Instagram per sostenere i ristoranti introduce delle nuove funzionalità che consentono di ordinare cibo, acquistare buoni regalo e fare delle donazioni direttamente dall’App
La Notizia
Da sempre accusati di avere troppo gli occhi sullo schermo per consultare i nostri social network e di distaccarci dalla vita reale e dai rapporti umani, il coronavirus ha ribaltato anche questo assioma. Mai come in questo periodo, in cui siamo costretti in casa, i social network sono stati un modo per rimanere connessi, per sentirsi meno soli, per seguire una lezione di yoga o per vedere e studiare le ricette di uno chef. Notando questo trend i vertici di Instagram hanno deciso di dare la possibilità ai profili aziendali dei ristoranti di introdurre nei propri account dei nuovi pulsanti che danno la possibilità di ordinare delivery direttamente dall’App come di acquistare gift card o fare delle donazioni. Tutto questo senza addebitare alcuna fee su queste transazioni.Verso fine Marzo, quando il lockdown era già in atto, Mark Krieger co-founder di Instagram ha creato SaveOurFaves, un sito web che collega i locali della Bay Area con numerosi ristoranti di San Francisco e dintorni permettendo di far acquistare direttamente da Instagram le loro proposte delivery piuttosto che buoni regalo. “Si è parlato molto di appiattire la curva dell’epidemia di coronavirus, rallentando la diffusione per ridurre il carico sul nostro sistema sanitario. Speriamo che SaveOurFaves contribuisca a “spianare la curva” delle entrate perse per i ristoranti fornendo loro le risorse per far quadrare i conti e preservare il sostentamento dei lavoratori salariati in questo momento difficile”, ha affermato Krieger. Un esperimento partito con i ristoranti della Contea di Marin e che dal 15 Aprile è disponibile per tutti i ristoratori degli Stati Uniti e del Canada e che presto vedrà una diffusione globale e in più lingue.
Mai come in questo momento Instagram è stato un modo per i ristoratori di far sentire la propria presenza e di mantenere il contatto con i clienti. Impostando questi pulsanti per ordini e gift card si crea un contatto, seppur virtuale, immediato e diretto con i clienti. Le aziende sui loro account e nelle loro stories possono ora condividere adesivi per buoni regalo, consegne di cibo o raccolte di fondi per sostenersi e pagare i dipendenti. Tutti possono ricondividere quelle storie sui loro account personali, rendendo più semplice spargere la voce. "Per molte aziende in questo momento, ogni vendita aiuta. Continueremo a lavorare su funzionalità che semplificano il supporto ai ristoranti e alle piccole imprese", hanno affermato i vertici di Instagram. Come già detto Instagram non addebita commissioni per queste nuove funzionalità, esattamente come è avvenuto l’anno scorso quando ha iniziato a vendere prodotti online tramite la sua app. Gli account Instagram for business sono completamente gratuiti da configurare e utilizzare. La società fa affidamento su un modello di entrate basato sulla pubblicità che nel 2019 ha portato a 20 miliardii di $. Data l’attuale crisi finanziaria affinché le entrate pubblicitarie continuino ad esserci le aziende devono sopravvivere “quindi prestare un remo ai creatori di contenuti attivi di Instagram nel mondo della ristorazione è un’ottima idea anche per i profitti di Instagram”, ha affermato la società.
Un’ulteriore semplificazione per l’utilizzo di queste funzionalità è stata, inoltre, l’abbattimento del “muro” di minimo 10.000 follower per attivarle. Marc Schechter, comproprietario della pizzeria di San Francisco Square Pie Guys, non vede l’ora di utilizzare il nuovo pulsante di consegna e gli stikers nelle stories. “La forma più pura e immediata di acquisto è l’acquisto di impulso online. Vedi una bella immagine di cibo, non devi fare null’altro che schiacciare il pulsante e vai dritto al cibo”. Marc è ancora più contento dell’abbattimento della soglia di 10.000 follower. “Forse avrebbero dovuto essere più rapidi ad abbattere quel muro. Non riesco a immaginare quale potrebbe essere il nostro tasso di conversione se avessimo avuto quelle funzionalità disponibili prima...era frustrante che ci fosse quel limite”, prosegue Schechter. Dello stesso avviso è Kari Young di Bar King a Portland che si sta impegnando a fondo sul loro canale Instagram per mantenere connessioni fondamentali con i clienti. “Avere un modo per contattare i clienti costretti a casa è vitale. Vogliamo trasmettere il messaggio che siamo qui e non andremo da nessuna parte”, afferma Young.
Passiamo così tanto tempo sui social, soprattutto in questo periodo in cui spesso ci si annoia. Se nel nostro spiare le vite degli altri si può supportare l’industria delle ristorazione, una delle più colpite dalla crisi covid-19, si può dire che queste nuove funzionalità di Instagram sono le benvenute.