Il critico gastronomico d’Oltremanica lancia un appello a tutti i commensali invitandoli a pagare di più quando escono per sostenere il settore dell'ospitalità britannico.
La Notizia
Mentre il settore della ristorazione britannico sta affrontando un periodo di profonda crisi dovuto alla pandemia, inasprito dalla Brexit e da tutto ciò che questa comporta, l’appello di Jay Rayner, critico gastronomico d'Oltremanica, sposta l’attenzione sul ruolo dei cittadini nella ripresa dei locali in difficoltà.“La maggior parte dei ristoranti gravati dagli affitti, dai costi degli ingredienti causa Brexit e dal capillare malfunzionamento dell'economia britannica, si aggrappa alla sostenibilità finanziaria con la punta delle dita. Purtroppo, è il personale sottopagato e oberato di lavoro a farne le spese. Spesso mi chiedo quanto guadagnano quei clienti che si lamentano dei prezzi dei ristoranti. Sono certo che è di più, rispetto allo stipendio delle persone che cucinano la loro cena", scrive Rayner.
Secondo il critico inglese, dunque, gli eventi degli ultimi due anni sono una dimostrazione tangibile di come i ristoranti abbiano sempre svolto una funzione molto più importante del semplice sfamare bocche affamate. Lo dimostra il fatto che l’impossibilità di mangiare fuori casa è stata una delle conseguenze più sofferte del lockdown; d’altra parte, sembra che solo una minoranza del pubblico pagante sia consapevole della situazione precaria in cui si trova la maggior parte dei locali, con notizie di no show che aggravano ulteriormente i bilanci delle attività.
Ma il Regno Unito è in buona compagnia: quasi tutti gli Stati, infatti, stanno lottando contro la carenza di personale che minaccia le imprese sopravvissute, in un modo o nell’altro, al lockdown. Rayner sostiene, quindi, che i clienti dovrebbero accettare l’eventualità di pagare di più per i servizi che vengono loro offerti: tutti coloro che apprezzano il ristorante come un luogo d’incontro per celebrare determinate occasioni dovrebbero fare la loro parte.
Fonte: finedininglovers.com
Foto da Facebook (pagina ufficiale Jay Rayner)