Delivery

Feat Food: la dieta delivery è servita

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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Feat food

Questa start-up che fornisce un servizio meal kit delivery. Si tratta di una piattaforma digitale che fornisce agli utenti una dieta tailor made in base alle loro caratteristiche fisiche e agli obiettivi di forma prefissati. Oggi tra le 500 migliori startup food tech al mondo.

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Il termine delivery è spesso associato ad hamburger, sushi e ormai, ahimè, da un anno a questa parte causa pandemia, anche al fine dining dato che i ristoratori sono stati costretti alla chiusura delle loro attività, pochi, invece, lo associano all’idea dieta. Accostamento, quest'ultimo, che si è rivelato vincente per Andrea Lippolis

Lippolis, leccese classe ‘92, ha dato vita a Feat Food, una start-up che fornisce un servizio meal kit delivery. Si tratta di una piattaforma digitale che fornisce agli utenti una dieta tailor made in base alle loro caratteristiche fisiche e agli obiettivi di forma prefissati. Lo speciale chef che studia i menù di Feat Food è l’intelligenza artificiale data dagli algoritmi di machine learning, che diventano più precisi con l’aggiornamento costante dei dati inseriti nel sistema. La brigata di cuochi in cucina prepara le combinazioni di alimenti sani con le giuste grammature, assembla i piatti nelle box e infine questi vengono in tutta Italia entro 24/48 ore, conservandosi fino a 10 giorni.


L’idea di Feat Food è venuta a Lippolis nel 2015 durante gli anni dell’Università a Milano quando giocava a basket e aveva bisogno di un’alimentazione sana, ma rapida e che non implicasse troppo impegno dietro i fornelli. “Quando ho capito che non c’era niente del genere in Italia e all’estero, ho pensato di farlo io”, racconta il giovane imprenditore. “Ho scelto la mia città per fare un test, consegnando io stesso i pasti. Nel 2015, a Lecce, un servizio a domicilio di piatti pronti era una cosa lunare. Facevamo 20-30 consegne al giorno e questo mi ha permesso di validare il mio progetto di business”, spiega Lippolis. 

“Nel 2020 determinante è stato il nostro ecommerce, dato che gli altri canali come la distribuzione negli smart fridge all’interno di palestre e aziende o il nostro punto vendita a Milano, non hanno potuto lavorare a pieno regime. Vogliamo ampliare il nostro bacino di utenti non solo al fitness ma anche al wellness. A fine 2020 abbiamo infatti acquisito la startup Diet To Go proprio con l’obiettivo di scalare il mercato sia online che offline, aprendoci anche alla GDO”, afferma Andrea Lippolis. 


Oggi Feat food vanta un fatturato triplicato rispetto al 2019 e si piazza al 168° posto tra le 500 migliori startup food tech al mondo, terza italiana, entrate a far parte della FoodTech 500. I dati dunque confermano il trend positivo del Food Tech registrato dal The state of global Foodtech report di Talent Garden, che ha evidenziato numeri in crescita per tutto il comparto. 

I membri del team di Feat Food sono quasi raddoppiati nel 2020, diventando 21 e si sono già aperte nuove posizioni: “Presto saremo 25 – continua Andrea Lippolis – Le sfide per il 2021 sono molte e vogliamo essere pronti per affrontarle al meglio. Stiamo facendo tutte le valutazioni opportune per sbarcare anche Oltremanica ed esportare il nostro servizio di meal kit nel mercato anglosassone che, da una prima analisi, appare il più maturo ad accogliere il nostro modello”.

Fonte: horecanews.it

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