Continua la telenovela Veyrat-Michelin. Gli ispettori Michelin non sono graditi ospiti a La Fontaine Gaillon, il nuovo ristorante di Veyrat a Parigi.
La Notizia
Dopo l’archiviazione, perlomeno temporanea, del chiacchieratissimo “Cheddar Gate”, l’eclettico chef col cappello, Marc Veyrat non si placa e non esita a lanciare nuove frecciatine alla Rossa di Francia e ai suoi ispettori.Subito dopo l’apertura del suo nuovo locale La Fontaine Gaillon a Parigi, appartenuto a Gerard Depardieu, Veyrat ha dichiarato: “Non voglio ispettori Michelin qui. Chi pensano di essere? Ho formato sette chef a tre stelle, 21 chef a due stelle e non so quanti hanno una stella. Ma vogliono riportarci nella formazione di base come se non avessimo 50 anni di esperienza e di conoscenze da sfruttare ".
La telenovela Veyrat-Michelin non sembra quindi proprio essersi placata. Che si tratti di una rottura irreparabile o solo una mossa strategica? Dopo il “Cheddar Gate”, infatti le prenotazioni al “declassato” La Maison des Bois hanno subito un notevole aumento e il nome dello chef e del ristorante sono davvero sulla bocca di chiunque. In seguito alla perdita della terza stella Veyrat aveva detto: "Sono stato disonorato dalla decisione della Guida Michelin. Non è un infortunio, è peggio di un infortunio. È una profonda offesa. Ho avuto una depressione. Ho visto la mia squadra piangere. Per me è irreparabile ". Malgrado queste affermazioni e nonostante l’azione legale contro la Rossa d’Oltralpe non sia andata a buon fine, le cose a La Maison des Bois non vanno affatto male.
La Fontaine Gaillon, la nuova avventura di Veyrat, essendo stata inaugurata a Gennaio, proprio in concomitanza con l’uscita della Rossa di Francia 2020, non è stata ovviamente ancora passibile di eventuali giudizi dei poco graditi ispettori.
Anche a La Fontaine Veyrat porta avanti la sua cucina con la solita passione per la gastronomia francese e per l’uso delle erbe di montagna. Il menu prevede: crostacei, piatti bolliti come la casseruola di gamberi o il bouillabaisse di pesce di lago aromatizzato con sessanta erbe di montagna diverse, il filetto di manzo Rossini e l'agnello al timo. Mette in risalto il pesce di lago, accompagnato da salse leggere e una raffinata selezione di vini, un omaggio all'ex proprietario del ristorante.
Veyrat a La Fontaine de Gaillon propone anche formaggi savoiardi freschi, salumi e burro che arrivano direttamente dai produttori dell’Alta Savoia.
Due cose sono sicure: il Cheddar non comparirà nel menu e l'affaire Veyrat-Michelin non è certo concluso.