Nel 2021 oltre 160 ristoranti di Barcellona hanno iniziato a proporre ai propri clienti un curioso burger chiamato “Paquito”, aderendo all’iniziativa promossa da INTEROVIC per valorizzare la carne di agnello, poco amata dai millennials.
La Notizia
“Pepito” -nato nel 2019 e da poco ribattezzato “Paquito”- è diventato il panino più famoso della Penisola Iberica: una ghiottoneria che chiunque sia stato in Spagna negli ultimi anni avrà avuto certamente l’occasione di assaggiare fra un’incursione e l’altra nelle vie dello street food. In città come Madrid, Barcellona, Valencia o Zamora, infatti, guadagna il podio fra gli snack più gettonati in assoluto.Il motivo è presto detto: l’iniziativa promossa da INTEROVIC (l'Agroalimentaria Interprofessionale del Ovino y el Caprino) nel 2021 sta cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di ristoranti a Barcellona per far apprezzare questo prodotto anche al pubblico più giovane e "invogliarlo a mangiare tagli di carne diversi dal solito”, afferma Raúl Muñiz, presidente dell'associazione. Nella mentalità comune, infatti, l’agnello viene perlopiù relegato al ruolo di “cibo per le feste o le occasioni speciali”, in quanto molti lo considerano particolarmente costoso e difficile da cucinare. Paquito, quindi, vuole coniugare tradizione e modernità ampliando il range di pietanze consumate dai millennials. “Questo panino, in fin dei conti, è la naturale evoluzione delle tapas: nel mondo anglosassone il burger a base di carne viene da sempre considerato l’emblema dello street food“, continua Muñiz.
Ad oggi 160 locali di Barcellona hanno aderito all’iniziativa per servire ai clienti un Paquito ricco e sfizioso, ognuno a modo suo. Tra questi, Bodega Pasaje 1986 (che serve il suo stufato di agnello con curry e cipolla sottaceto all’interno di un soffice muffin salato) e Bar Omar (che, invece, utilizza le frattaglie di agnello come ingrediente principale inserendole in una focaccia ripiena dalla consistenza del pan brioche con pico de gallo, coriandolo, maionese jalapeño e senape affumicata).
Altri locali sono il Bar Yeti con la sua ricetta aragonese, il Peruvian Warike Project e l'Hindu Mirch (ma la lista potrebbe continuare con Fishology, Contracorrent, Monocrom, Bar Alegría, Montferry Winery, Elena Farm, Sants es Crema, Russian Filetto, La Mundana, La Bikineria, El Puestu, Tapas 24, Bar Torpedo, Bistrot Bilou o Clarís 118). La maggior parte dei ristoratori iberici, in ogni caso, ha colto al volo l’occasione per partecipare a questa nuova iniziativa. Che inizi la sfida per decretare il miglior Paquito di Spagna!
Fonte: lavanguardia.com
In copertina: Il 'Paquito' della Cantina Pasaje 1986 - crediti Alex Froloff