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Marcel Ravin: lo chef martinicano conquista 2 stelle in Francia

di:
Elisa Erriu
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copertina marcel ravin

La Guida Michelin 2022, a Monaco, ha conferito le due stelle allo chef martinicano Marcel Ravin, che unisce i sapori delle Indie occidentali e del sud della Francia. E pensare che a inizio carriera era stato rifiutato da un istituto alberghiero francese.

La storia

Oggi Marcel Ravin fa guadagnare due stelle Michelin al ristorante Blue Bay di Monaco, ma la sua carriera non è segnata da importanti riconoscimenti, almeno fino al 2015, con la sua prima stella: viene rifiutato da un istituto alberghiero francese, alla sua prima esperienza in cucina non sa riconoscere neppure i carciofi e gli asparagi, e suo padre, sin da piccolo, lo esorta a smettere di cucinare. Il motivo? Cucinare è un lavoro “da donna.


Nato nel 1970 a Martinica, un’isola delle Antille, Marcel Ravin trascorre la sua infanzia tra le piante di caffé e il profumo della pasta di cacao. Cresce essenzialmente a contatto con la nonna e sebbene suo padre sia contrario, le ricette della blaff e del calouff di sua nonna lo spingono sempre più verso la cucina creola. Inizia un apprendistato a Fort-de-France, dove si avvicina alla cucina francese, che gli permette, a 17 anni, di partire per la volta della Francia metropolitana per la sua prima avventura fuori casa.

crediti M. Menossi



Arriva da Parigi all’Alsazia, dove si aggiudica un posto al castello di Isenbourg. È la prima volta che lascia la Martinica e che prende l'aereo, e qui dimostra le sue grandi lacune: “Un giorno lo chef mi ha chiesto di andare a prendere dei carciofi dalla cella frigorifera”, ricorda Marcel. “Mi sono bloccato. Non sapevo che aspetto avessero e non volevo dirlo. Mi hanno urlato contro". Ma lui non si scoraggia e, anzi, raddoppia i suoi sforzi.Ho esaminato i mercati la mattina presto. Ho imparato. Ho scritto tutto su un quaderno”, dice. “Non riesco a entrare in un liceo alberghiero, non mi accettano. Così inizio a lavorare subito per guadagnare dei soldi. Parto per Nancy, poi torno in Martinica per un anno e dopo in Francia. A Lione".

"Il cioccolato della mia infanzia in Martinica"



Marcel ottiene la sua occasione a Monaco dentro un imponente resort con 312 camere e 22 suite, nato nel 2005: il Monte Carlo Bay. Qui, tra i sette ristoranti del complesso, c’è il Blue Bay.Non volevo imporre la mia identità e prima dovevo saperne di più sulle usanze locali”, spiega ancora il monegasco di adozione. “In effetti, sono stati soprattutto i clienti a spingermi gradualmente verso la cucina creola. Ho chiesto al mio team di viaggiare in Martinica, per avvicinarsi alle mie radici e ai miei sapori. Hanno anche partecipato a ricevimenti di beneficenza. E così la magia è avvenuta.”


"La curcuma, la patata dolce, all'epoca erano piuttosto innovative per Monaco e la Francia", ricorda lo chef stellato. “Nei miei piatti, porto gli ingredienti di mia nonna, cucinati a fuoco lento come faceva lei, e sono loro a raccontare la sua storia e la mia giovinezza felice, trascorsa in Martinica.” E secondo la Guida rossa, la sua cucina è infatti un punto di incontro tra le Indie occidentali e il Mediterraneo, prodotti pregiati del sud che danno vita a ricette intriganti, come la Tapioca croccante con tartare di Muge e guanciale di vitello al tamarindo.


Oggi mi sento come se avessi creato un movimento”, conclude Marcel. “Ci sono sempre più indiani occidentali che sono orgogliosi di lavorare i loro prodotti locali nel loro ristorante. Sono un cuoco felice e orgoglioso di essere tra le élite. Quasi un po' incredulo! La mia esperienza dimostra soprattutto che tutto è davvero possibile attraverso il duro lavoro. Spero che i giovani della Martinica o altrove ne siano ben consapevoli".

Fonte: 20minutes.fr

Foto: Crediti Blue Bay

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