Taki off è un ristorante gourmet nel cuore del business romano, che racconta due storie gastronomiche diverse, ma legate tra di loro nei piatti riusciti dello chef Andrea Fusco.
Taki Off
Taki Off è un progetto nato poco più di un anno fa a fianco al ristorante giapponese Taki, con cui condivide parte del nome ma non l’identità di cucina. L’idea del format è dei proprietari Andrea e Yukaki Vitti che avevano il desiderio di creare, nel quartiere romano Prati, un locale in cui Italia e Giappone si potessero compenetrare partecipando l’uno delle preziosissime tradizioni culinarie dell’altro con una proposta inclusiva e giocosa.L’aria del Sol Levante si respira immediatamente: gli interni scuri, che richiamano un’atmosfera autenticamente nipponica, sono illuminati con maestria in modo da rendere l’ambiente piacevole ed elegante, ma non ingessato. Poi, acqua che scorre, sculture e oggetti che consentono agli ospiti di uscire momentaneamente dalla routine capitolina per immergersi in un mondo lontano e incredibilmente affascinante. Saranno gli assaggi, in cui le materie prime nostrane entrano a gamba tesa nelle preparazioni e tra gli ingredienti giapponesi, a far sentire i commensali di nuovo in luoghi familiari, ma comunque cosmopoliti.
La cucina
Un cuore giapponese che batte in un petto tipicamente italiano. Ecco come si può descrivere la cucina di questo ristorante romano, in cui la cultura di casa nostra decifra i codici e parla la stessa lingua gastronomica delle tradizioni millenarie nipponiche. È un gioco continuo di equilibri e comprensione reciproca tra due paesi che, grazie alla mano esperta dello chef Andrea Fusco, si parlano attraverso i piatti.
“Sono ingredienti a cui mi sento molto legato” racconta lo chef romano, che appena indossata la divisa sgargiante nella cucina di Taki Off già veniva convocato per ricevere un ambito riconoscimento. Il Madrid Fusion 2022 lo ha infatti premiato per il suo stile inconfondibile davanti ai fornelli. “La parola fusion non mi fa impazzire, ma sono stato felicissimo. Lì alla premiazione ho incontrato anche un mio ex stagista; sapere che è cresciuto professionalmente e che ha realizzato obiettivi importanti mi ha davvero commosso”. Andrea Fusco il Giappone lo ama da sempre e i suoi piatti sono testimoni di questa passione per una terra lontana che lo chef ha avuto modo di scoprire attraverso viaggi, ingredienti e persone.
“Già nel 1999 avevo stagisti giapponesi per un’esperienza di lavoro che durava non un semestre, ma un anno. Oltre ad affiancarmi in cucina, mi accompagnavano anche in giro per l’Italia: era un’avventura a tutto tondo che è durata 7 anni, durante i quali ho formato 7 ragazzi e due di loro hanno anche vissuto a casa mia”. La curiosità è d’obbligo ed è possibile appagarla scegliendo tra le varie proposte della carta, oppure affidandosi a uno dei tre percorsi degustazione, tutti originali e intriganti. Tra i menu, I Classici offre una carrellata delle pietanze iconiche che hanno guidato e ispirato Andrea Fusco verso il successo; poi Dedicato al mio amore, 5 portate realizzate con gli ingredienti preferiti dalla dolce metà dello chef, e infine Quello che mangerei io, una guida da mangiare composta da 5 piatti attraverso cui il professionista dei fornelli condivide con chi lo desidera la sua concezione di cucina fortemente influenzata dal Giappone.
Ma, in questo caso, bisogna modificare un detto popolare, perché da Taki Off non c’è tre senza quattro. Al trittico di percorsi se ne, affianca, infatti, un altro, che a sua volta si ramifica in tre scelte numerate; si tratta di un menu sperimentale componibile, in cui il cliente può farsi guidare da intuito ed emozione creando da sé un sentiero gastronomico totalmente personalizzato. Il Giappone Andrea Fusco lo conosce bene e ha avuto modo di addentrarsi nelle tradizioni di questo paese antico e mistico grazie a un viaggio durato due mesi, intrapreso con la ex moglie tra il 2008 e il 2009. La meta? Girare di città in città per andare a trovare i suoi ragazzi, quelli che lo avevano affiancato nel suo ristorante Giuda Ballerino, con cui lo Chef ha conquistato l’ambito riconoscimento Michelin.
