Food&wine Sostenibilità

Slutty Vegan: l’impero dei burger vegani creato da una trentenne che vale 100 milioni

di:
Claudia Bartoli
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copertina slutty vegan

Pinky Cole è una giovane donna americana di origini giamaicane che dalle ceneri della sua attività precedente ha creato un impero multimilionario, Slutty Vegan.

La storia

Pinky Cole ha 34 anni e un impero multimilionario. La ragazza americana ha iniziato aprendo un ristorante, per poi chiuderlo a causa di un incendio che lo ha completamente distrutto. Pinky, però, non si è demoralizzata e ha dato il via alla sua impresa vegana, che attualmente ha un valore stimato di 100 milioni di dollari.


Si chiama Slutty Vegan, conta ben 8 sedi e un’azienda partner. Tutto ha avuto inizio nel 2018 quando Pinky ha aperto i primi centri a Malta e Atlanta; è stata fortunata, ma anche intraprendente: l’esempio arriva dalla mamma, che l’ha tirata su senza l’aiuto di nessuno, dato che il padre della ragazza ha cominciato a scontare 22 anni di prigione immediatamente dopo la sua nascita. Cresce dunque a Baltimora, ma la sua famiglia arriva dalla Giamaica con l’intento di vivere il sogno americano, ed effettivamente una generazione dopo questo sogno si avvera con Slutty Vegan.


L’idea di avviare un’attività vegana ha raggiunto Pinky una sera qualunque, quando, mentre si stava rilassando a casa, le è venuta la fantasia di gustare uno snack privo di proteine animali. “Sono vegetariana praticamente da sempre. Nel 2014 sono diventata vegana e nel 2018 Slutty Vegan ha aperto i battenti”. Pinky racconta che i suoi locali, il primo dei quali ubicato a New York, consentono ai clienti di mangiare vero e proprio comfort food totalmente vegano, come succulenti hamburger e altri cibi appetitosi; in questa maniera, anche chi è scettico verso l’approccio alimentare veg può avvicinarvisi senza traumi. Dal menu si leggono proposte di panini farciti con “finta” carne plant based, ortaggi in diverse consistenze, platano fritto, provolone vegano e salse green concentrate.

@Sterling Pics



“Sto presentando alle persone il cibo vegano in un modo divertente e non convenzionale. La gente crede che il veganesimo sia costoso e inaccessibile; io li voglio convincere che non è mai stato più accessibile di così”. Proprio per perseguire il suo scopo, ha lanciato nel 2019 la Pinky Cole Foundation, che si occupa di realizzare programmi educativi ed enogastronomici per avvicinare gli studenti al mondo vegano.


Attualmente, ha in testa un’altra iniziativa: ampliare la sua rete aziendale ed entrare nell’industria cinematografica e televisiva, ma per i dettagli bisognerà attendere. Ad oggi il progetto è ancora top secret.

 Fonte: businessinsider.com

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