermouth di Torino rosso, seltz) fino ad arrivare a quelli più moderni e creativi, sempre firmati da Tommaso Cecca. Dal “Presi il bitter Campari tra le nuvole” (con Campari, Vermouth di Torino Rosso, Bulldog gin, spezie e agrumi) al Bifronte, in una interpretazione del celebre Brandy Crusta con accenni amaricanti (Campari, Grand marnier, Cuvée Louis-Alexandre, gomma arabica e limone slato al cognac). Il locale è aperto al ubblico da oggi, giovedì 14 novembre.
Foto di Benedetta Bassanelli
Indirizzo
Piazza del Duomo, 21, 20121 Milano MITel. +39 02 8646 4435
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