Secondo Marco Marchetti, presidente di Assosistema Confindustria, grazie a standard molto stringenti la biancheria nei ristoranti può essere considerata sicura e sostenibile sotto il profilo igienico-sanitario
La Notizia
Un vezzo, una trovata di design e a volte la semplice comodità, pre covid, spesso capitava di sedersi al ristorante e la tovaglia non faceva parte del menu. Ora nel pieno della fase 2 e con le riaperture la tovaglia che spesso rimaneva chiusa nei bauli dei corredi, sembra poter essere la soluzione igienico-sanitaria migliore per poter garantire il rispetto delle norme di sicurezza e anticontaminazione. Non solo guanti, mascherine, distanziamento sociale, ma i ristoratori devono anche essere rigorosi e rispettare tutti quegli accorgimenti necessari che costituiranno la nuova normalità per una convivenza serena e, soprattutto, sicura con il coronavirus. Chi si fiderebbe infatti di utilizzare delle posate poggiate su una superficie che non si sa come sia stata sanificata?Secondo Marco Marchetti, presidente di Assosistema Confindustria, l’associazione che rappresenta le imprese che svolgono il servizio di sanificazione e noleggio della biancheria per alberghi e ristoranti, “in tempi di coronavirus l’igiene è un prerequisito fondamentale, solo a seguire possono essere fatte scelte estetiche o economiche”. Il presidente Marchetti sostiene che tutti i suoi associati effettuano un processo di sanificazione industriale certificato. “ Si può garantire la sistematica decontaminazione e la minima ricontaminazione dei tessili trattati grazie a standard molto stringenti, che servono a garantire che la biancheria nei ristoranti possa essere considerata sicura e sostenibile sotto il profilo igienico-sanitario. Senza contare che il settore, che conta oltre 30mila addetti, è già messo a dura prova dalla crisi del turismo nel Belpaese, di cui rappresenta un indotto diretto”. Sempre stando alle parole di Marco Marchetti: “ Le imprese specializzate del settore sono in grado di offrire prodotti tessili ricondizionati con processi di detergenza e sanificazione impostati e controllati da gruppi di lavoro multidisciplinare Rabc (Risk Analysis and Biocontamination Control) e successivamente sanificati UNI EN 14065:2016 (con le linee di Assosistema) da enti terzi abilitati. Alcune imprese certificate hanno ritenuto prudenzialmente di rafforzare temporaneamente il processo per mantenere alto il livello igienico del tessile”.
Quindi tovaglia sia e le tavole saranno più sicure e forse anche un po’ più eleganti e chic.
Fonte: ilsole24ore