Ai microfoni di Radio Times, lo chef britannico Gordon Ramsay dice la sua sugli effetti della pandemia: “Il Covid ha spazzato via i ristoranti peggiori”.
La notizia
“La pandemia ha insegnato ai ristoranti ad ‘alzare il tiro’”. Questa la versione edulcorata delle dichiarazioni rilasciate dal celebrity chef Gordon Ramsay, chiamato da Radio Times a commentare gli effetti del Covid sul settore dell'ospitalità. Ramsay, notoriamente senza peli sulla lingua, ha infatti dichiarato: “Il business era in bilico, ma sta migliorando... È stato devastante negli ultimi due anni, ma tutti possiamo constatare che i ristoranti di m***a sono spariti".Va detto, però, che secondo l'associazione di categoria UK Hospitality, al culmine della pandemia sono stati tagliati quasi 700.000 posti di lavoro. I dati di HM Revenue and Customs (HMRC) hanno mostrato che nell'aprile 2020 oltre 1,5 milioni di dipendenti del settore sono stati licenziati, rappresentando il 25% di tutti i disoccupati nel Regno Unito.
Oltre alla chiusura di molte attività indipendenti, centinaia di catene di ristoranti hanno visto la chiusura permanente di filiali, tra cui Pizza Express, Gourmet Burger Kitchen, Cafe Rouge, Ask, Zizzi, Bella Italia, Carluccio's, Byron Burger, Chiquitos e Frankie & Benny’s. Dati che fanno riflettere sul dramma della disoccupazione: le chiusure, seppur spesso accelerate da problemi pregressi, hanno messo in ginocchio un intero settore. Ma lo chef prosegue implacabile: “I clienti sono diventati più intelligenti negli ultimi due anni. Sanno molto di più sul cibo di quanto non abbiano mai saputo, quindi il settore si è adeguato. Il Covid ha spazzato via le grandi realtà industriali”.
Fonte: independent.co.uk
Foto di copertina: Getty Images