Tutto nacque da una coppia di ristoratori che avevano scelto questo luogo per far nascere la loro trattoria 56 anni fa dove facevano pasta fresca e cucinavano pesci di acqua dolce.
La Storia
Due fratelli, un'unica passione: la cucina. Così potremmo sintetizzare la storia di Sandro e Maurizio Serva, seconda generazione a portare avanti, con successo, il Ristorante La Trota di Rivodutri. Tutto nacque da una coppia di ristoratori che avevano scelto questo luogo per far nascere la loro trattoria 56 anni fa dove facevano pasta fresca e cucinavano pesci di acqua dolce. Nel corso del tempo però, grazie all’intervento di Sandro e Maurizio Serva, i due figli dei proprietari, la struttura ricettiva ha subito un’evoluzione associando i grandi piatti che si preparano nella sua cucina a un’accoglienza vera e spontanea. Avendo vissuto la gioventù a stretto contatto con la realtà lavorativa dei genitori, i fratelli potevano respingere o amare con tutti se stessi questa attività. Ed è esattamente quello che è accaduto: in loro si è sviluppata una passione viscerale che nell’arco di trent’anni li ha portati a ottenere numerosi riconoscimenti.Autodidatti ma con grande passione e fame di sapere basano la loro cucina sui prodotti del territorio, rivolgendo lo sguardo alla tradizione: una cucina che si potrebbe definire di ricerca, altamente personale, che non segue mode ed è frutto esclusivo delle proprie idee e che oggi è considerata come la migliore espressione di ciò che si può realizzare con il pesce d'acqua dolce (In effetti è l'unico ristorante in Italia, e forse in Europa, a fregiarsi delle 2 stelle Michelin partendo dalla suddetta materia prima, collocandosi al vertice della ristorazione italiana). Il pesce arriva dal Lago di Campotosto e dal Lago di Valle del Salto ed è pescate in modo responsabile dalle cooperative locali.
La loro abilità sta nell’aver capito quali sono le cotture per questo materia prima, ancora così poco apprezzata, e aver saputo non coprire ma esaltare la materia prima. Non disdegnano però i tanti prodotti della zona come l’olio extra vergine di oliva, la farina per fare il pane e i lievitati o i formaggi ma anche le erbe spontanee, come il crescione di sorgente. “il nostro obiettivo è dare ai nostri ospiti i sapori e profumi del posto in cui viviamo, un territorio ricco di ottime materie prime e di produttori locali che vanno incentivati a fare sempre meglio”.
In sala hanno messo i figli Amedeo e Michele, rispettivamente di 28 e 27 anni, che gestiscono, con eleganza e savoir faire, la sala insieme a uno staff giovane e preparato. Curano, i giovani cugini Serva, la cantina, che presto potrebbe diventare uno spazio dove prendere l’aperitivo, uno spazio intimo e ornato di vecchie casse di vino e bottiglie di produttori grandi piccoli, del territorio e non ma comunque in grado di soddisfare ogni palato.
Foto di Studio Artivision
I Piatti
Due i menu degustazione - Attraversando il lago… … Arrivando al Territorio – e uno alla carta, dove si trovano alcuni dei loro classici.Ne sono un esempio il L’uovo di carciofo, un evergreen imperdibile, con salsa di topinambur e gocce di mentuccia: un carciofo impanato a forma di uovo, che tagliato verticalmente svela un morbido cuore di tuorlo d’uovo o la Trota fario e foie gras o Ravioli di patate affumicate, anguilla, genziana piatti equilibrati e che non temono il passare del tempo.
Formidabile il carrello dei formaggi, una tentazione dove consigliamo di cadere, e i dolci, mai troppo dolci e sempre molto delicati, come la Zuppa di agrumi, cioccolato bianco al sale ripieno di mango, gelato di olive nere della Sabina o la Come dire… “Zuppa Inglese!”, sfere di cioccolato e crema panate con pan di Spagna disidratato, polveri di pan di Spagna e salsa all’Alchermes.
Meravigliosa la piccola pasticceria in chiusura servita su una ceramica a forma di lattuga, una pasticceria che inganna l’occhio perché in realtà sono petit four alle verdure dove si gioca a indovinare cosa si sta gustando, a cominciare dal Tartufo di cipolla, Panna cotta di zucca, Cheese-cake di cavolfiori, Millefoglie di patate al caffè, Sorbetto di piselli alla menta, Gelée di finocchio, Crema catalana di peperone e chi più ne ha più ne metta.
Oggi il ristorante è immerso in un’atmosfera quasi innaturale tanto è perfetta - il ruscello che scorre sotto il ponticello, la vista sui monti, il giardino curato – colpisce per l’accogliente sala, luminosa ed elegante dove domina il bianco e un grande camino circondato da divani dove rilassarsi. Un posto dove rifugiarsi e farsi coccolare dai piatti e dal forte senso di ospitalità della famiglia Serva.
Foto di Studio Artivision
Indrizzo
Ristorante La TrotaVia S. Susanna, 33, 02010 Rivodutri RI
Tel. +39 0746 685078
Il sito web