Ogni venerdì Masa a New York, il sushi restaurant più costoso d’america, per i suoi fortunati clienti consegna delivery 20 box di sushi e sashimi.
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Anche Masa, il sushi più costoso di tutti gli Stati Uniti si è convertito al delivery. Ma a che prezzo? E’ proprio il caso di dirlo. 800$ per una box di sushi o sashimi per quattro persone. Questo solo ed esclusivamente il venerdì. Se riuscirete ad avere una di queste box a casa oltre che “ ricchi” sarete anche fortunati dato che le scatole distribuite in quell’unico giorno sono solo 20. A conti fatti, 200$ a testa per una scatola temaki personalizzata che include pesce crudo pre-affettato, verdure, zenzero, wasabi, salsa di soia, alga nori e riso nero. E non crediate che sia già tutto pronto perchè sarete voi a dover assemblare la cena. E’ vero che la box è più economica della tipica omakase di chef Takayama, che normalmente costa 595$ a persona bevande e tasse escluse, ma viene da domandarsi: “La bento di Masa è davvero così più sapientemente confezionata da costare ben 800 $ rispetto a quella di KazuNori che ne costa solo 27?"È pur vero che nella Grande Mela questo servizio di delivery di lusso trova la sua clientela, ma è una mossa eticamente corretta o comunque rispettosa in un un Paese che ad oggi conta ben 22 milioni di disoccupati?
La cosa ancora più, lasciate dire, “strana” è che accedendo al sito di Masa, in questo periodo di lockdown, compare un pop-up che dice “se dovessi essere in grado di aiutarci” e questo per invitare i clienti a versare dei fondi per contribuire al sostentamento dello staff del ristorante attraverso la piattaforma “GoFundMe”. Un’iniziativa che giusta o no, rispettosa o meno, ha già raccolto 84.000$ di cui 30.000 donati da Ronald Lauder, figlio del multi-milionario di Estée Lauder e da sua moglie Jo Carole Lauder. Si noti, poi, che proprio dietro a quest’invito alla donazione compare un video di Chef Takayama che beve quello che sembra essere un whisky o un sake, con lo sfondo di un caminetto mentre fuma un bel sigaro e disegna. Il massimo del relax e del lusso si potrebbe dire.
Non si è certo qui per dare giudizi morali o etici, ma forse in un periodo di così grave crisi economica, soprattutto per il settore della ristorazione dove molti si trovano in difficoltà e ancor più sono quelli che non riusciranno a ripartire, forse il messaggio inviato da uno dei sushi restaurant migliori al mondo potrebbe essere un po’ diverso. Forse si potrebbero fare più di 20 box a settimana e venderle a qualche dollaro in meno per rispetto a chi ora non solo non si può concedere il delivery, ma nemmeno la spesa.