Le Cesarine riaprono le porte delle loro case per ospitare tutti coloro che nel rispetto delle norme igienico sanitarie vogliono tornare a sedersi con familiari e amici attorno allo stesso tavolo.
La Notizia
Le Cesarine, la più grande rete di cuoche e cuochi domestici dislocata su tutto il territorio nazionale in più di 140 località, sono pronte a ripartire con le attività. Con una veste nuova sotto molti aspetti per rispettare le norme igienico sanitarie imposte dal Covid-19, le Cesarine riaprono le porte delle loro case, dei loro giardini e delle loro terrazze per ospitare famiglie, gruppi di amici, ma anche colleghi o business lunch per cui studiano e preparano menu ad hoc. Se negli anni scorsi gli ospiti erano per lo più stranieri quest’ anno le Cesarine sono pronte ad accogliere un pubblico quasi esclusivamente italiano dato che mai come in questo periodo si parla di un turismo attento all’italianità e alla sostenibilità. Una soluzione ottima anche per chi nonostante la voglia di uscire, stare con gli amici e di quella convivialità tutta estiva è ancora un po’ reticente a frequentare luoghi pubblici, sia solo anche per tutti quegli accorgimenti come mascherine, distanziamento sociale, sanificazione che devono essere obbligatoriamente adottati in questo periodo.Durante il lockdown c’è stato il boom del food delivery e anche in questo caso le Cesarine si sono organizzate per consegnare a domicilio, in casa o in ufficio, piatti pronti e cucinati per essere gustati in compagnia, ma in tutta sicurezza. Dato poi che i fornelli e la riscoperta del piacere di cucinare in casa sono stati un must della quarantena le Cesarine hanno ideato anche delle lezioni di cucina online che continuano ad essere proposte e che, ora, per fortuna, sono tornate anche dal vivo. Il ritorno alla “normalità” non è semplice e per molti aspetti molto lento così la rete di cuoche e cuochi selezionata da Home Food, un’associazione fondata nel 2004 con il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole in collaborazione con l’Università di Bologna, si prende a cuore la voglia di tornare a stare tutti assieme attorno alla stessa tavola e torna alla piena attività adattandosi alla nuova realtà.
“Siamo un’azienda relativamente giovane e questa crisi avrebbe potuto spazzarci via con una clientela composta per l’80% da turisti stranieri il rischio collasso era enorme. Siamo, invece, riusciti ad adattarci al contesto man mano che cambiava nei mesi del lockdown e, nella prospettiva della riapertura, ad ascoltare con più attenzione la domanda di mercato, organizzando velocemente delle possibili risposte ora siamo pronti a riaprire le nostre 1.500 tra case, balconi, giardini, a tutti gli appassionati, di tradizione, buon cibo e convivialità”, ha dichiarato Davide Maggi, CEO & Founder Cesarine.