Tom Kitchin finisce sotto accusa per violenza fisica e psicologica nei confronti dello staff. Mentre le indagini sono in corso, alcuni clienti cancellano le prenotazioni nel celebre ristorante scozzese.
La notizia
Conquistare una stella Michelin vuol dire lavorare in modo (quasi) perfetto: nulla è lasciato al caso, nei ristoranti di alto livello. Per ottenere tali risultati, a volte il clima può diventare teso. Anche gli show televisivi ormai ci hanno abituato al mondo della cucina come un luogo in cui volano piatti, insulti e gli animi si infiammano -non per colpa dei troppi fornelli accesi. Ci sono però casi in cui si supera il limite, come (a detta di alcuni dipendenti) sarebbe accaduto allo chef stellato Tom Kitchin, accusato di aver maltrattato ripetutamente lo staff di cucina.Siamo a Leith, dove Kitchin – il più giovane chef scozzese a ottenere una stella Michelin a soli 29 anni, nel 2007- gestisce l’omonimo ristorante The Kitchin. Dopo il primo locale, con la moglie ha aperto altre quattro attività: Castle Terrace, una stella Michelin, Scran e Scallie, Southside Scran e The Bonnie Badger Hotel. Fin qui tutto regolare. Il problema è sorto qualche mese fa, quando diversi ex dipendenti del ristorante hanno iniziato ad accusare lo chef di maltrattamenti e offese pesanti, alimentando una polemica senza fine.
Non si sa ancora quale sia la verità. Da una parte lo staff, attraverso un’apposita pagina sui social media, afferma di aver “subito svariati episodi di abusi fisici e verbali” nei celebri ristoranti di Kitchin a Edimburgo, “dove regna un clima di paura e intimidazione"; dall’altra lo chef ammette di aver “perso le staffe” in alcuni frangenti, ma nega nel modo più assoluto di aver compiuto atti di violenza. Il periodo in cui i maltrattamenti sarebbero avvenuti, secondo le fonti, è tra il 2008 e il 2019.
Diversi cuochi che ora non lavorano più nel team, inoltre, avrebbero riscorso ai propri avvocati per muovere azioni giudiziarie contro lo chef, che a sua discolpa afferma: “Ho molti membri del personale che lavorano per me da molto tempo e che capiscono l'impegno richiesto per operare ai massimi livelli. Se fossi un tale orco, non credo che rimarrebbero.” Prosegue inoltre ammettendo che in passato ci siano stati “momenti in cui il mio modo di agire non era corretto. Mi è capitato di urlare contro un cuoco perché aveva fatto errori grossolani, sono cose che succedono. Ora però non urlo più: non era accettabile come modo di fare. Prima inseguivo stelle e riconoscimenti, ora voglio essere solo un buon datore di lavoro.”
Tuttavia, le proteste non hanno lasciato indifferenti i clienti. Alcuni, infatti, hanno disdetto le prenotazioni al The Kitchin per protesta, mentre le indagini sono in corso. Restano i commenti degli ex allievi dello chef scozzese, che ora gestiscono a loro volta cucine stellate: dopo l’accaduto, molti hanno ammesso che non sarebbero mai diventati i professionisti che sono oggi senza essersi formati al suo fianco.
Fonte: edinburghnews.com
Foto di copertina: Crediti Ian Dawson