L’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri ha stilato un vademecum per ordinare cibo a domicilio rimanendo attenti alla propria salute e alla propria linea
La Notizia
Gastronomie prese d’assalto, ristoranti che offrono il servizio di delivery e di take away con le linee intasate dai troppi ordini: questa è stata la realtà del mondo dell’ospitalità italiana, e non solo, durante le vacanze natalizie di quest’anno ahinoi così “particolari” e speriamo uniche e irripetibili.Da sempre le festività invernali portano a sgarrare rispetto alla dieta quotidiana ma quest’anno dato che delivery e take away sono stati presi d'assalto i nostri corpi e la nostra salute ne avranno risentito maggiormente?
Secondo l’Aigo, ovvero l’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri, assolutamente non basta essere oculati nelle scelte e sapere a chi ci si rivolge. Se si segue qualche semplice regola, infatti, delivery e take away non sono per forza sinonimo di un’alimentazione squilibrata e disordinata.
Aigo ha, perciò, ben pensato di diffondere un vademecum da tenere a mente per ordinare cibo a casa in un modo che sia sano e sicuro dal punto di vista alimentare. A voi le 7 regole di base:
1. Evitare il junk food
Delivery non è per forza sinonimo di “junk food”, ovvero, cibo spazzatura, tanto più in questo periodo in cui le opzioni di consegna a domicilio tra cui scegliere si sono moltiplicate. Dai ristoranti vegetariani, all’healthy food, ai ristoranti fine dining si può tranquillamente fare un ordine senza preoccuparsi per la propria salute. Il consiglio dell’Aigo è di limitare il junk food come patatine fritte e hamburger, giusto per fare uno dei più classici esempi, e scegliere, invece, piatti più semplici e sani.
2. Variare
Come sempre, a detta di tutti i nutrizionisti, variare la propria dieta è fondamentale e in questo specifico periodo in cui ordinare è diventato un trend o meglio un’esigenza il problema non è il singolo piatto ordinato delivery una sera, ma la routine alimentare che si crea ordine dopo ordine. Avete voglia di pizza? Ottimo, concedetevela, ma mangiarla a pranzo e a cena per diversi giorni consecutivi è tutto tranne che un’ottima idea, a prescindere dal covid. L’invito di Aigo è di variare cambiando piatti e ristoranti: dal vegetariano, al sushi, alla pizza, ai ristoranti più tradizionali. La cosa migliore è sempre quella di seguire una dieta mediterranea basata su verdure, legumi e cereali.
3. Puntare sulle fibre
Le fibre, è noto, sono alleate della salute e della dieta dato che aiutano a prevenire numerose malattie e danno una sensazione di sazietà. Le fibre sono contenute soprattutto nella verdura, nella frutta e nei cereali integrali, quindi la prima cosa da fare prima di ordinare è chiedersi se il pasto contiene abbastanza fibre.
4. Fare attenzione al sale
I cibi ordinati nei vari ristoranti spesso contengono parecchio sale, Aigo consiglia, perciò, di evitare di aggiungerne altro e se proprio non si resiste si possono usare delle spezie.
5. Non esagerare con l’alcol
É pur vero che dopo la cena consegnata a casa non c’è bisogno di mettersi in auto, ma questo non è un buon motivo per esagerare con gli alcolici, magari approfittando del fatto che il locale da cui si ordina ne ha parecchi in lista e accompagnare il pasto con un buon bicchiere di vino è sempre piacevole, ma l’imperativo è uno: mai esagerare.
6. Scaldare al microonde
Il cibo che vi è stato recapitato a casa non è perfettamente caldo? Capita. In questo caso secondo Aigo lo strumento più indicato per riscaldare il cibo già pronto è il forno a microonde, che permette di raggiungere velocemente la temperatura voluta preservando i micronutrienti degli alimenti. Attenzione però al tipo di contenitore usato: deve essere adatto a questo tipo di operazione.
7. Assicurarsi che le consegne siano in sicurezza
Quest’anno si è imparato bene che con una pandemia in corso gli accorgimenti per la sicurezza non sono mai abbastanza. Non si dimentichi mai di: lavare bene le mani dopo aver ritirato il sacchetto dal rider, indossare la mascherina durante la consegna, scegliere forme di pagamento contactless e evitare di appoggiare gli involucri direttamente sul tavolo dove poi si mangia.
fonte: Wired