Carlo Cracco e l’Associazione di Maestro Martino hanno risposto ad un bando del “Comune di Milano” per l’assegnazione di uno spazio a Palazzo De Magistris da dedicare ad attività educative e di formazione professionale.
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Sembra proprio che la vocazione di giudici ed ex giudici di Masterchef sia l’insegnamento. Dopo Antonino Cannavacciuolo con la sua “Antonino Chef Academy” questa volta è il turno di Carlo Cracco. L’Associazione Maestro Martino, di cui lo chef veneto, ormai naturalizzato meneghino, è presidente, infatti, ha risposto ad un bando del Comune di Milano per la gestione di uno spazio destinato ad attività educative e di formazione professionale. L’Associazione Maestro Martino, nata nel 2011, ha come obiettivi primari la promozione e la qualificazione dell’offerta enogastronomica territoriale affinchè venga elevata a eccellenza culturale del territorio lombardo e del Bel Paese in generale. Quale bando può essere più calzante se non quello lanciato da “Palazzo Marino” per un’associazione che ha questa filosofia e come motto “Il futuro della cucina italiana”? Non c’è modo migliorie che lo studio e la formazione, soprattutto se di alta qualità, per costruire un solido e brillante futuro.Un primo bando era già stato emesso l’anno scorso, ma era andato deserto. Dopo la manifestazione di interesse da parte dell’Associazione, che porta il nome del grande cuoco Maestro Martino de Rossi, attivo alla corte degli Sforza nel 1400 autore del ”Libro de Arte Coquinaria”, è stato rilanciato. Per ora l’Associazione dello Chef Cracco sembra essere stata l’unica ad avere dimostrato interesse. Il bando prevede l’assegnazione di una parte del Palazzo De Magistris per il suo utilizzo a fini formativi. Nello specifico, se l’Associazione Maestro De Martino vincesse il bando le verrebbero assegnati ben 1.369 mq dei 3.318 di “Palazzo De Magistris” (Zona Porta Genova), per un canone annuo di 200.000 euro con l’obbligo di opere di restauro per un ammontare stimato intorno ai 2 milioni di euro. Un progetto davvero ambizioso quello dell’Associazione capitanata dallo chef Cracco, che dopo “Cracco in Galleria”, “Carlo e Camilla in Segheria”, “Carlo e Camilla in Duomo” e “Pitosforo” a Portofino, si troverebbe impegnato in una nuova impresa davvero nobile e altisonante.
"Non ci rassegniamo al fatto che l'immobile, destinato ad attività educativa e di formazione professionale, rimanga vuoto e ci conforta sapere che esiste un progetto concreto, già presentato in Comune, da parte di un'associazione pronta a partire per la riqualificazione di parte dello stabile. La nuova manifestazione di interesse deliberata in Giunta è necessaria per verificare l'esistenza di proposte migliorative da parte di altri soggetti", ha detto, a “La Repubblica”, Roberto Tasca Assessore al Demanio e al Bilancio del Comune di Milano.
A quanto pare, quindi, ad ora la proposta dell’Associazione che mira a promuovere la filiera agroalimentare lombarda attraverso la cucina d’autore, anche se non ancora definitiva, è l’unica in ballo. Se Chef Cracco dovesse riuscire a vincere anche questa sfida sarebbe davvero un bel cambiamento, un avanzamento generale del panorama enogastronomico meneghino e non solo, la creazione di un polo formativo e culturale che renderebbe i risultati dell’operato della sua Associazione ancor più concreti.