Predisposto in Spagna il piano di riapertura per ristoranti, bar e hotel, suddiviso in 4 fasi. Se durante i vari step le condizioni e gli indicatori di sicurezza verranno soddisfatti tutto il processo per giungere a una “nuova normalità” durerà 8 settimane.
La Notizia
Se in Italia la situazione è ancora piuttosto incerta e in un’evoluzione che non lascia presagire un futuro facile, il piano di attenuazione delle restrizioni legate alla pandemia approvato dal governo in Spagna è stato presentato e prevede quattro fasi, i cui particolari, in relazione a commercio e ristorazione, sono stati pubblicati sulla rivista gastronomica digitale 7Caníbales. Il piano di transizione verso una nuova normalità è stato formalizzato dopo aver analizzato l'esperienza di altri paesi e seguendo le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
"La tabella di marcia comune per la revoca delle misure di contenimento del Covid-19 presentata dalla Commissione Europea, in linea con le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata ed è un riferimento chiave. Si è tenuto conto degli insegnamenti di altri luoghi, ma sempre per adattarli alla realtà e alla diversità del nostro paese". Così ha dichiarato il presidente Pedro Sánchez.
L'elaborazione di questo piano d'azione è stata preceduta da "pareri e proposte di esperti in campo scientifico, sanitario, sociale e imprenditoriale e dai responsabili delle amministrazioni locali e autonome" La riattivazione sarà "graduale, asimmetrica e coordinata". In sintesi l'attività riprenderà per fasi. In questo modo si afferma, "l'unità di misura sarà, in linea di principio, la provincia o l'isola. Non vi sarà mobilità tra province o isole fino a quando non verrà raggiunta la nuova normalità. “
Le fasi saranno quattro. In particolare, nell’ambito di commercio e ristorazione, si seguiranno questi step:
Preparazione. Secondo il presidente, è la fase attuale, come dimostra "la recente misura approvata per i minori o quella prevista per le uscite e le attività individuali degli adulti". In questo ambito sarà inclusa anche "l'apertura di ristoranti con servizio di cibo da asporto senza consumo all’interno del locale. Il servizio, naturalmente, dovrà essere fornito con la massima protezione individuale."
Iniziale. Si tratta dell’avvio dell'attività parziale per ciascun territorio. Qui figura anche "l'apertura del commercio in condizioni di sicurezza rigorose, ad eccezione dei centri e dei parchi commerciali, dove gli assembramenti sono più probabili e dove la mobilità è maggiore". In particolare, nel settore della ristorazione, "l'apertura di terrazze con limitazioni di occupazione al 30%; nel settore alberghiero, l'apertura di alberghi e alloggi turistici, escludendo aree comuni e con restrizioni". Per l'apertura dei locali è previsto un orario preferenziale per i minori di 65 anni. Nei settori agroalimentare e pesca riprenderanno le attività soggette a restrizioni".
Intermedia. "Se le condizioni e gli indicatori di sicurezza verranno soddisfatti, nella ristorazione si aprirà lo spazio interno dei locali con un'occupazione di 1/3 degli spazi, garanzie di distanziamento e solo per il servizio al tavolo". Per quanto riguarda il tempo libero e la cultura si riapriranno i cinema, teatri, auditorium e spazi simili con prenotazione e un’occupazione massima di 1/3. Saranno inoltre possibili in questa fase visite a monumenti e altri siti culturali come sale espositive e sale conferenze, sempre con la regola di 1/3 della capienza abituale. Gli eventi e gli spettacoli culturali con meno di 50 persone potranno svolgersi in luoghi chiusi e vale la regola di 1/3 della capienza; all'aperto saranno possibili con meno di 400 persone, a condizione siano sedute.
Avanzata. Flessibilizzazione della mobilità generale, con la raccomandazione dell'uso della mascherina fuori casa e nei trasporti pubblici. Per quanto riguarda il settore commerciale, l’apertura sarà limitata al 50% e sarà fissata una distanza minima di 2 metri tra le persone. Nel settore della ristorazione, le restrizioni in materia di occupazione sono un po' più attenuate, pur mantenendo condizioni rigorose di separazione tra le persone.
In assenza di variazioni significative dei dati ciascuna fase avrà una durata minima di due settimane, perciò la conclusione delle prime tre richiederà un totale di sei settimane. "E la durata massima ipotizzata, nel caso in cui tutto segua l’andamento che ha avuto finora, vogliamo che sia di otto settimane per tutto il territorio. Pertanto, se l'evoluzione dell'epidemia sarà sotto controllo in tutti i territori alla fine di giugno ci troveremo in una situazione di nuova normalità ", ha dichiarato il governo. Saranno i dati e la situazione epidemiologica di ciascuna zona a indicare comunque le relative condizioni di attenuazione delle restrizioni.
Futuro immediato
Il prossimo fine settimana saranno consentite l'attività fisica individuale e le passeggiate con le persone conviventi, a condizione che l'evoluzione dei dati del contagio sia quella verificata finora.
Lunedì 4 maggio prossimo, data l'incidenza minima di contagio e se l'evoluzione dei dati lo confermerà, l'isola di Formentera nelle Baleari e le isole La Gomera, Hierro e La Graciosa nelle Canarie anticiperanno la Fase 1.
Lunedì 11 maggio, tutte le province che soddisfano i requisiti del panel passeranno direttamente alla Fase 1.
Da qui a due settimane si analizzerà "il rispetto degli indicatori per ciascuna delle province o isole per avvicinarsi al calendario ipotizzato". Il governo ha affermato che per il momento “non esiste un calendario chiuso e uniforme. Procederemo in ogni luogo con la massima rapidità possibile per controllare l'epidemia con la cautela richiesta dalla tutela della salute dei cittadini".
Le misure d'igiene e di protezione individuale saranno estese fino a quando non sarà disponibile il vaccino contro il coronavirus.
