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20 prenotazioni annullate in un weekend. Chef inglese nel panico: "Non riusciamo a mantenere i dipendenti"

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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Copertina 20 cancellazioni in un weekend

“Dobbiamo aspettarci il peggio e sperare nel meglio”: lo sconforto dei ristoratori d’Oltremanica è un segno tangibile della difficoltà che l’Inghilterra sta affrontando a causa della pandemia, fra prenotazioni annullate e carenza di personale.

La notizia

La variante Omicron preoccupa non solo a livello sanitario, ma anche di riflesso, investendo in particolar modo il settore dell’ospitalità, già ampiamente vessato dalle restrizioni causate dalla pandemia negli ultimi due anni. In Inghilterra la ristorazione, che sta operando senza restrizioni dallo scorso 19 luglio, si trova a vivere nuovamente un periodo di crisi dovuta alle numerose disdette verificatesi nelle ultime settimane. I clienti cancellano le loro prenotazioni perché spaventati dalla nuova variante e dalle possibili restrizioni all’orizzonte.

Damian Warwrzyniak- Twitter



In quello che dovrebbe essere uno dei periodi più redditizi, con le feste alle porte, il settore dell’ospitalità d’Oltremanica sembra incassare un nuovo duro colpo dal quale non si sa come uscirà. Il noto chef Damian Wawrzyniak ha commentato: “Abbiamo avuto 20 cancellazioni lo scorso fine settimana -soprattutto di intere tavolate- e gli ospiti iniziano già a disdire in massa per i giorni di festa. Non sanno cosa accadrà, quindi preferiscono barricarsi in casa. Se il Natale non sarà come ci aspettiamo soffriremo tutti, con inevitabili ricadute sui dipendenti”.

Sam Morgan- Crediti Craft Restaurant



Crediti Craft Restaurant Birmingham



Sam Morgan, proprietario dei ristoranti Craft e 8, ha dichiarato alla BBC di aver subito parecchie cancellazioni, soprattutto per quanto riguarda le cene aziendali. “I ristoranti acquistano prodotti freschi prima delle grandi prenotazioni e quando ci sono disdette all’ultimo il cibo, ahimè, finisce tristemente nel cestino”. I locali di Morgan normalmente ricevevano 150 richieste al giorno; nelle ultime 48 ore dal rilascio della dichiarazione, invece, ne hanno ricevute solo 10. I commensali sembrano essere davvero impauriti e spesso rinunciano ad andare al ristorante; gran parte del business dei locali di Sam faceva leva sui gruppi numerosi, da 6 a 16 persone, e se dovesse tornare a vigere la “regola del 6” non si sa come potrebbero reagire. Dave Critchley, proprietario e chef del ristorante Lu Ban a Liverpool, sempre in un'intervista alla BBC, ha dichiarato in un mix tra speranza e sconforto: “Dobbiamo aspettarci il peggio e sperare nel meglio”.

Dave Critchley- Pagina Facebook



Crediti Lu Ban Liverpool-



I dati statistici del settore affermano che l’industria non sarebbe in grado di sostenere finanziariamente un altro blocco nonostante i sostegni promessi dal Governo. Secondo UK Hospitality, indubbiamente, il ritorno all’obbligo delle mascherine nei negozi e nei locali pubblici avrà un impatto immediato sulla fiducia dei consumatori, ancora molto precaria nonostante la British Beer and Pub Association abbia affermato che non è necessario, per il momento, imporre nuove restrizioni. Oltre alla paura dei clienti un’altra cosa è indubbia: l’industria della ristorazione ha bisogno di sostegno e di consigli chiari da parte del Governo per riuscire a superare quest’ulteriore sfida.

Fonte: bbc.com

Foto del locale in copertina: Crediti Lu Ban Liverpool

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