Il carcere dove i detenuti scelgono il menu preferito a pranzo e a cena, con pane appena sfornato

di:
Massimiliano Bianconcini
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carcere menu

I costi non vanno a gravare troppo sul bilancio generale dell’istituto di correzione e i detenuti sono responsabilizzati a scegliere cosa vogliono mangiare. I tempi dei pasti restano comunque brevi e contenuti

La Notizia

El Dueso è la prigione che gode della migliore posizione geografica in Spagna. È a Santoña, in Cantabria, terra per eccellenza della produzione di acciughe in scatola e uno dei punti più belli della costa peninsulare. "El penal", l’istituto di pena, come è noto tra gli abitanti del luogo, dal 1907 è situato sulla spiaggia di Berria, popolare tra i surfisti e immersa tra paesaggi spettacolari. Non c’è che dire, non si poteva scegliere posizione migliore per un istituto di rieducazione, visto che il bello può redimere anche le anime più tetre.


Tra le sue peculiarità ce n'è una, gastronomica, davvero unica! A differenza degli altri penitenziari statali, i prigionieri di “El Dueso” possono scegliere, a pranzo e cena, tra due primi e due secondi. Per dessert, è consuetudine consumare frutta e il pane è fatto home made e viene cotto nel forno del penitenziario dai detenuti, che attraverso il loro lavoro raccolgono così un piccolo stipendio. I tempi dei pasti sono comunque brevi e contenuti e rispettano le regole generali imposte per tutti gli altri centri di pena. Insomma, è pur sempre un istituto correzionale.

La direzione amministrativa della prigione ha calcolato che il costo dell'offerta, valida per l’opzione di due primi e due secondi, non implica un aumento significativo nel bilancio del penitenziario e, d'altro canto, rende più piacevole l'ora dei pasti ai detenuti, che devono appunto essere riabilitati. Il sistema penitenziario spagnolo, come del resto sulla carta quello italiano, non considera la prigione come una semplice punizione, ma come un'opportunità per reintegrare le persone private della libertà.


Questa possibilità di scelta non è l'unica peculiarità della prigione di Santoña. L'edificio è stato costruito sulla costa della Cantabria e da vari punti è possibile vedere la spiaggia, dove i surfisti navigano sulle onde e gli amanti del mare prendono il sole. La divisione tra le due realtà è un enorme muro di cinta che separa i prigionieri dai cittadini liberi. Il modo più semplice per la popolazione carceraria di interagire con la costa circostante di Santoña è lasciare “El Dueso”. Cosa che possono fare in piccoli gruppi, sempre controllati a vista, per svolgere attività sociali. È facile infatti incontrare gruppi di detenuti che puliscono la spiaggia o le scale del Faro del Caballo, un'icona della Cantabria, che fu costruito più di 100 anni fa proprio dai residenti di “El Dueso”.

La flessibilità dei menù e le attività sociali all'esterno del penitenziario rendono la prigione di Santoña un centro unico nel contesto carcerario spagnolo. Questo implica una dedizione e sforzi non comuni nella conduzione della prigione che incide anche sul profilo dei detenuti. Quando un recluso è problematico, viene immediatamente trasferito in un altro centro di rieducazione. In questo modo, nel tempo la prigione è diventata un luogo richiesto per coloro che sono disposti a partecipare ai programmi che servono per riabilitare e reinserite nella società i detenuti.

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