In diversi Stati del mondo è stato dato il via alla riapertura dei ristoranti. Negli U.S.A. la Food and Drug Administration ha stilato alcune regole fondamentali per evitare il contagio e mangiare in sicurezza.
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In diversi Stati del mondo è stato dato il via alla riapertura dei ristoranti. Tutti con regole ferree e protocolli da seguire per rassicurare commensali e dipendenti, anche se la riduzione dei coperti e la diffidenza dei clienti non sta rendendo facile la ripartenza per le aziende. Anche negli Stati Uniti la Fase 2 è ufficialmente iniziata soprattutto in alcuni Stati: Georgia, Hawaii, Florida, Texas e Alaska. Alcuni esperti e la FDA (Food and Drug Administration) hanno, così, predisposto un protocollo per la pulizia, la sanificazione e i dispositivi di protezione individuale (DPI) per salvaguardare la salute dei dipendenti e dei commensali. Secondo Qinyan Chang, professore di malattie infettive alla Purdue University, innanzitutto, oltre al distanziamento di minimo 2 metri tra i tavoli, sarebbe opportuno che i commensali si sedessero uno di fianco all’altro piuttosto che di fronte per evitare che qualche “gocciolina incriminata” e infettiva ricada sul cibo di altri. Inoltre, data l’oggettiva impossibilità di indossare mascherine mentre si mangia, sarebbero molto consigliabili dei divisori in plexiglass tra commensali e camerieri, anche se la soluzione non sta trovando consenso.La FDA raccomanda poi che i ristoranti sospendano tutte quelle “pratiche” che impongono ai clienti di utilizzare utensili comuni come insalate, buffet e distributori di bevande. Sempre la FDA consiglia di disinfettare le superfici comunemente toccate dagli ospiti il più frequentemente possibile. Jade Flinn, educatrice infermiera presso l'unità di biocontenimento presso il Johns Hopkins Hospital, aggiunge che per consentire una disinfezione adeguata delle superfici al termine di un servizio non è opportuno far sedere subito i commensali successivi allo stesso tavolo, ma bisognerebbe far passare un certo lasso di tempo. La FDA non dice nulla sull’obbligo del personale di indossare le mascherine mentre porta il cibo al tavolo e sempre Jade Flinn sostiene che in questo caso il rischio è molto ridotto dato il contatto molto breve. La FDA prevede, invece, che i camerieri indossino dispositivi di protezione e stiano ad una distanza di almeno un metro dai commensali quando prendono gli ordini perchè questa è un’interazione che prevede un tempo maggiore.
Questi sono solo alcuni dei consigli per cercare di limitare al minimo il rischio di contagio e per far riprendere al più presto l’attività ristorativa, fin troppo danneggiata da questo virus. In Italia i ristoranti sono ancora chiusi, ma intanto fissiamo nella mente queste regole così quando finalmente riapriranno sarà più facile adattarsi a quella che sarà la nuova normalità.