Central, quartiere e cuore pulsante di Hong Kong: è questa la prima sede scelta fuori dall’Italia da Enrico Bartolini.
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Central, quartiere e cuore pulsante di Hong Kong: è questa la prima sede scelta fuori dall’Italia da Enrico Bartolini. Otto stelle Michelin, un fiuto notevole nel far emergere grandi talenti nei ristoranti che “firma”, tra tutti quello di Donato Ascani al Glam By Bartolini di Palazzo Venart a Venezia che ha celebrato la sua seconda stella insieme alla terza del Mudec nel novembre scorso. Il nome è SPIGA e la squadra di cucina sarà governata da Paolo Olivieri, il quale, nato e cresciuto a Roma, ha iniziato il suo percorso all’Etoile Academy, nei pressi della capitale. Da lì va all’Hotel Burj Khalifa a Dubai al ristorante Armani dove inizia come commis sotto la guida di Alessandro Salvatico, del quale ricorda una frase: “Non avere mai scuse, supera le aspettative e ricorda sempre di valorizzare ogni singolo ingrediente per creare nuovi capolavori culinari”.È un principio che Paolo fa suo accettando di partecipare all’apertura del Ting all’hotel Shangri-La di Londra come demi-chef e più tardi capo-partita ed è qui che apprende per la prima volta i sapori della cucina asiatica, imparando nuovi abbinamenti e come dice lui con un sorriso timido e un guizzo di orgoglio negli occhi “creando esplosioni di gusto nuove e uniche”. Così, carico di energia, torna da Armani a Dubai come sous-chef. Tre anni dopo ecco la possibilità di spiccare il salto di qualità a Hong Kong da SPIGA da forte motivatore e con un’immensa passione per creatività e l’estetica negli impiattamenti senza mai però perdere di vista i tesori gastronomici rappresentati dalle sue radici romanesche.
Da SPIGA si sentiranno forti anche le influenze toscane e del nordest italiano, in linea con la origini, le idee e le esperienze di Enrico Bartolini, per una cucina classica di alto respiro. Il design degli interni, realizzato da Joyce Wang Studio è ispirato allo splendore cinematografico degli anni ’50 in Italia: lo spazio è separato in differenti ambientazioni che danno un senso di intima esclusività, impreziosite da un’illuminazione ricercata e da pezzi d’antiquariato. Ci si può fermare al bar lounge per un drink, oppure rilassarsi sull’ampia terrazza esterna, il PORTICO, dove sembra di trovarsi in un grande giardino con tavoli intimi, spazi privati divisi da piante e mobili su altezze diverse e comodi divani. Il menu degustazione di cinque portate, proposto a 688 dollari di Hong Kong, può essere abbinato al wine pairing con un supplemento di 228.
Non manca infine un semi-buffet per il pranzo di tutti i giorni e il brunch di pesce per il fine settimana. Secondo Bartolini “SPIGA è una rappresentazione dell’Italia di oggi. Ho una grande passione per i gusti contemporanei, lo stile e le presentazioni dell’alta cucina italiana nella sua forma più autentica ed è questo ciò che serviamo qui ai nostri ospiti, perché vogliamo condividere con Hong Kong un assaggio di ciò che gli italiani mangiano oggi”.