“Ho scoperto con gran piacere che un mio stagista aveva aperto il Giuda Ballerino ad Osaka. La mia ex moglie avrebbe voluto trasferirsi in Giappone ma a Roma avevamo un locale ben avviato e alla fine abbiamo deciso di tornare in Italia.” Ma Andrea Fusco come è approdato da Taki Off? Ce lo racconta direttamente il patron Onorio Vitti. “La mia ricerca di uno chef che guidasse con amore e sensibilità il ristorante Taki Off, in questa seconda fase, si è diretta verso qualcuno con esperienza che però avesse l’energia e l’entusiasmo di un ragazzo, e Andrea Fusco ha conquistato da subito sia me che Yukari. Il suo rigoroso rispetto delle materie prime ci ha fatto capire come fosse la persona ideale per raccontare un mondo in equilibrio tra occidente e oriente!”
Dopo la fine del capitolo felice del Giuda Ballerino e diverse consulenze prestate in giro per il Paese, lo chef ha raggiunto un nuovo regno in cui le sue idee potevano trovare concreta realizzazione. “La mia cucina è influenzata da tecniche, ingredienti e cultura nipponiche, ma non è giapponese perché io sono italiano”. Fusco incarna le due anime: la meticolosità giapponese e la creatività meno precisa ma forse più autentica tutta italiana per un risultato a metà tra due mondi che conquista vista e palato.
I piatti
I piatti di Taki Off al Giappone hanno rubato una caratteristica fondamentale, l’eleganza. Dopo la bellezza, che colpisce per commistione di colori e armonia, arrivano i sapori e si comprende cosa significa unione azzeccata di due culture immortali. Nel crudo di gambero con polvere di tè matcha, crema di mandorle e tartufo nero si percepisce chiaramente il gioco di unione italo-giapponese.
Tutto è calibrato in modo felice e il gambero crudo si amalgama con gli altri sapori in un morso delicato, ma deciso. Stesso crostaceo lavorato e presentato in maniera decisamente più spiritosa è lo Spiedino di gambero in pasta fillo con spuma di mortadella. Croccante dal cuore morbido, va inzuppato nella mortadella in versione cremosa e a fianco un vasetto pieno di palline colorate crea iniziale scompiglio, perché ci si mette qualche frazione di secondo per capire che il secchiello è solamente una decorazione; una miniatura delle vasche in cui si tuffano i bambini nei lunapark. Poi, l’Ostrica in tempura con cotechino e prugne al sakè è un’altra pietanza in cui il dolce-salato si mixa perfettamente in un concerto di gusti che dall’Italia raggiunge il Giappone.
Il Risotto agli scampi, cavolfiore, anguilla e fondo di manzo fa parte dei piatti del menu Dedicato al mio amore, capitolo culinario pensato per la persona che occupa un posto speciale nella vita dello Chef. Il primo è cremoso e coloratissimo; i gusti si bilanciano ed escono fuori sia nell’insieme che ognuno con il suo singolo carattere.
Ma adesso passiamo al dolce: con il dessert arriva un nuovo incontro tra occidente e oriente in un Babà al sake e yuzu servito con gelato al wasabi. Il dolce caro alla tradizione napoletana viene bagnato con un liquore 100% nipponico che prende il posto del classico rum e il gelato al wasabi, davvero sorprendente al palato, completa la pietanza con un tocco di brio in più.
Un viaggio ideale che dal nostro paese ricco di ricette e di cultura gastronomica, grazie allo chef, traghetta gli ospiti di Taki Off in un mondo parallelo che sa di tradizioni d’oriente attraverso piatti che Andrea Fusco non racconta, perché lascia che siano loro a esprimersi e a parlare per lui.
Indirizzo
Taki Off
Via Marianna Dionigi, 62, 00193 Roma RM
Tel: 389 565 6992
Sito web