Chef

Bledar Kola, dagli insulti razziali alla fama: “Sono fiero di essere uno chef albanese”

di:
Claudia Bartoli
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copertina blendar kola

Bledar Kola è uno chef determinato che ha fatto della cucina tradizionale albanese la sua missione, lottando contro i pregiudizi razziali. Oggi sostiene la “gastrodiplomazia” e riporta alla luce sapori dimenticati.

La storia

Bledar Kola è uno chef albanese che, dopo aver trascorso tanti anni nelle cucine di Londra, ha scelto di tornare a casa per prendersi una rivincita sugli stereotipi di cui è stato bersaglio sin da ragazzino.


Nella capitale britannica arriva alla fine degli anni '90; allora era un quindicenne che attraversava la manica nascosto in un camion come clandestino. Nella metropoli inglese il futuro non si prospettava roseo: Kola ha iniziato a lavorare senza sosta come lavapiatti in un ristorante, ma la sua dedizione è stata presto notata dagli chef del locale, che lo hanno incoraggiato a seguire dei corsi di cucina. “Quando terminavo con i piatti non mi prendevo una pausa, ma aiutavo gli chef a sbucciare le patate e a sbrigare altre faccende. Un tempo essere combattivi era davvero l'unico modo per sopravvivere in una cucina; oggi le cose sono cambiate. Si ascolta musica, c’è un clima disteso e nessuno ti giudica se sei tatuato o indossi una semplice t-shirt... Prima era come entrare nell'esercito”.


Nonostante la sua dedizione lo stia portando a trasformarsi da giovane clandestino a chef affermato, i luoghi comuni sulle sue origini persistono. “Pensavo che gli albanesi rubassero solo macchine!”, gli dice uno chef francese quando inizia a lavorare nella cucina de La Gavroche, uno dei ristoranti più importanti di Londra. “No, quelli sono i Polacchi” risponde Kola, suscitando un moto generale di ilarità nella cucina. “Rispondere con una battuta era l’unica via di fuga possibile”, commenta oggi.


L’andazzo, però, non cambia, e Kola -stufo di essere guardato sempre con sufficienza e sospetto ogni volta che afferma di essere albanese- decide che è il momento di tornare in patria. Nel 2007 eccolo a Tirana con l’idea di combattere gli stereotipi attraverso la buona cucina: vi giunge dopo un triennio di lavoro nel famigerato Noma di Copenaghen. Poi sarà il momento della Svezia e solo nel 2016 inaugurerà il suo primo ristorante, sempre a Tirana.

Mullixhiu



Il locale, in stile scandinavo, si chiama Mullixhiu ed è la creatura attraverso cui chef Kola ha riportato in auge ricette tradizionali albanesi da tempo dimenticate. Si punta molto anche sulla gastronomia che il cuoco albanese chiama “’gastrodiplomazia’, perché alla fine si tratta di aiutare le persone a entrare in contatto con il cibo”.

Fonte: lavanguardia.com

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Foto: @Mullixhiu

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