Dal 4 Luglio nel Regno Unito ristoranti e bar possono riaprire, ma non tutti lo faranno, la paura e la diffidenza sono ancora molte. I dubbi dello chef Sat Bains.
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Dal 4 Luglio nel Regno Unito bar e ristoranti hanno il via libera per l'apertura. Molti sono i ristoratori e gli chef entusiasti di questa notizia e la vedono come la possibilità di rinascita e soprattutto di rimpinguare le proprie casse, non tutti però sono della stessa idea. Nonostante i commensali sembrino ben disposti e pare che abbiano voglia di tornare a mangiare attorno al tavolo di un ristorante diversi sono gli chef, specie di fascia alta, che invece si dicono scettici al riguardo. Sat Bains, chef e proprietario dell’omonimo ristorante due stelle Michelin a Nottingham, ha dichiarato, infatti, che è vero che l’idea di non avere prenotazioni nei prossimi mesi è qualcosa di “spaventoso”, ma che i rischi di aprire troppo presto superano qualsiasi possibile vantaggio. “È tutto in sospeso bisognerà vedere se ci sarà una seconda ondata. Sono cauto perché l'unica cosa che non voglio è aprire e successivamente chiudere di nuovo", ha dichiarato chef Bains a BigHospitality.” È un momento triste e stressante, ma rimanendo chiusi per ora abbiamo l'opportunità, molto rara, di vedere come muoverci e riflettere su quello che è accaduto e come si sta evolvendo. Come squadra questo periodo ci sta dando la possibilità di pensare a come possiamo riaprire al meglio”, prosegue.Molto probabilmente il ristorante di Bains riaprirà a metà Agosto, ma non c’è ancora nulla di sicuro, per questo in un lungo post su Instagram Sat Bains ha voluto rassicurare i suoi clienti fidelizzati e quelli che avevano acquistato i suoi restaurant bond. Ha risposto alle numerose domande arrivate di chi era preoccupato per la non riapertura il 4 Luglio spiegando che tornerà alla sua attività solo quando potrà riprendere in piena sicurezza per i suoi clienti e per il suo staff. Dalla stessa idea di Chef Bains è anche il collega francese Claude Bosi del ristorante Bibendum, due stelle Michelin di Chelsea. Chef Bosi è molto dubbioso soprattutto per quanto riguarda l’afflusso turistico, crede infatti che i londinesi andranno in vacanza altrove nel Regno Unito e che la ridotta capacità imposta ai ristoratori faccia sì che non valga la pena riaprire. "Abbiamo bisogno di un fatturato di £ 200.000 al mese per raggiungere il pareggio", ha detto a BigHospitality . "Non penso che Londra sarà abbastanza affollata da permetterci di andare avanti. I miei costi sono alti”, afferma.
Preoccupazioni e timori sono comprensibili dato che il Regno Unito è stato uno dei Paesi più colpiti dal coronavirus con oltre 43.000 morti, ma si spera che questo non freni il ritorno alla normalità, seppur nuova.
Fonte: finedininglovers