Una soluzione adottata da alcune città che hanno già riaperto. A Vilnius, capitale della Lituania, già in fase 2, 18 aree pubbliche sono già state destinate all’utilizzo e anche New York starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi.
La Notizia
Abbiamo chiuso per primi, stiamo riaprendo per ultimi. Il vantaggio, se ce ne sono, è quello di poter valutare i rischi e le strategie altrui. La Lituania ha sparigliato ogni exit strategy aprendo nuovi spazi alla ristorazione, messa all’angolo dal pericolo di contagio in luoghi chiusi e peggio ancora climatizzati. Le strade e gli spazi aperti di Vilnius si stanno trasformando in uno sterminato dehors e la stessa città di New York starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi, sempre più accattivante con l’imminente rialzo delle temperature.![](/upload/multimedia/1-1_2023-05-03_22-27-57.jpg)
La Lituania è entrata nella fase 2 la scorsa settimana: gli esercizi stanno riaprendo con una lunga lista di disposizioni da osservare, dalle mascherine obbligatorie al numero di clienti secondo la metratura, dal distanziamento fisico a quello fra i tavoli. A Vilnius molti ristoranti però hanno spazi ridotti e tavoli attaccati. Come riporta The Guardian, il sindaco Remigijus Šimašius ha quindi disposto l’apertura degli spazi fisici, in città e nei parchi, per mangiare all’aperto. Diciotto aree pubbliche sono già state designate all’uopo, ma nei prossimi mesi altre ancora potrebbero essere convertite alla ristorazione. Il tutto senza spese per l’occupazione del suolo pubblico.
“I caffè che si affacciano su slarghi, piazze e strade potranno posizionare tavolini all’esterno senza oneri per questa stagione e proseguire così la loro attività durante la quarantena, in modo da lavorare, salvare posti di lavoro, mantenere la vivacità della città”, ha dichiarato. La mossa è stata accolta positivamente dall’associazione nazionale degli albergatori e dei ristoratori e 160 esercizi hanno già fatto richiesta.
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Misure simili potrebbero essere presto adottate a New York: il sindaco Bill De Blasio ha annunciato la pedonalizzazione di 40 miglia di strade, che potrebbero arrivare al centinaio, con l’allargamento del marciapiede e la creazione di piste ciclabili per una mobilità sicura. Ma sarebbe allo studio anche la possibilità di posizionarvi tavolini da parte di bar e ristoranti. Il tutto senza corrispondere l’esosa Sidewalk Cafe License biennale. Il City Council starebbe studiando il provvedimento per annullarla e rifondere chi l’avesse già corrisposta.
Fonte: www.foodandwine.com