Attualità enogastronomica

Guida Michelin Italia 2021 posticipata al prossimo aprile? Incertezza su tutte le edizioni straniere

di:
Marco Colognese
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Michelin guide straniere

Questo fine settimana Gwendal Poullennec il deus ex machina della guida Michelin ha annunciato che la guida cartacea sarebbe stata mantenuta per l'edizione Francia 2021, ma rimane molta l’incertezza per il resto delle edizioni straniere.

La Notizia

Così, se questo fine settimana Gwendal Poullennec il deus ex machina della guida Michelin ha annunciato che la guida cartacea sarebbe stata mantenuta per l'edizione Francia 2021, rimane molta l’incertezza per il resto delle edizioni straniere. Lo riporta Food & Sens, ricordando che la guida Michelin giudica più di 300.000 indirizzi distribuiti su 32 territori diversi in 3 continenti; a questo proposito il settore della ristorazione è colpito in pieno dalla chiusura dei ristoranti e spesso anche degli alberghi: dal momento che il mondo intero è stato colpito dalla pandemia e in ogni paese, in ogni regione, a volte in ogni città la crisi viene gestita in modo differente, Michelin non potrà garantire la pubblicazione stampata della sua guida per tutte le destinazioni.


La programmazione del calendario in cui era prevista la proclamazione delle nuove stelle verrà stravolta per molte delle edizioni delle guide 2021, parecchie delle quali saranno ritardate e solo in versione digitale, non essendo in alcuni paesi ancora stampate in quel frangente. Le edizioni digitali rispetteranno per quanto possibile le date previste, condizionate dalla possibilità per gli ispettori di aver svolto il loro lavoro, questione che dipenderà a sua volta dalla riapertura dei ristoranti. Le prime stelle dovrebbero essere annunciate nell'autunno 2020, in linea con la nuova strategia «Digital First» imposta dalla crisi pandemica; si ipotizza quindi un «evento digitale con contenuti esclusivi» per ciascuna delle edizioni straniere. Ad esempio, la cerimonia delle stelle per la guida Gran Bretagna/Irlanda 2021, prevista a Londra per il 19 ottobre prossimo è molto in dubbio, dato che il governo del Regno Unito attualmente ha vietato gli eventi pubblici per diversi mesi, senza specificare in ogni caso una data prevista per un ritorno alla normalità.


Di solito, la Guida per Shanghai esce nel mese di settembre, seguita nel mese di ottobre da Regno Unito e Irlanda, così come quelle di alcune grandi città americane come New York, Washington DC e Chicago, dove ancora regna molta incertezza. Si sa ormai che per l'Italia e il Brasile le edizioni 2021 potrebbero uscire solo nel prossimo mese di aprile. Come riferimento per il nuovo corso c’è la cerimonia di presentazione della guida Germania: prevista per il 3 marzo e annullata all'ultimo momento, si è svolta interamente in diretta sul web. Questa potrebbe essere la formula che verrà adottata anche per altre edizioni. Purtroppo, sebbene le comunicazioni alla stampa della guida precisino che non c’è l'intenzione di ritardare o di annullare gli eventi, sarà purtroppo l’evoluzione della pandemia a decidere, non la Michelin.


Il mondo della ristorazione ha comunque bisogno della guida per sostenere chef e tavole in difficoltà, è per questo che Michelin ha l'intenzione di continuare il suo lavoro in questo anno così particolare. D’altro canto deve anche tener fede ai suoi impegni con paesi e città ma anche con partner privati e uffici del turismo che partecipano finanziariamente alla realizzazione delle guide. Nel 2016, l'Ufficio del Turismo della Corea del Sud ha contribuito con 1,8 milioni di dollari americani per la nascita della guida di Seoul. Nel 2019, Visit California ha versato 600.000 dollari a Michelin per estendere la sua copertura dalla baia di San Francisco a tutto lo Stato. La Tourism Authority of Thailand (TAT) avrebbe promesso alla Michelin 880.000 dollari all'anno in un periodo di 5 anni a partire dal 2018 per dar forza al suo turismo gastronomico.


La guida ha dichiarato che «la squadra degli ispettori aveva fretta di rimettersi in strada»; dopo la riapertura dei ristoranti saranno quindi sul territorio per applicare i loro criteri di giudizio. Ma su quali basi e con quali criteri, dopo una tale crisi economica? Michelin, nei confronti dei gestori, ha precisato che «si adatterà alle attuali circostanze per valutare i vostri ristoranti, in modo giusto ed equo, una volta che le cose saranno tornate alla normalità». Queste le parole pronunciate da Gwendal Poullennec il 28 aprile: «In ogni paese colpito dalla pandemia, i nostri team sono pienamente impegnati a mantenere una comunicazione essenziale con il settore. Grazie alle nostre squadre saremo in grado di prendere le decisioni appropriate in ogni paese in funzione dell'ambiente locale man mano che si riprenderà» Comunque sia, in attesa di giorni migliori, la guida nella sua comunicazione mette in evidenza gli chef e le strutture che realizzano delivery, cucina da asporto, quelle che mettono a disposizione spazi di vendita di prodotti dei loro fornitori e anche quelli che raccontano i segreti delle loro ricette sui social network. La realtà della Michelin per il 2021 sarà complessa da affrontare, alcuni locali non riapriranno, altri stanno già cambiando formula, altri ancora vorrebbero sospendere le loro stelle, quando anche la squadra di ispettori nel mondo dovrebbe essere ridotta per quest'anno. Ce la farà la guida a seguire tutti questi cambiamenti?

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