Attualità enogastronomica

Ristoranti contro Assicurazioni: sempre maggiore il numero dei locali che chiede il risarcimento causa lockdown

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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ristoranti contro assicurazioni copertina

Azioni legali, movimenti e appelli: in Germania e non solo i ristoratori fanno sentire la loro voce contro le assicurazioni.

La Notizia

I locali sono riaperti, alcuni ospiti sono tornati, ma i danni del coronavirus per le aziende del settore della ristorazione sono ancora vividi e si fanno sentire più che mai. D’altronde più di due mesi di chiusura e quindi senza entrate provocano delle perdite inevitabili e soprattutto molto pesanti. È così che per fronteggiare debiti e perdite numerosi ristoratori tedeschi e non solo, si sono fatti avanti per chiedere risarcimenti e aiuti per fronteggiare le difficoltà provocate dal lockdown.


Gerrit Schweer proprietario di un ristorante a Steinhude in Bassa Sassonia si è attivato e ha fatto causa per ottenere un risarcimento finanziario per la chiusura della sua attività, purtroppo il caso è stato respinto. Il danno causato dal coronavirus per Schweer è stato di circa 52.000 euro, ha cercato invano di recuperare parte della somma richiedendo almeno 10.000 euro, ma non ha ottenuto alcun risultato. In Bassa Sassonia non esiste, infatti, nessuna legge federale che tuteli i ristoratori nel caso di pandemie quindi la richiesta di risarcimento non poteva essere accolta. Leaders Club, un’associazione di ristoratori tedeschi, invece ha lanciato un appello su Facebook perchè quanti più operatori si uniscano per richiedere un risarcimento ai tribunali. “Più ristoratori si uniscono alla causa meglio è!”, afferma Michel Kuriat, Presidente dell’associazione. L'appello è lo stesso anche per Patrick Ruther, CEO di Leaders CLub, che sprona i ristoratori a unirsi per partecipare alle azioni legali.

Patrick Ruther



Koral Elci di Kitchen Guerilla, Johannes Riffelmacher di Salt & Silver e Patrick Rüther di Tellerrand, tre ristoratori di Amburgo, si sono mossi nella stessa direzione e chiedono ai loro colleghi di sporgere denuncia. "Dato che non esiste ancora un dialogo trasparente per una soluzione politica dopo tutte le iniziative che abbiamo avviato ora lo facciamo invocando il rispetto della legge. Combatteremo, cercheremo di salvare le nostre aziende", afferma in un video Koral Elci di Kitchen Guerilla.

La riapertura sicuramente aiuterà le attività a riprendersi, ma si spera che un sostegno arrivi anche dalle Istituzioni che non dovrebbero lasciare solo nessun imprenditore.

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