Josep Roca spiega come sarà il servizio di sala post covid-19 de il El Celler de Can Roca e di tutte le attività della famiglia.
La Notizia
Quale miglior referente se non Josep Roca a cui chiedere come sarà la realtà della sala post-pandemia? Josep, il sommelier tra i tre fratelli Roca, è da sempre l’anima della sala e della carta dei vini dell'iconico El Celler de Can Roca. Le attività della famiglia Roca sono, ad oggi, ancora chiuse, non si sa bene quando, ma la prima a ripartire sarà Mas Marroch seguita poi dal fratello maggiore El Celler. Intervistato da Gastronomika Live ha detto: “Al momento della riapertura dovremo affrontare un rituale di ospitalità giapponese”, ha dichiarato il sommelier a Gastronomika Live “dovremo usare nuovi rituali, più poetici, con più gesti”, ha continuato. Come già detto secondo Josep i rituali richiameranno quelli dell’ospitalità giapponese: “Daremo priorità ai movimenti, alla coreografia. Ripristineremo il contatto mediterraneo, ma impareremo nuovi modi di comunicare con il cliente. Un silenzio può contenere anche molte informazioni”.

Josep ha anche spiegato che anche la carta dei vini de El Celler cambierà il suo volto. Saranno tutte carte dei vini personalizzate in base alle preferenze del cliente (aree, annate…). “Saranno carte usa e getta realizzate in carta riciclabile e con un seme, in modo che il cliente possa poi portarle via e la carta dei vini prenda vita e diventi un basilico, un porro..”, dice, sempre a Gastronomika, Josep. L’adattamento alla nuova situazione è inevitabile a quanto pare anche per eccellenze uniche al mondo come El Celler, tuttavia l’approccio di base alla sala deve essere sempre lo stesso: “ I camerieri prima studiano la cucina e dopo quando hanno approfondito le loro conoscenze, il loro bagaglio culturale e di viaggio possono prendere consapevolmente la decisione di trasferirsi in sala anche se la conoscenza e la tecnica non sono gli unici fattori fondamentali per un buon servizio di sala. In sala interagisci e devi avvicinarti al cliente. Un buon servizio può migliorare la giornata, uno cattivo peggiorare le cose”, puntualizza Josep Roca. Per avvicinare, poi, i giovani al mondo del vino, specie in un periodo particolare e speriamo, irripetibile, come questo, secondo Josep è necessario cambiare la comunicazione: “Dobbiamo avvicinare il mondo rurale ai giovani che sono sensibili al movimento per la sostenibilità. Approfittiamo di quella relazione emotiva del vino con la terra. Se ci rivolgiamo a una nuova generazione non possiamo vendere loro tradizione, dobbiamo vendere natura in bottiglia ", afferma.
Aspettando le aperture dei ristoranti in Spagna e in Italia le parole di Josep Roca ci aiutano a immaginare quale sarà l’atmosfera che respireremo appena potremo tornare a essere i commensali di un ristorante.