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La focacceria più piccola del mondo aperta da un italiano in una cabina telefonica di Londra: Pinkadella di Gabriele Contente

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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Copetina Pinkadella focacceria londra

La tipica pizza bianca romana “con mortazza” sbarca Oltremanica grazie a Gabriele Contente, che apre una mini-focacceria in una cabina telefonica londinese. Il suo locale è il più piccolo al mondo della catogoria.

La notizia

2 metri e 51 centimetri di altezza, 80 centimetri di larghezza che profumano di mortadella, di Italia e di romanità. Questo il nuovo format -diventato subito pop come la sua location, la tipica cabina telefonica rossa londinese- ideato dal trentenne romano Gabriele Contente. Nella capitale britannica, infatti, Gabriele ha preso in affitto una telephone booth nel quartiere residenziale di Hampstead Heath dove sforna delle gustosissime focacce farcite con mortadella rigorosamente italiana. Pinkadella il nome del “locale”, nato dall’unione di “pink”, rosa in inglese, e “della” da mortadella. Pinkadella ha riscosso subito grande successo tra studenti, lavoratori e pendolari che nell’attesa provano le prelibate focacce di Gabriele.

Crediti Pinkadella



Da tre anni vivo a Londra e ho sempre avuto l’idea di aprire un business nel campo della ristorazione. La mia principale professione è comporre musica e mi sono trasferito nella capitale inglese proveniente dagli Stati Uniti per continuare questo percorso, ma vengo anche da una famiglia dove la cucina è sia passione che fonte di guadagno. Mio nonno aveva dei ristoranti a Roma, mia madre e mio fratello sono chef e, dato che Londra è storicamente la città delle opportunità e delle sperimentazioni in campo culinario, perché non lanciarmi?”.

Crediti Magdalena Konopka



Così il giovane romano propone ogni giorno a londinesi e turisti focaccia bianca consegnata da un forno poco distante gestito da italo-inglesi e mortadella spedita dall’Italia. Alla focaccia è possibile aggiungere pesto di pomodori, pesto genovese, pomodori secchi, salsa di peperoni e burrate per accontentare il pubblico vegetariano e vegano. Il prezzo va dalle 6 sterline fino a un massimo di 8 sterline, circa 10 euro. L’idea nasce dalla voglia di Gabriele di lanciarsi nel mondo della ristorazione, ma di limitare allo stesso tempo i costi; l’affitto medio delle celebri cabine, ormai sostituite dagli smartphone, infatti, è di 300 sterline al mese, circa 360 euro, più le spese per i permessi e la fornitura di energia elettrica.

Crediti Pinkadella



Ho aperto solo da pochi giorni e sono ancora nella fase di sistemare alcuni aspetti del business; anche se tutto è racchiuso in un paio di metri cubi, c’è molto da fare. Mio fratello Gianni mi ha aiutato col nome per farlo suonare bene all’orecchio degli inglesi: inizialmente avevo scelto ‘Li mortazza’ dell'esclamazione romanesca ‘li mortacci’, ma ammetto che avrei dovuto dare troppe spiegazioni a chi mi chiedeva cosa significasse. La mia amica Chiara mi ha disegnato il logo e la mia fidanzata Magdalena mi aiuta con i social. Fortunatamente le soddisfazioni in termini di vendite e apprezzamento non mancano. Prossimo passo, ma molto futuro, portare Pinkadella a Roma e sempre all’interno di una cabina rossa del telefono. Un tocco di originalità che potrebbe fare la differenza nella patria della pizza bianca e mortazza. Prima, però, c’è da conquistare Londra”, racconta Gabriele.

Fonte: repubblica.it

Foto di copertina: Crediti Polly Hancock

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