L’eccentrico chef spagnolo del ristorante tristellato DiverXO, propone a Madrid e Londra una cucina diretta e divertente con StreetXO
La Storia
Una cucina apparentemente senza schemi, istrionica e contemporanea, che ha portato l’eccentrico chef “punk” David Muñoz a raggiungere in pochi anni le tre Stelle Michelin, caratterizza la proposta gastronomica di DiverXO, il ristorante aperto nella capitale spagnola, Madrid. Formatosi professionalmente in patria e all’estero (in particolare a Londra nella cucina di Nobu e del Hakkasan), decide successivamente di dar vita al locale che nasce dalla sua visione di gastronomia il cui motto è “Vanguardia o Morir” (Avanguardia o Morte).Divenuto famoso anche tra i non addetti ai lavori grazie ad un bellissimo cortometraggio che narra in modo forte, esplicito e personale la sua filosofia culinaria, Muñoz ha da alcuni anni intrapreso un’altra avventura ristorativa, quella di StreetXO, un format che si ispira ai tapas bar ma che naturalmente ha un’anima particolare, originale, spiazzante, che rispecchia al meglio l’enfant terrible spagnolo. Due sedi, una a Madrid e l’altra a Londra, per quella che può esser definita una versione semplificata di DiverXO, sia dal punto di vista economico che gastronomico, che consente ad un numero più ampio di persone di cogliere la creatività di Muñoz.
Il Ristorante
Dopo il grande successo ottenuto con la prima sede di StreetXO, quella di Madrid, lo chef ha successivamente deciso di aprire anche a Londra. La sede spagnola si trova al panoramico settimo piano de El Corte Inglés di Calle Serrano, in uno spazio che comprende una parte coperta ed una terrazza scoperta, che spesso diviene il luogo nel quale attendere un tavolo libero o anche semplicemente uno sgabello disponibile al bancone. Dal punto di vista stilistico e del design, il locale richiama gli scenari dei videogiochi degli anni ottanta e novanta, grazie a colori e stampe che ricordano i manga, le ‘anime’ e Street Fighter.Un grosso bancone centrale, a formare una U molto allungata, porta subito alla mente i locali asiatici e soprattutto i fast food giapponesi con il loro nastro trasportare, ma in questo caso il bancone costituisce anche un punto di vista privilegiato, in quanto consente a chi vi cena utilizzando gli sgabelli di vedere i ragazzi e le ragazze della brigata di cucina all’opera, intenti a piastrare carni e pesci o ad assemblare i piatti. Ai lati del bancone ci sono vari tavoli che ricordano invece la classica tavola calda all’americana con le sedute rappresentate dalle panche. Colori, suoni e schermi rendono StreetXO uno scenario a metà tra videogame e luna park, ma l’eccentricità di Muñoz è rappresentata soprattutto dalla divisa di lavoro indossata dai dipendenti, una giubba simile ad una camicia di forza.
I Piatti
Due i menu da consultare, uno per il beverage con i vari cocktail (ma è possibile ordinare anche birre o analcolici) e l’altro per i piatti, di facile e veloce lettura. Proposte dirette, apparentemente semplici, che hanno quali protagonisti carne, pesce e verdure (valorizzate da cotture spesso immediate) e completate da salse, glasse e condimenti che donano piacevoli contrasti di sapori e consistenze. La parola d’ordine è una sola: divertimento.
Un riconoscibile filo conduttore che lega ogni piatto, ogni portata, che spesso nascono da sapori conosciuti, tradizionali, ma che diventano sorprendenti. Dalla partenza con le Brioche Singapore, nuvole quasi eteree, un inno alla frittura perfetta, alla rivisitazione del club sandwich, un panino al vapore con ricotta, uovo di quaglia ed una miscela di spezie tipica della cucina giapponese, passando per i Carabineros, gamberi rossi di grande dimensione con latte di cocco e pasta all’uovo: gamberi arrostiti e poi lasciati insaporire nel brodo, accompagnati da una sorta di richiamo dei noodles, e ancora la pancetta di maiale iberico, grigliata ed accompagnata da un condimento a base di funghi.
Per quanto possa sembrare apparentemente differenti i piatti, per colore, materie prime, temperature e contrasti, emerge costante il processo creativo che parte dalle proteine e dai vegetali per valorizzarli in modo semplice ed anche intelligente, grazie ad una linea di assemblaggio dei piatti che agevole il lavoro della brigata di cucina. Un gioco elettrizzante per il palato, coinvolgente anche per gli altri sensi grazie alla musica, ai movimenti apparentemente improvvisati ma in realtà ben studiati del personale di sala e cucina, e soprattutto per merito dei sapori, che a prescindere dalla voglia di giocare di David Muñoz restano saldamente al centro del progetto StreetXO.
Indirizzo
StreetXO MadridEl Corte Inglés
Calle Serrano 52, Madrid
Il sito web