Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice di Retrobottega: i nuovi cavalieri della tavola di Roma
RetroPasta
“Bisogna riservarsi un retrobottega tutto nostro, del tutto indipendente, nel quale stabilire la nostra vera libertà, il nostro principale ritiro e la nostra solitudine” così scrisse il filosofo francese Michel de Montaigne nei suoi “Saggi” ma potrebbero anche essere le parole di Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice che hanno saputo creare, negli anni, un luogo unico e originale nel centro di Roma, Retrobottega.Riaperto nel marzo 2018 dopo un rodaggio di un paio di anni e una chiusura di qualche mese, hanno saputo azzerare tutto e ripartire da capo, con nuove idee e progetti. Prima di tutto è stato rivisto lo spazio, più grande, pur mantenendo gli stessi coperti. L’esperienza gastronomica si è fatta più alta, riportando a galla le loro esperienze passate così da dare un servizio sempre più completo e migliore (come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo). I due soci/amici si sono anche divisi i ruoli così che Alessandro sta in cucina e Giuseppe gestisce la cantina e la sala.
Proprio da questa divisione sono appena nati due concept dove ognuno di loro può esprimere il meglio di sé stesso: da una parte Alessandro si dedica, oltre al ristorante, a RetroPasta mentre Giuseppe ha preso le redini di RetroVino, enoteca con vini alla mescita fondendo l’esperienza del cucinare a quello del servizio, del racconto del cibo e del vino.
Il primo, già laboratorio del ristorante che si è allargato ed è diventato laboratorio di pasta aperto al pubblico “dimostrando che sulla pasta fresca è possibile fare tradizione ma anche molta innovazione”, è oggi un luogo dove fermarsi a mangiare la pasta.
Grazie a un accurato restyling, lo spazio RetroPasta, aperto il 3 ottobre, è diventato più accogliente e informale, con due banconi, di cui uno di fronte al laboratorio, dove, dalle 12:00 alle 16:00, si possono assaggiare i sei piatti della gamma di pasta fresca del pastificio. Piatti contemporanei e tradizionali al tempo stesso: sfoglie sottili, rigorosamente fatte a mano, preparate con uova e farine biologiche, ripieni unici a base di ottime materie prime e grande tecnica.
“L’attenzione alla pasta fresca da sempre anima la sezione primi del menu del ristorante Retrobottega. Le paste ripiene sono una nostra particolare passione” racconta Alessandro Miocchi. “Ogni tortello, raviolo, anolino o agnolotto è un piccolo piatto racchiuso in pochi centimetri. Le farce possono essere classiche, ma anche liquide, soffici o croccanti. Le forme e le chiusure delle paste ripiene possono essere antiche e tradizionali, o diverse e divertenti. L’importante è che in bocca tutto sia coerente, netto e diretto.”
Uno spazio ristorativo nuovo, indipendente, dalla forte identità che punta a far conoscere la cucina di Retrobottega a un pubblico più ampio, con una formula economica, semplice e alla portata di tutti.
Un menu legato alla tradizione romana, a prodotti del territorio, alla stagione e al mercato, che comprende: Tonnarelli cacio e pepe, Tortelli agnello cacio e ova, Ravioli di ricotta e spinaci, Agnolotti all’amatriciana, Rigatoni con sugo di coda e naturalmente lo Spaghetto fresco al pomodoro.
RetroVino
Dal 21 ottobre invece ha aperto l’enoteca, RetroVino, (Via d’ Ascanio, parallela di via della Stelletta) dove la carta dei vini è uguale a quella del ristorante, ben 400 etichette che possono essere degustate in loco o acquistate. Ambiente informale che si affaccia direttamente sulla strada, con un lungo tavolo sociale di legno chiaro per 14 posti a sedere, anche se “l’idea è quella di dare continuità al locale verso l’esterno, un posto dove interno ed esterno sono un tutt’uno: si può stare dentro ma anche sorseggiare il vino fuori, come succede all’estero”.“Al bancone ci sarà uno spazio per il “salumiere” che affetterà salumi e taglierà formaggi, selezionati da tutta Italia, da nord a sud, accompagnati da pane, grissini e taralli fatti in casa. Ma ci saranno anche alcuni piatti semplici, assemblati davanti al cliente, creati ad hoc che possono essere consumati sia a pranzo che a cena – spiega Lo Iudice – tutti tiepidi, 3 di carne, tra cui il Pastrami, 3 di pesce, affumicati di pesce, qualche vegetale, giardiniera e sott’oli fatti da noi, una decina di proposte circa. Ma il fulcro del locale saranno i vini, con una carta alla mescita molto più ampia e diversa da quella del ristorante, che sono riposti nelle celle frigo e negli scaffali che girano tutt’intorno alle pareti.”
Cinque banchi frigo per la mescita, una grande vasca di ghiaccio per proporre tanti fuori carta, soprattutto all’ora dell’aperitivo, per una proposta al calice sempre più ampia che attualmente ha, in carta, 8 etichette di bianco, 8 di rosso, 4 di bolle da Italia, Francia, Spagna e tanti altri paesi stranieri.
L’orario è dall’ora di pranzo alle 2 di notte.
Indirizzo
Via della Stelletta, n 4 - 00186 RomaTel. +39 06 68136310
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